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24 Luglio, Roma.

Siamo alla fine del tour, stasera si terrà l'ultimo concerto al Circo Massimo, siamo arrivati ieri sera a Roma molto stanchi. Tra me e Niccolò non esistono rapporti che vanno aldilà di quelli lavorativi. Ho cercato di mantenere il muro professionale che da sempre mi contraddistingue. Lui si sta impegnando al massimo per dimostrarmi che vuole stare con me ma, per il momento, non ne voglio sapere. Stasera si sarà la famosa sorpresa; sono le 15, siamo nel dietro le quinte da un'oretta e ho già fatto mille chiamate a Gabriele che sarà qui a momenti.
<<Clà n'namo a magnà, Cocco c'ha portato a carbonara>>
<<Finalmenteeee>> urlo felice cominciando a correre.
Sono le 17:30 e Niccolò sta facendo il sound check; l'ansia inizia a salire. Speriamo che la sorpresa vada bene. Vedo arrivare da lontano Gianluca Gazzoli, specker radiofonico che ci segue dal primo concerto in assoluto di Ultimo al Santeria di Milano e grandissimo amico.
<<Gianlù te stavo aspettà>> dico subito dandoci due baci sulla guancia.
<<Stavo facendo un giro tra la gente, son tutti carichi>>
<<Meno male Gianlù perché sarà na serata storica... Dai andiamo in camerino, Niccolò starà per scendere>>
Stiamo camminando tranquillamente nel corridoio mentre chiacchieriamo quando un improvviso capogiro mi costringe ad appoggiarmi al muro e chiudere gli occhi.
<<Clà tutto ok?>>
Annuisco impercettibilmente. Sento in lontananza che compone un numero sul telefono e dopo un paio di minuti in cui sono ancora appoggiata di schiena al muro con gli occhi chiusi, Gianluca è accanto a me, sento due mani familiari prendermi il viso.
<<Claudiè ooh che c'hai?>> chiede Cassio preoccupato.
Apro gli occhi lentamente, lui e Cocco sono di fronte a me.
<<Giramento di testa forte Cassiolì... Sto bene adesso>>
<<Clà andiamo all'ambulanza, te prego>> dice serio Gabriele.
<<Nun ce penso proprio e Niccolò nun deve sapè niente... Chiaro?>> chiedo ai tre ragazzi. Annuiscono sconfitti.
<<N'namo su>>
Niccolò rilascia la sua intervista a Gianluca, alcune dichiarazione nei tg più importanti ed ora che sono quasi le 20:30 siamo seduti in camerino insieme ai nostri soci e qualche miserabile con una tennent's tra le mani. Sento una leggenda nausea all'odore ma lascio correre, stasera si pensa solo al concerto. Mi vibra il telefono.
Messaggio da: Antonello Venditti 
"Claudiè stamo fori"
Messaggio a: Antonello Venditti
"Stamo arriva"
Faccio un cenno con la testa a Gabriele che subito capisce e ci alziamo per avviarci fuori.
<<Torniamo subito>> dico lasciando un bacio tra i capelli di Niccolò.
<<Ma n'do annate?>> chiede Adriano all'oscuro di tutto.
Sarà una sorpresa per tutti.
<<Daje Adrià nun fa domande>> rispondo ridendo.
<<Che me devo preoccupà Cocco?>> dice Niccolò sorridendo.
<<Ma vaffanculo va>> dice Cocco fcaendogli il dito medio prima di chiudere la porta.
Camminiamo in silenzio e a pochi metri dagli ospiti, Gabriele mi ferma, mi guarda e sorride.
<<Clà è pazzesco grazie>>
Do una pacca sulla sua spalla.
<<Ciao a tutti, piacere sono Claudia, lui è Gabriele... È un onore averti qua>>
Che emozione! Francesco Totti davanti a me che sorride.
<<Piacere nostro... Sono grande fan, o sapete già>> dice Totti porgendomi la mano sia a me che al mio amico.
<<Ciao Antonè>>
Mi abbraccia.
<<Claudiè tu sei magica... Come la Roma>>
<<La Roma nun se tocca Antonè... Nun giocà>> rispondo ridendo.
<<Ma allora sei romana anche tu?>> chiede l'eterno numero 10.
<<Ce vive da 10 anni ma è una de noi ormai>> risponde al mio posto Gabriele facendo sorridere tutti.
<<Come facciamo?>> chiede Totti curioso.
Spiego per bene tutto e poi ci salutiamo, tanto ci rivedremo dopo.
Ritorniamo velocemente dietro le quinte e Niccolò è già dietro il palco pronto a salire, appena mi vede sospira di sollievo. Mi avvicino e subito mi stringe in un forte abbraccio.
