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Mi sveglia, in ritardo, il suono del citofono, corro ancora assonnata verso l'entrata.
"Chi è?"
"Clà so io, sei pronta?"
"No, mi so svejata mo, dai sali"
Niccolò entra trovandomi ancora in pigiama.
<<Dai amore, dobbiamo vedè il bambino>>
<<Niccolò nun me devi chiamà amore, mo me vado a preparà>>
Entro in bagno facendomi una doccia veloce e vestendomi un pò a caso essendo veramente in ritardo.
<<Eccomi, potemo annà>>
<<Sei bellissima Clà>>
Arrosisco furiosamente sistemandomi i capelli mentre sento un click.
<<La tengo pe me giuro>> alza le mani mentre annuisco arresa.
Nel giro di dieci minuti siamo in macchina, direzione casa di Gabriele e Priscilla, che ci stanno aspettando per venire con noi avendo lo stesso ginecologo.
<<Sorè>> mi dice Gabri appena mi vede, prima di abbracciarmi per poi lasciarmi andare alle braccia della mia amica.
<<Me sei mancata Claudiè>>
<<Pure te Prì>>
Saliamo in macchina per raggiungere la clinica.
<<E come mai Claudia Ferrari a Villa Stuart?>> chiede Priscilla facendo ridere tutti.
<<Ho detto la stessa cosa io Priscì>> risponde Niccolò al quale faccio subito il dito medio.
<<Voglio il meglio stavolta>>
<<Lo dovemo dì subito a Cassio>> mi dice Niccolò.
<<Famo la visita e poi ce n'contramo ar bar, mo nun c'avemo tempo... Chiamalo diccelo>> gli rispondo fredda.
Il nostro rapporto, ad oggi, è quello di due quasi genitori che vogliono il meglio per il proprio figlio... Punto. Niccolò ci prova sempre a parlarmi ma lo interrompo non volendo sentire niente.
Quaranta minuti dopo siamo seduti tutti e quattro nella sala d'attesa del reparto di ginecologia di Villa Stuart e da una stanza esce il dottor Giannini.
<<Avaltroni?>>
I nostri amici si alzano ed entrano.
<<Mamma mia che ansia cazzo>> sussurro pianissimo al suo orecchio facendolo ridacchiare.
Ci sono altre persone sedute che credo ci abbiano riconosciuto ma sono rimaste al loro posto.
Venti minuti dopo escono Priscilla e Gabriele tutti felici dicendoci che ci aspettano giù però prima di andare la mia amica si avvicina al mio orecchio.
<<È leggermente fastidioso, niente di preoccupante>> mi sussurra e va via. Sa che sono ansiosa ed ha cercato di rassicurarmi.
<<Ferrari?>> chiede il ginecologo sulla porta.
Niccolò mi prende la mano e mi trascina dentro.
<<Buongiorno ragazzi tutto bene? Claudia raccontami>>
<<L'ultimo ciclo è stato il 4 giugno poi siamo partiti per il tour e non ho capito più niente, domenica ho fatto il test>>
<<Ok allora stenditi sul lettino e scopri la pancia... Niccolò puoi metterti accanto a lei>>
Faccio quello che mi dice e Niccolò mi riprende subito la mano.
<<Eh si, sei a 10 settimane circa>>
<<Allora questa è la camera gestazionale, questo è il bambino vedete? È un puntino>> dice il dottore.
Mi vengono subito gli occhi lucidi mentre guardo lo schermo dell'ecografo.
<<Aspettate, aspettate...>> dice ancora continuando a muovere l'attrezzo sopra la mia pancia.
<<Ragazzi sono due... vedete qui? C'è un'altra camera gestazionale e un altro puntino... Volete sentire i loro cuori?>> ci chiede.
Annuiamo subito.
<<BUM BUM BUM BUM BUM>>
Piango mentre sento la stretta alla mano farsi più debole e quando mi volto trovo Niccolò in lacrime che singhiozza. Gli accarezzo il viso cercando di asciugare le sue lacrime.
