SOSPESA!!!
Un'amicizia lunga dieci anni, può trasformarsi in qualcosa di più?
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Ci divertiamo tantissimo insieme come quando stavamo al liceo. Elisa e Valeria sono già pronte, io sto finendo di truccarmi. Non hanno ancora visto il mio vestito e infatti, stanno bussando alla porta come due indemoniate. <<Un attimo, un attimo... A matteee>> urlo da dentro e le sento ridere. Apro la porta e restano a bocca aperta.
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<<Sei meravigliosa amore>> mi dice Elisa con tono dolce e mi abbraccia. <<Anche voi amori miei>> dico commossa. Scattiamo una foto allo specchio enorme del mio corridoio che pubblicherò dopo. Arriviamo in perfetto orario al solito ristorante della feste al Colosseo, ho il cappotto lungo per il freddo che copre anche il vestito. Chissà Niccolò quando mi vedrà. Saliamo le scale e già ci sono le foto della copertina dell'album dappertutto. Arriviamo su e sembra che mi stesse aspettando, mi nota subito iniziando ad avvicinarsi velocemente mentre il cameriere si avvicina a prendere i cappotti. Lui si ferma qualche secondo e mi squadra dalla testa ai piedi. Mi abbraccia di slancio. <<Sei bellissima Bambi, meravigliosa>> mi dice con sguardo sognante. <<Anche tu Nicco, sei bellissimo>> e gli sistemo il colletto della camicia bianca che gli sta divinamente. Faccio scorrere lentamente le mie mani sul suo petto, sento che trema e gli bacio una guancia. <<Sono fiera di te, da morire>> gli sussurro e mi allontano. Ci stiamo divertendo a ballare tutti insieme molto brilli, Niccolò ride per qualsiasi cosa e l'alcool in circolo si sente anche su di me che lo seguo a ruota. Balliamo vicini, ci strusciamo, vari baci vicino la bocca fino a quando non si avvicina Adriano da dietro. <<È ora ragazzi>> ci sussurra. La musica cessa all'istante, siamo vicino alla console con Gianmarchino pronto a mettere l'album. Inizia il solito countdown portafortuna della Ultimo records. <<Tre>> Valerio. <<Due>> Adriano. <<Uno>> Gabriele. Suspence <<È fuoriiiiii>> urlo io. Ci sediamo tutti per ascoltarlo. In silenzio, con la voce di Ultimo che risuona nella terrazza, davanti al Colosseo; e mi commuovo, come sempre. Singhiozzo come una bambina perché sono testi veri, che rispecchiano a pieno ogni essere umano. È un poeta che bacia il dolore. Sento la sua mano stringere la mia quando parte l'unica canzone che mi ha fatto ascoltare quel giorno in studio; più la sento e più sembra scritta per me, noi. "Quel filo che ci unisce" è una delle più belle dell'album senza alcun dubbio. Sulle note di "Quei ragazzi", i miserabili mi trascinano in un abbraccio di gruppo, per ascoltarla con i cuori vicini, è la canzone per noi, come "Aperitivo grezzo" perché in ogni album c'è una canzone per i suoi amici, che cantavano con lui al parcheggio le prime canzoni che scriveva. <<Ti piace?>> mi chiede appena finita la riproduzione e dopo i complimenti di tutti. <<È bellissimo, grazie per le emozioni che regali a tutti Nì>> e lo abbraccio. <<Clà il discorso tocca a te quest'anno>> mi sussurra Adriano facendomi staccare di scatto da quell'abbraccio in cui sarei rimasta per sempre. <<Eh..?>> <<Daje Clà nun è che potemo fa mattina è>> mi risponde Cassio ridendo. Mi metto dietro al microfono, sono agitata perché questo discorso finirà sulla pagina ufficiale della Ultimo records. <<Riprendo un pensiero che ho letto sui social di un critico discografico, insomma sarò breve e concisa come sempre>> e ridiamo. <<Ultimo ce l'ha fatta perché, raccontando sé stesso, racconta in realtà tutti noi; le sue canzoni sono fotografie dell'animo umano nella sua interezza. È un poeta che bacia il dolore. A soli 27 anni la sua penna è compiuta e matura come raramente si è visto in passato, e può già essere considerato il degno erede di un certo tipo di cantautorato. Perché possiede la fragilità di Vasco, la fantasia di Battisti, la tendenza lirica di Venditti e il gusto melodico di Cocciante. Ultimo è schifato solo dalle vittime di una superficialità dilagante e da chi non gli ha ancora perdonato quel famoso sfogo in conferenza stampa dopo la finale di Sanremo, dimenticandosi che lui è ciò che canta nelle sue canzoni. E non poteva che essere quella la reazione di un ragazzo che si è sempre posto senza alcun filtro, e che in quel momento si era appena visto strappare dalle giurie una vittoria che per il pubblico sarebbe stata schiacciante. Sarà anche il caso di dimenticarvi quell'episodio, altrimenti vi perderete la cosa più bella che, di questi tempi, poteva accadere alla musica italiana: il suo talento. Grazie a tutti>> tutti applaudono e io sorrido quando vedo un uragano abbracciarmi. <<Grazie Bambi, sei speciale>> Rimettiamo l'album da capo e torniamo a chiacchierare tra noi. Ho bisogno di una sigaretta in pace, come ogni volta che mi trovo ad una festa con tanta gente. In mezzo al caos mi sento serena però, mi capita di sentire l'esigenza di riappacificarmi con me stessa isolata da tutti. Mi avvicino lentamente ad un angolo della terrazza un pò fuori mano, mi appoggio alla ringhiera accendendomi la mia Marlboro, guardando il Colosseo davanti a me. <<Quanto sei bello>> mi trovo a sussurrare tra me e me osservando la meraviglia che ho davanti. <<Tu di più>> mi dice Niccolò appoggiandosi come me accendendo anche lui una sigaretta. Capisce sempre i momenti, per questo restiamo in assoluto silenzio per un pò fino a quando mi volto verso di lui e ci guardiamo negli occhi per un tempo indefinito. <<Con te faccio pace con me>> gli sussurro pianissimo e vedo che sorride e si avvicina al mio viso. <<Che ci sta succedendo Clà?