<<Eccomi, daje spacca tutto... Sarò sotto al palco, come sempre>>
<<Come sempre>> mi sussurra.
Tolgo la sua felpa, gli aggiusto gli auricolari, sistemo la sua maglietta e mi da un imprevisto bacio a fior di labbra mentre si avvicina Fabio per il famoso countdown.
Sono scioccata da tanta spontaneità ma comunque sorrido a Niccolò per dargli coraggio. Stasera è diversa perché stasera siamo a casa.
<<One, two, three, four... BUIO>>
Sale sulla pedana che lo condurrà direttamente sul palco. Si gira un'ultima volta, Adriano gli allunga la tennent's a cui da un ultimo sorso, Gabriele una pacca sulla spalla e appena la pedana piano piano comincia a salire urlo.
<<DAJE SPACCA TUTTO>>
Lo vedo che sorride. Mi ha sentito.
Corriamo sotto al palco, dove ci sono tutti i nostri amici e la sua famiglia. Anna mi abbraccia appena mi vede. Priscilla e Aurora si fiondano su di me lasciandomi baci sulla guancia.
Il concerto comincia alla grande, cantiamo a squarciagola tutte le sue canzoni con il cuore in gola, Gianmarchino fa qualche storia su Instagram riprendendoci un pò tutti. Più lo guardo e più mi innamoro. Maledetti sentimenti. È nato per stare su quel palco, lo tiene a meraviglia e nessuno più di lui meritava proprio questo palco.
Dopo un'oretta circa, arriva il momento che dovrebbe essere di Antonello Venditti. Niccolò lo presenta.
<<Allora regà, è arrivato un momento per me importante... Siamo al Circo Massimo, nella mia Roma... E come potevo non averlo qui? Antonello Venditti>>
Antonello non entra ma si sente la sua voce che riecheggia sopra le nostre teste. Io e Gabriele ci guardiamo e sorridiamo.
"Ciao a tutti, avete visto che bravo sto ragazzetto? Sto palco te o meriti più de tutti perché se te vedo Niccolò, io vedo pure Roma! Il mio momento, per volere di qualcuno, arriverà tra poco Nì! Questo momento è solo per te, per voi... Roma Capoccia"
Niccolò si volta e vede entrare i due idoli di una vita, si piega su se stesso sorridendo ma sono sicura qualche lacrima sta scendendo. Lo ho già conosciuto in altre occasioni ma credo che condividere il palco, proprio qui a Roma, con la  leggenda romanista per eccellenza, per lui è incredibile. Mi guarda subito, gli schiaccio un occhiolino e sorrido.
<<Allora Nì, la voi cantà Roma capoccia co me? Nun so Venditti però te poi accontentà>> dice Totti facendo ridere tutti.
<<Chiamalo accontentasse>> risponde Niccolò facendo ridere ancora tutti.
Adriano mi guarda sorridendo e subito si avvicina per abbracciarmi.
<<Sei la numero uno sorè, grazie pe tutto... Te amo>> mi sussurra.
<<Te amo pure io fratè, grazie a te>> rispondo prendendogli il viso tra le mani e lasciandogli un bacio in fronte.
Cantano e si divertono insieme su quel palco. Scoppio di felicità quando gli regala le sua maglia di quando giocava e si salutano abbracciandosi come vecchi amici.
Dopo un'altra mezz'oretta di concerto e dopo il duetto meraviglioso con Venditti, Niccolò comincia a parlare mentre si siede sui gradini del palco.
<<Allora regà, me siedo qua così parlamo un pò... Che bello potè parlà romano. Come sapete già da un pò, nella mia vita è tornato a splendè er sole. La conoscete tutti, avete imparato ad amalla, m'è accanto da quando ero ancora solo Niccolò>> mi guarda e sorride.
Il cuore mi martella nel petto, un sorriso sincero si fa spazio sul mio viso e le lacrime iniziano a rigarmi le guance. Ripeto, MALEDETTI SENTIMENTI.
<<Mi sono innamorato di lei piano piano, il nostro amore è stata na ventata d'aria fresca nella vita mia... Ogni volta che la guardo in quegli occhi scuri e grandi rivedo me stesso! Voi la conoscete come mia amica e manager, la migliore tra l'altro ma lei è molto de più, lei ha scelto de esse sempre co me pe amore e poi pe vocazione. Vojo falla salì qua co me stasera perché ve vojo presentà l'amore della mia vita! Viè Clà>> conclude mentre mi fa segno di salire. Il pubblico è una bolgia.
