30 Giugno, Modena.
Il tour va avanti, manca sempre poco al grande finale al Circo Massimo. Domani il concerto si terrà allo Stadio Alberto Braglia di Modena. È una bella città, molto accogliente. Questo percorso avrei voluto viverlo in altro modo, mi ero immaginata un'altra cosa ma la vita non smette di stupirmi. Niccolò è da quella sera che prova a parlarmi in tutti i modi, incassando no su no ma continuando comunque, senza mollare. Sono concentrata sul mio lavoro al cento per cento fino a sera, quando entro nella mia stanza e mi lascio andare alla sofferenza. I ragazzi sono preoccupati perché sono rimasta impassibile, cosa per me strana, dato che sono abituati alle mie sfuriate del momento, per poi calmarmi e tornare a parlare con calma. I suoi comportamenti dei giorni prima e la vista di lui con quella ragazza creano in me un senso di delusione. È mattina molto presto quando mi sveglio trovando una tazzina di caffè caldo sopra al comodino, so già chi lo manda, sicuramente è andato a correre. Sono gesti quotidiani che non mi fa mancare, è come se stessimo iniziando da capo. Io sono ancora molto incazzata, o meglio, delusa.
Forse ci siamo fatti prendere dal momento accelerando i tempi?
Esco sul mio balconcino a fumare la prima di una lunga serie di sigarette della giornata. Il parco della città è molto vicino e vedo un ragazzo, che mi sembra di conoscere, fare stretching. Ma certo, Federico. È la sua città questa. Come cazzo ho fatto a non pensarci? Bè certo, ero impegnata dietro a un coglione mestruato. Uno suono mi distoglie dai miei pensieri.
Messaggio da: Nicco ❤️
"Buongiorno, mezz'ora e t'aspettamo per la colazione... Mi manchi"
Visualizzato, non risposto. L'ennesimo.
Devo scaricare la tensione, per questo in tenuta sportiva mi avvio alla palestra dell'hotel tovandoli tutti lì ad allenarsi. Addio relax penso. Mi vengono incontro abbracciandomi. Sento dei brividi lungo la schiena quando Niccolò sussurra nel mio orecchio.
<<Sei la fine del mondo>> sorrido semplicemente.
<<Come mai qua Clà? Te fa schifo la palestra, te corri solo fori>> mi chiede Adriano curioso.
<<Devo scaricà un pò de tensione, nun m'andava de annà al parco, ce stava pure Federico e nun sto in vena de chiacchiere>> rispondo apatica avvicinandomi al tapirulan, notando Niccolò serrare la mascella. Metto le cuffie nelle orecchie e mentre appoggio il telefono poco lontano da me faccio partire la playlist di Vasco. Comincio a correre lasciando andare i pensieri, mi sento bene quando lo faccio, mi sento libera. L'arrivo di un messaggio blocca per un attimo la riproduzione, lascio correre. Ora come ora non mi fermerei mai. Mi sto sentendo in pace con me stessa dopo troppo tempo. Corro senza sosta, senza accorgermi del tempo che passa, senza pensare a dove mi trovo. È Niccolò a fermare l'attrezzo facendomi togliere una cuffietta mentre lo guardo con il sopracciglio alzato.
<<Hai corso 40 minuti come na fori de testa, scendi dai che n'namo a fa colazione>> mi dice dolce allungandomi la sua asciugamano.
Annuisco mentre mi appoggio un attimo cercando di riprende fiato. Sento un click e alzando lo sguardo vedo Gabriele sorridere. Prendo il telefono guardando la foto che mi ha inviato e decido di pubblicarla.Ed è lì che vedo il messaggio di prima, che tra l'altro avevo dimenticato, che mi fa gelare sul posto.
Messaggio da: Federico Rossi
"Buongiorno Clà, so che state a Modena per il concerto di domani... Ti va un caffè più tardi?"
Mi guardano curiosi.
<<Che succede Clà?>> chiede Nic in un sussurro. Ha capito.
<<Niente di importante... Andiamo a fa colazione che ho fame>> rispondo risoluta recuperando la custodia delle cuffie avviandomi fuori. Quando stiamo entrando nella sala ristorante la sua mano tatuata mi blocca.
<<Clà me o diresti se c'è quarcosa che devo sapere vè?>> abbasso lo sguardo per un attimo.
<<Federico per un caffè>>
Si altera subito.
<<Nun ho capito, ripeti n'pò>>
<<Federico mi ha chiesto di prendere un caffè insieme oggi>> scandisco bene le parole perché cazzo, voglio vedere una reazione dopo giorni e giorni di solitudine.
<<E te che j'hai risposto?>>
<<Nun ho ancora risposto Nì, vojo solo un caffè adesso>> mi rigiro per rientrare.