>> <<Non lo so Nì>> Parliamo talmente piano che se non fossimo così vicini non ci sentiremmo nemmeno noi. Continuiamo ad avvicinarci, sta per succedere penso. <<Clà... >> dice Elisa, ci stacchiamo di scatto. <<Arrivo>> la seguo velocemente. <<Che cazzo stava succedendo?>> mi chiede curiosa con un sorrisetto odioso. <<Ma che ne so Elì, n'namo daje nun me confonde de più>> dico avviandomi dove sono gli altri. Non l'avessi mai fatto. <<Che cazzo ci fai tu qua?>> le chiedo brusca mentre Niccolò mi affianca. <<Complimenti Nicco>> gli dice e lo abbraccia, ignorandomi. Lui resta immobile, gli spaccherei la testa guarda. Gabriele capisce subito quello che sto pensando e provando. <<Che cazzo ci fai qua Jacqueline?>> le dice duro appena si riprende mentre l'allontana da lui. <<Sono venuta per te, per farti le congratulazioni>> dice sensuale. In questo momento sono una bomba ad orologeria, sto per esplodere. <<Bè non serviva>> risponde lui serio. <<Ma certo che serviva, mi hai dedicato un'intero album Niccolò>> e sorride. Ma che cazzo ride? Gabriele mi affianca tenendomi il polso. <<Non è così Jacqueline, forse una canzone soltanto potrebbe essere per te se ti impegni... "Niente">> <<Niccolò tu sei mio>> urla e cerca di abbracciarlo ma io scatto in avanti sfuggendo dalla presa di Cocco, che cerca di fermarmi in tutti i modi tenendomi dalle braccia mentre con una furia cieca la spingo lontano. <<Mo m'hai rotto er cazzo>> comincio a dire continuando a spingerla <<Niccolò nun è na proprietà e nun è tuo, te ne devi andà perché sto a tanto così da te strappà a uno a uno sti quattro capelli che c'hai n'testa>> continuo facendo vedere a lei la pochissima distanza tra il mio pollice e il mio indice. <<Ce devi sta lontano Jacqueline, sei na pazza psicopatica. Non ti devi avvicinare a lui chiaro?>> concludo. <<Me lo riprenderò Claudia>> sorride beffarda e io sto per partire con uno schiaffo quando sento due braccia che mi tirano via di forza ma continuo a scalciare come una pazza. <<Lasciami cazzo>> urlo Tutti si avvicinano mentre riconosco Niccolò nella persona che mi abbraccia. <<Niccolò lasciamiiii>> urlo <<Calmati Bambi, per favore>> mi sussurra nell'orecchio ed io piano piano torno a respirare normalmente. <<Tutto ok Claudiè?>> mi chiede Priscilla accarezzandomi il braccio, annuisco leggermente. Sono tutti attorno a me. <<Dov'è?>> sussurro a Gabriele accanto a me. <<È andata via... Sta tranquilla Clà>> <<Mi dispiace per quello che è successo, non ho saputo fermarmi e ho ceduto alle provocazioni. Scusatemi a tutti>> dico piano. Mi sento in colpa perché ho rovinato la festa a Niccolò. Lui evidentemente lo capisce e si accovaccia davanti a me. <<Stai tranquilla Bambi, non è successo nulla... Dai torniamo a divertirci ancora un pò>> dice alzandomi e abbracciandomi. Guardo tutti i miei amici ballare e divertirsi come non fosse successo nulla e il peso sullo stomaco diventa un pò più leggero. Temevo di aver rovinato l'atmosfera della sera ma, purtroppo, se mi si chiude la vena non capisco più nulla e parto dritta come un treno. Mi allontano un pò e mi accendo la sigaretta, ho ancora il sangue che pulsa forte nelle mie vene e il cuore in gola. <<Che ci fai qua tutta sola?>> mi chiede Adriano mettendomi un braccio sopra le spalle. <<Sto pensando, ho fatto una cazzata Adrià... Se non mi fermava Niccolò l'avrei menata>> e lui mi abbraccia. <<Sei stata provocata Clà e hai reagito, nun fa niente dai, guarda come fila liscia la serata!>> <<Hai ragione, dai andiamo a ballare ancora un pò>> e mi avvio in pista. <<Se fossi stata in te je l'avrei date due pizze al muso... Ma da mo>> mi sussurra Cassio all'orecchio e scoppiamo a ridere. Elisa sta guidando la mia macchina per tornare a casa, non me la sono sentita data la serata movimentata e avendo bevuto un pò. Entriamo in casa stanche morte e mentre ci strucchiamo sento il telefono vibrare sul comodino. Messaggio da: Nicco ❤️ "Ti penso sempre. Buonanotte Bambi ❤️" Messaggio a: Nicco ❤️ "Anche io. Buonanotte Yoghi ❤️" Ci stringiamo, tutte e tre, in un abbraccio spezza ossa senza dire neanche una parola, non c'è bisogno, e ci addormentiamo cullate dai battiti dei nostri cuore.
Nota autore: Claudia ha tirato fuori gli artigli. Per difendere un amico? O un sentimento?
Niccolò vuole ma non vuole... Riuscirà a prendere il coraggio a due mani?
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