Resto immobile a guardarlo comprensibilmente sotto shock. Ma che cazzo fa? Manco stiamo più insieme. Comincio a non capire più niente di ciò che succede attorno a me. Anna mi da un bacio sulla guancia, Priscilla e Aurora mi abbracciano veloci, Gabriele e Adriano invece, mi prendono per mano per portarmi dietro le quinte dove ci sono le scalette per salire sul palco. Niccolò è lì, in cima a quelle scale ad attendermi. Salgo a passo lento e guardandolo dritto negli occhi afferro immediatamente la sua mano. Sono sempre stata abbastanza sicura di me ma, a quasi 30 anni, la solita timidezza non mi ha mai abbandonato. Ci avviciniamo al centro del palco, il pubblico è in delirio, i nostri amici sono commossi.
<<Oh Fabiè me porti gli sgabelli pe favore?>> chiede Niccolò ad un tecnico che è posizionato dietro le quinte.
Mi fa accomodare di fronte a lui, occhi negli occhi, mi prende la mano e subito inizia una melodia che è diversa da quella che pensavo cantasse.
"Para-pa-paira-ra-rai-ra
Para-pa-paira-ra-rai-ra
Para-pa-paira-ra-rai-ra.
Voglio averti mentre tutti non mi vogliono,
Bere fin quando non divento assai ridicolo.
Per dirti frasi senza senso, tu mi guardi e ridi. Sentirti dire 'Vieni a letto e leva sti vestiti'.
Io faccio le canzoni in sere come queste.
Col freddo e la giacca sul letto sempre.
È un anno che ci provo senza sigarette
Ma poi la sera non ci riesco e tiro rosso sempre. Questa sera adesso è solo mia.
Io voglio averti in sere come queste
Quando il mondo sai che non mi serve.
Quando dico 'A piedi posso andare sulla luna, se ti va'.
Io voglio averti in sere come queste,
Quando il mondo sai che non ci serve.
Quando son convinto di esser l'unico a provare, quel che tu mi dici sempre, quando dici che è normale alla mia età non sapere mai dove si va. Para-pa-paira-ra-rai-ra
Para-pa-paira-ra-rai-ra
Para-pa-paira-ra-rai-ra.
Voglio averti ma non dentro 'sto telefono. Fotografa dentro se vuoi quest'attimo,
Vedrai che puoi tirarlo fuori se ti serve sempre, provare nostalgia tra un anno, anche questo ti serve.
La gente dice che so' bravo, ma poco complesso.
Io dico che so' bravo e troppo complesso all'interno, perché purtroppo, vedi, è questo che fa 'sto successo, fa dire a tutti come sei, ma nessuno va dentro.
Questa sera adesso è solo mia.
Io voglio averti in sere come queste
Quando il mondo sai che non mi serve.
Quando dico 'A piedi posso andare sulla luna, se ti va'. Io voglio averti in sere come queste Quando il mondo sai che non ci serve. Quando son convinto di esser l'unico a provare, quel che tu mi dici sempre, quando dici che è normale alla mia età, non sapere mai dove si va.
Para-pa-paira-ra-rai-ra
Para-pa-paira-ra-rai-ra
Para-pa-paira-ra-rai-ra."
Conclude facendomi alzare e dandomi un bacio a stampo.
Ancora mano nella mano chiarisce la scelta della canzone.
<<Pensavate tutti che avrei cantato 'Quel filo che ci unisce', resterà sempre la nostra canzone ma questa è quella che più volevo dedicarle in questo momento.>> dice voltandosi verso di me sorridendo.
Il pubblico è completamente in subbuglio. D'istinto mi avvicino il microfono alla bocca mettendo le mani sopra le sue.
<<Voglio dire una cosa anche io. Innanzitutto grazie a tutti e ricordatevi che A ESSE ULTIMI NUN SEMPRE SE PERDE>> urlo ridendo.
Torno dagli altri e continuiamo a divertirci per un'altra oretta. Il concerto finisce sulle note di "Sogni appesi", le lacrime di tutti.
<<Davanti a me...>>
<<Davanti a me Ultimooooo>> urla correndo sul palco.
Volano tutti coriandoli, le luci fanno strani giochi.
Noi ci fiondiamo tutti dietro le quinte proprio nel momento in cui lui sta scendendo. È completamente sudato ma non mi importa, lo abbraccio d'istinto per poi lasciarlo agli altri perché devo correre in bagno a vomitare. Qualcosa deve avermi fatto male sicuramente. Priscilla mi segue e mi tira indietro i capelli mentre sono accovacciata sul water.
<<Che sta a succede Claudiè?>> mi chiede la mia amica.
<<Deve avermi fatto male qualcosa oppure è solo stress>>
<<Sei sicura Clà? Nun me pare!>> insiste ed io la guardo sconvolta.
<<Vengo da un tour di 15 stadi, stamo n'giro da 3 mesi, c'ho a che fa co n'coglione che m'ha ferito... Si è quello sicuro>> annuisco convinta.