<<Ti amo Clà>> mi sussurra all'orecchio per non farsi sentire, non rispondo, come ogni volta che me lo dice ultimamente.
<<Dai facciamo il BiTest... Scendi i pantaloni e l'intimo e stai tranquilla, la tua amica e il fidanzato erano molto agitati e ci ho messo più tempo ma se tu ti rilassi dura qualche minuto>>
<<Come l'intimo?>> chiede Niccolò facendoci ridere.
<<Moriconi forza, posso essere suo padre e ne ho viste a bizzeffe... Stai tranquillo>>
Quando è il momento sento un leggero fastidio che mi porta a stringere gli occhi, Niccolò se ne accorge e mi stringe la mano. Dura qualche minuto davvero.
<<Congratulazioni ragazzi... Allora ecco a te Claudia, asciugati la pancia e raggiungetemi alla scrivania>>
Faccio come dice e ci sediamo di fronte a lui dove mi spiega quello che dovrò fare, quali analisi svolgere e come ha fatto Priscilla prima di me per il risultato del BiTest do l'email di Aurora che organizzerà il gender revival. Vedendo Niccolò particolarmente attento e un pò ipocondriaco dice una cosa che mi fa sorridere.
<<La mammina qui presente è incinta, non malata... Svolge un lavoro tranquillo che può continuare fin quando vuole e fin quando se la sente Moriconi, hai capito?>>
Annuisce incerto.
<<Sesso se po fa dottò?>> chiede schietto beccandosi un gomitata da parte mia.
<<Certo, fa bene sia alla mamma che al bambino>> risponde sorridendo credendoci una coppia.
<<I bambini che cognome avranno? Devo scriverlo sulla cartella>> continua il mio dottore.
<<Moriconi>> risponde subito Niccolò.
<<Ciao ragazzi, ci vediamo tra un mese e chiamatemi per qualsiasi cosa>>
Scendiamo le scale e di fronte ai nostri amici Niccolò non si contiene più.
<<Regà so due>>
Ci abbracciano felici, io sono abbastanza preoccupata in realtà, e saliamo in macchina per raggiungere caffè del parco dove ci stanno aspettando Aurora e Adriano. In radio passa "Soli" di Celentano e cantano a squarciagola facendomi sorridere con la testa appoggiata al finestrino fin quando Niccolò che è seduto davanti abbassa il volume per parlare con me che sono dietro.
<<Clà ma poi il testo pe Aka7even l'hai finito?>>
<<Si l'ho finito, ieri gliel'ho mandato ed è piaciuto a quanto pare parecchio... Esce tra poco>> rispondo.
<<Ce lo fai sentì Clà?>> chiede Cocco curioso.
<<Se proprio volete>>
<<Si volemo proprio>> insiste Niccolò.
<<Dopo passamo in studio ve la faccio sentì>>
<<Come l'hai scritta?>> continua a chiedere Niccolò, trovando a quanto pare, ogni scusa per parlarmi.
<<Voce e chitarra... Super pop, una hit>> gli rispondo con un sorriso forzato. Ho mille preoccupazioni per la testa, non riesco ad essere tranquilla vista la mia situazione. Sono una ragazza madre praticamente? Una ragazza madre di due gemelli con un padre presente? Confusa ecco che sono e vorrei tornare a casa, se solo potessi.
Nel giro di una mezz'ora siamo seduti al bar con gli altri due amici che ci stavano aspettando curiosi dato che Niccolò non può fare a meno di mettere ansia.
<<Nic m'hai messo na cazzo de ansia... Che ce dovete dì?>> dice Adriano stizzito.
Gli porge un pacchetto che nel giro di qualche secondo apre e i suoi occhi si fanno subito lucidi.
<<Nun ce credo>> continua a dire mentre fissa il body che ho comprato ieri sia per lui che per Gabriele.

ALBA 🌤️ ~ ULTIMODove le storie prendono vita. Scoprilo ora