25 Giugno, Napoli.
Il tour procede alla grande. Tra me e Niccolò invece, non procede proprio. L'ultima "conversazione" l'abbiamo avuta a Firenze, da lì i nostri contatti sono stati esclusivamente lavorativi. Qualche volta è capitato che una volta in camera, la sera, provassi a parlare del più e del meno, subito stoppata dal suo sono stanco quindi mi sono rassegnata accumulando soltanto rabbia dentro di me. Sto pensando solo al lavoro tutto il giorno, non mi sono mai fermata a pensare, perché mi sento come una bomba ad orologeria pronta allo scoppio. Cocco e Adriano sanno tutto quello che è successo e cercano in qualche modo di starmi vicino ma io, ho chiuso tutti fuori. Cerco di essere sempre la stessa, continuo a dire di stare bene perché non voglio altre domande e perché questo è il primo tour degli stadi di Niccolò, non merita chiacchiericci esterni che possano offuscare questo percorso meraviglioso. Sul palco è sempre lo stesso, carico a mille, fuori lo vedo spaesato. Ride e scherza ma ha gli occhi spenti.
Siamo a pranzo, noi quattro, sul lungomare di Napoli, domani c'è il concerto allo Stadio Diego Armando Maradona ma Niccolò sembra su un altro pianeta. I ragazzi provano a parlarci, io sono in silenzio, persa tra i miei pensieri, fissando il mare fin quando la voce dura di Adriano mi fa voltare di scatto.
<<M'avete rotto er cazzo>>
Lo guardiamo confusi alzando un sopracciglio in contemporanea.
<<Fanno pure e stesse cose>> ci prende in giro Cocco sorridendo e prendendosi uno schiaffo sul braccio da parte mia.
<<Ma se po sapè che ve sta a succede? Te me pari n'morto che cammina>> riprende Adriano puntando il dito contro Niccolò.
<<Te nun parli, te rinchiudi nei tuoi pensieri e tieni tutti fori... Come hai sempre fatto Clà>> continua puntando il dito verso di me stavolta.
<<Ma nun sei sola, nun poi pretende d risolve tutto da sola ogni santa vorta... Li mortacci tua>> Adriano è una furia.
Abbasso lo sguardo, incapace di rispondere perché so che ha ragione. È questo il mio modo di esorcizzare, ignorando. Sento i loro sguardi addosso, mi sale una rabbia incontrollata e faccio leva su tutto il mio autocontrollo per non sbroccare, tirando fuori ogni mio piccolo tormento, in questo ristorante.
<<Se nun ve vado bene, trovatevene n'artro>> mi alzo di scatto prendendo la borsa.
<<Mettete a conto>> e me ne vado.
Sono in giro per Napoli con le cuffiette alle orecchie ignorando completamente ogni chiamata o messaggio che mi arriva. Non mi accorgo nemmeno del tempo che passa. Continuo a passeggiare per questi vicoli meravigliosi, arrendendomi completamente al flusso incessante dei miei pensieri. Vorrei tornare a Roma in questo stesso momento. Vorrei stare seduta sulla mia panchina al Pincio. Vorrei essere tra le mura di casa mia, il mio rifugio, tra le mie cose. Invece devo stare qua, con un coglione che non sta capendo un cazzo. Mi ridesto dai miei pensieri prendendo il telefono e noto che sono le 18, ho camminato un sacco però mi è servito. Ci sono una miriade di chiamate e messaggi da parte del trio, non rispondo a nessuno mentre mi avvio in hotel. Il panorama è meraviglioso, mi fermo un attimo a respirare l'aria del mare.
"Tenetevi il mondo e lasciatemi il mare"Appena metto piedi in hotel, scattano in piedi accerchiandomi.
<<Me so cagato sotto cretina>> Adriano.
<<Un cazzo de infarto li mortacci tua>> Cocco.
<<Do cazzo sei stata?>> Niccolò trema appena.
<<Ho fatto na passeggiata, c'avevo bisogno de schiarì i pensieri... Daje nun è successo niente>> rispondo tranquilla avviandomi all'ascensore.
<<Te sembra normale sparì un pomeriggio intero Clà?>> continua Niccolò imperterrito.
<<Daje Nì, sta bene... Lasciala respirà>> interviene Cassio.
Prima di entrare nelle nostre stanze mi avvisano che stasera prima andiamo a cena e poi a fare un giro. Annuisco ma vorrei solo dormire in realtà.
Il silenzio regna sovrano in questa stanza, nessuno dei due parla, nessuno dei due che cerca l'altro. Lui impassibile. Io peggio.
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ALBA 🌤️ ~ ULTIMO
FanfictionSOSPESA!!! Un'amicizia lunga dieci anni, può trasformarsi in qualcosa di più? #niccolomoriconi #ultimo #fanfiction #pianeti #peterpan #colpadellefavole #solo #alba