<<Se lo dici te...>> risponde la mia amica con espressione perplessa.
Una volta ripresa, mi sciacquo sia il viso che la bocca e mi avvicino alla porta ma, quando, con ancora la mano sulla maniglia, la mia amica parla resto immobile.
<<Clà so incinta>>
Un sorriso nasce spontaneo sul mio viso e mi volto subito verso di lei. La trovo con un'espressione preoccupata.
<<È bellissimo Bubi... perché sta faccia? Cocco che dice?>>
<<Nun lo sa ancora... Nun so come la po prenne>>
<<State n'sieme da na vita Priscì, ne avevate già parlato... Perché sta preoccupazione inutile?>>
<<Nun lo so manco io Clà... Dopo ce parlo>>
<<Ar brindisi lo dici almeno se sviene stamo tutti>> le rispondo divertita facendola ridere e annuire.
<<Tu sicura tutto bene Clà?>> mi chiede facendo tornare la sua espressione preoccupata.
<<Si Priscì tutto bene... Sarà stress, deve essere questo... Nun è momento pe nient'altro>>
<<Il ciclo regolare?>>
<<Ah Priscì spero de si, dopo controllo sull'app... Nun me sto a ricordà n'cazzo de sti 3 mesi>> rispondo esasperata per poi scoppiare a ridere insieme alla mia amica.
Torniamo dagli altri e subito Niccolò si avvicina
<<Tutto bene?>> mi sussurra all'orecchio.
Mi volto e gli sorrido.
<<Si si un pò di nausea, sarà lo stress>>
<<Chiamo Maurizio?>>
<<Ce penso io, sto bene>> continuo a rispondergli abbassa voce.
Annuisce poco convinto per poi continuare a sussurrarmi.
<<Te la senti de venì con noi a prenotà a vacanza domani?>>
<<Si me la sento>> accenno un sorriso.
Poco dopo rientra Clemente con una paio di bottiglie tra le mani urlando.
<<CHAMPAGNE>>
Una la prende Niccolò e l'altra faccio segno di darla a Gabriele, le stappano e subito Adriano mi guarda. Sono io la donna dei brindisi.
<<È stato il primo tour degli stadi, l'anno prossimo ci ripetiamo... È stato faticoso ma pazzesco. 15 stadi, 3 mesi di viaggi, 12 mila km macinati ed è stato tutto ripagato ogni singola volte che Niccolò è salito sul palco regalandoci emozioni come solo lui sa fare. A Ultimo. Perché A ESSE ULTIMI NUN SEMPRE SE PERDE>>
Facciamo tintinnare i bicchieri e appena me lo avvicino alla bocca un forte senso di nausea mi porta ad allontanarlo velocemente. Due persone se ne accorgono. Priscilla che continua a guardarmi come per farmi capire che è strano e Niccolò, che si avvicina in un lampo e mi parla all'orecchio.
<<Che sta a succede Clà? Te che non bevi dopo il brindisi è strano>>
<<Non è niente>> ed alzo le spalle.
Vedo che il suo viso che si intristice ma lascia correre ed io riprendo in mano la situazione guardando la mia amica che mi capisce al volo.
<<Vorrei fa un altro brindisi... Priscì a che volemo brindà?>> lancio il sasso.
Priscilla prende un respiro profondo e parla tutto d'un fiato.
<<Sono incinta>>
Io e Niccolò sorridiamo felici avvicinandoci a lei, Aurora si precipita ad abbracciarla seguita da Adriano, Clemente e Gianluca restano a guardare la scena sorridenti. Gabriele è immobile al suo posto guardando un punto indefinito davanti a lui. Nic si avvicina e gli sventola una mano avanti alla faccia.
<<Cocco ce stai? Stai pe diventà padre>>
Annuisce, si volta verso Priscilla e piano piano si fa spazio un sorriso a 32 anni sulla sua faccia. Di slancio l'abbraccia facendola girare. Siamo felici ed è un momento bellissimo. Spero che un giorno succeda anche a me, con la persona giusta.
<<Sarai tu la madre dei miei figli amore mio>> mi sussurra all'orecchio lasciandomi di stucco.
Dopo aver festeggiato per bene, torniamo finalmente a casa, ognuno nella sua, praticamente sfiniti. Mi infilo subito a letto e cado velocemente in un sonno profondo.
Casa dolce casa.

Nota autore:
Claudia è delusa da Niccolò e sembra decisa a non dargli più nessuna possibilità. Che ne pensate? Fa bene?

Auguri a Cocco e Priscilla 🥳❤️

Se il capitolo vi è piaciuto mettete la stellina e commentate.

❣️

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