<<Era ancora caldo quando ti sei svegliata?>>
Annuisco guardandolo negli occhi sorridendo appena, facendolo sorridere di conseguenza.
La giornata passa abbastanza tranquilla nella piscina dell'hotel in totale relax, io e Niccolò ci siamo tenuti a debita distanza. Federico è ancora senza una risposta ma decido all'ultimo di rispondere per vederci.
Esco velocemente dall'acqua sotto gli sguardi scioccati degli altri.
<<Scusate regà, devo fa na cosa>> mi avvolgo l'asciugamano al corpo e mentre sto per raggiungere la mia camera rispondo.
Messaggio a: Federico Rossi
"Ciao Fede... Per me va bene"
Messaggio ada: Federico Rossi
"Bè è perfetto, ci vediamo tra un'ora al bar degli artisti, riesci ad arrivarci?"
Messaggio a: Federico Rossi
"Si certo, a dopo"
Quando ho tolto il pezzo di sopra del costume, sento bussare alla porta e so già chi è. Apro la porta e rientro in bagno aprendo l'acqua della doccia.
<<Niccolò sto al bagno, dammi 10 minuti e arrivo>>
Lui invece entra come niente fosse e si siede sul water.
<<Esci con lui?>>
<<È un amico Nì, punto>>
Tolgo il restante del costume, mi infilo sotto il getto caldo credendo di rilassarmi ma credo sia impossibile dato che sento subito la sua presenza alle mie spalle e mi volto di scatto fulminandolo. È nudo e mentre avanza verso di me, io indietreggio trovandomi con le spalle alle mattonelle senza via di scampo. L'aria comincia a mancare quando poggia le sue mani sul muro, all'altezza della mia testa e si china per parlarmi all'orecchio.
<<Sei mia Clà...>> comincia a baciare con estrema lentezza il mio collo.
<<Sei la più bella al mondo...>> brividi continui si formano sulla mia pelle, ad ogni bacio, facendolo sorridere.
<<Continuo ad amarti...>> si avvicina pericolosamente alle mie labbra.
<<Te esci co lui, ma prima te devo ricordà che solo io te posso fa sentì così, solo io te faccio urlà e che solo da me tornerai>> mi lascio baciare, arresa ad un sentimento troppo forte per sopprimerlo e mentre allaccio le mie mani dietro al suo collo, lui sospira di sollievo. Mi prende in braccio facendomi allacciare le gambe al suo bacino, facendo struscire i nostri bacini e ci lasciamo scappare un gemito.
<<È da troppo che nun te toccavo>> dice a bassa voce mentre la sua mano scivola tra di noi andando a stimolare, molto lentamente, il mio clitoride. Mi inchioda al muro prendendomi sotto le ascelle e comincia a leccare e mordicchiare i miei seni, infilo una mano tra i suoi capelli tirando un pò. Impazzisce, torna con la mano tra le mie gambe infilando velocemente prima un dito dentro di me, poi due e d'istinto inarco la schiena al piacere. Scendo con la mano anche io, con velocità moderata inizio a stimolarlo.
<<Vojo che dura più possibile>> mi dice.
Risalgo con la mano accarezzando il suo petto, lui chiude gli occhi godendosi il momento. Mi sento vicina, cerco di andare incontro ai movimenti della sua mano ma si ferma improvvisamente.
<<Vojo sta dentro de te quanno vieni>> ricomincia piano con le dita, sto impazzendo. Quando sono troppo vicina, lui si ferma.
<<Niccolò cazzo>> esclamo frustrata.
Inizia ad accarezzarmi dal collo a scendere, sempre con lentezza.
<<T'ha fatto sentì così lui?>>
<<T'ha toccato così lui?>>
Mi bacia con passione e amore.
<<T'ha baciato così lui?>>
Con una spinta secca mi penetra facendomi urlare senza darmi modo di rispondere.
<<Shhh amore, nun vojo che te sentano mentre godi>> comincia a muoversi e il box doccia si riempie anche dei suoi gemiti rumorosi tanto quanto i miei.
<<Shhh...>> sussurro io.
Ci stringiamo venendoci incontro con le spinte per un tempo infinito, nella nostra bolla felice.
<<Niccolò>> piagnucolo nel suo orecchio.
<<Vieni Clà, solo per me>> ed è lì che esplodo aggrappandomi alle sue braccia possenti seguita dopo un paio di spinte da lui. Mi fa scendere e mi abbraccia, forte, a lungo. Sotto l'acqua che scorre veloce su di noi. Ci stacchiamo lavandoci, scambiandoci sguardi complici. Mi avvolgo un asciugamano pulito e ne passo uno a lui. Ci ritroviamo così, a guardarci davanti allo specchio.
<<Occhio ai paparazzi Clà, domani stamo su tutti i giornali>> sgrano gli occhi.
Cazzo, non ci avevo proprio pensato. Meglio così penso però, perche di vederlo non mi andava, i paparazzi sono un problema e la stanchezza dopo un mese di tour si sente eccome. Prendo il telefono e avvio la chiamata per Federico davanti a Niccolò, mettendo il vivavoce intanto che mi metto la crema al viso.
"Clà, problemi?"
"Ciao Fede, si alcuni problemi per domani... Non mi posso allontanare"
"Faticoso gestire il principe degli stadi è?" sento che sta ridendo.
"Molto, ma soddisfacente"
"Immagino, non a caso sei la manager più ambita d'Italia, la migliore aggiungerei" sorrido. Nic invece, serra la mascella e stringe i pugni lungo i fianchi.
"Grazie Fede, non sono la migliore, è più semplice... Amo quello che faccio"
"E ami farlo per Niccolò"
Questa chiamata sta prendendo una piega che non mi piace.
"Ehm si, devo andare... Ciao Fede" e riattacco.
Mi volto verso di lui che ha un sorriso furbo sul viso e gli punto un dito contro.
<<Nun hai sentito un cazzo>> e mi avvio in camera mentre lo sento ridere di cuore seguendomi.
<<La migliore aggiungerei>> rifà la bocca a Federico facendomi ridere.
<<E ce l'ho solo io la migliore sul mercato>> dice sensuale abbracciandomi da dietro.
<<Dai Nì famme vestì>> dico allontanandomi appena. Si siede sul letto aspettando non so cosa. Sembra stia al cinema.
<<Ah Nì ma che stai a fa là?>>
<<Mi godo lo spettacolo, vai vestiti>> scoppio a ridere piegandomi per prendere i panni dentro la valigia.
<<Bello sto spettacolo da quaggiù>>
<<Dai Nì ma la smetti? Me ne vado ar bagno che è meglio>>
<<No stai qua, vado a vestirmi anche io>> mi saluta e torna in camera sua.
La cena passa tranquilla tra una chiacchiera e l'altra. I ragazzi si sono accorti che qualcosa è successo, la tensione c'è ancora. Non è che scopando si risolvono i problemi, dovremmo parlarne ma non sta a me fare il passo. Sono le 23 quando, da sola, fumo l'ultima sigaretta nel giardino dell'albero e salgo in camera. Trovo Niccolò appoggiato alla porta che mi aspetta.
<<Parliamo un pò Clà?>>
Annuisco facendolo entrare e dirigendomi sul balconcino.
<<Me dispiace pe tutto sto periodo de merda che t'ho fatto vive, sto agitato e me la so presa co te, ho rotto er cazzo pe tutto e me dispiace, nun poi capì quanto>>
<<Quella sera a Napoli ero uscito a fumà e quella ragazza mi ha avvicinato, ho sbagliato a falle prende troppa confidenza... Me dispiace pure pe quello! Nun te facevi toccà, nun me parlavi e io stavo a impazzì ma nun c'avrei fatto niente Clà, me devi crede>> mi volto a guardarlo per la prima volta da quando ha iniziato a parlare.
<<Io ti amo Clà... Non ho mai amato così, me fa male tutto quanno non ce stai, quanno nun me parli, quanno nun te fai toccà>>
Mi mette un braccio attorno al collo avvicinandomi a lui. Sto per rispondere ma, mi precede.
<<Lo so che hai bisogno de tempo adesso, che nun torna tutto come a prima co ste parole>> sorrido pensando a quanto bene mi conosca.
<<E io ar tour ce penso ma quello che ce sta da salvà, lo salvamo adesso perché io e te continuamo a sta insieme, nun so le parole tue a cambià e cose>>
<<Ti amo Clà, ti amo troppo pe te lascià andà>>
Mi bacia lentamente, come a volerci riscoprire. Non rispondo niente, lo abbraccio soltanto. So che ha capito. Significa ci proverò, ma non mollare perché l'amore è forte ma quando sono delusa è complicato per me tornare a fidarmi.Nota autore:
Tra Claudia e Niccolò sembra sti tornando il sereno.Riuscirà Niccolò a farsi perdonare? Riuscirà Claudia a mettere da parte l'orgoglio per viversi questo amore?
Se il capitolo vi è piaciuto mettete la stellina e commentate.
❣️
STAI LEGGENDO
ALBA 🌤️ ~ ULTIMO
FanfictionSOSPESA!!! Un'amicizia lunga dieci anni, può trasformarsi in qualcosa di più? #niccolomoriconi #ultimo #fanfiction #pianeti #peterpan #colpadellefavole #solo #alba