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I tre giorni a Milano sono volati per fortuna. Amo viaggiare, mi piace la tranquillità del treno e l'adrenalina dell'aereo, vedere posti diversi, imparare nuove lingue e culture, rilassarsi; ma ogni volta che parto, non vedo l'ora di tornare. Mi manca sempre Roma, anche se sto fuori due giorni io sento la nostalgia di quella che ad oggi è la mia città. Ci vivo da dieci anni, sono arrivata a Termini, appena maggiorenne, con un unico obiettivo, il mio grande sogno da raggiungere. La musica. Non volevo né cantare, né suonare nonostante sappia fare entrambe; io volevo diventare manger discografica e, con tantissimi sacrifici tra università e un lavoretto part time per mantenermi, ce l'ho fatta. Ho conosciuto i miserabili poco tempo dopo essere arrivata, passeggiavo per San Basilio alle 11 di sera, mi ritrovo al parcheggio dove stavano loro, è bastata una chiacchierata di venti minuti una caldissima sera di fine agosto, un paio di sigarette e da allora sono diventati la mia famiglia. Lavoro con Niccolò dai tempi della Honiro e, quando mi ha parlato della sua volontà di aprire una casa discografica nostra, ho accettato ad occhi chiusi seguendolo in questa nuova avventura. Ci siamo io, Gabriele, Adriano e Valerio; il fratello di Niccolò.
Tra qualche giorno raggiungerò la mia famiglia per le feste di Natale e, approfittando del pomeriggio libero, sono con Priscilla e Aurora in centro a fare gli ultimi regali. A me ne manca uno solo; Niccolò. Voglio fargli qualcosa di incredibile.
<<Allora Clà c'hai pensato a che fare a Niccolò?>> mi chiede Aurora.
<<Si... Ora la vedrete, n'namo su! Che fai Priscì batti a fiacca?>> dico ridendo mentre comincio a camminare.
<<Che ce stamo a fa dentro a un negozio de strumenti?>> chiede confusa Priscilla.
<<Questo>> le dico mostrandole il regalo per Niccolò.

<<Questo>> le dico mostrandole il regalo per Niccolò

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<<È spaziale Clà>> mi dicono in coro.
Me ne sono innamorata dal catalogo e voglio che sia di Niccolò a tutti i costi. C'è qualcosa che mi innervosisce però. La commessa mi tratta con sufficienza dato sembro una scappata di casa con i leggins e la felpa enorme del merch di Ultimo, tra poco le passerà la voglia di fare questo sguardo scocciato nel dovermi seguire nella vendita. La seguo alla cassa.
<<Sono 3655 euro, ma facciamo 3600 e il pagamento è solo telematico per questa somma>> mi dice con aria da superiore, guardandomi dall'alto in basso.
Tiro fuori la mia carta di credito oro dal portafogli di Louis Vuitton, vedo che sgrana gli occhi.
<<Posso pagare o devi continuare a fissarmi incredula?>>
<<Si mi scusi, prego>> mi risponde balbettando porgendomi il pos. Quando sto per uscire non mi trattengo più.
<<Signorina, un consiglio. Non si giudica mai un libro dalla copertina. Da fuori posso sembrare una barbona, ma se voglio mi compro tutta la baracca>> le dico calma facendo il segno con le mani al negozio.
La lascio un pò frastornata che mi guarda mentre prendo il pacco regalo e andiamo via finalmente con questo capolavoro.
<<Niccolò impazzirà. Certo è Aurò 3600 euro pe n'amico>> e ridono.
Le mando a fanculo ma alla fine sorrido anche io. Ci avviamo alla mia macchina che è carica di pacchi e appena metto in moto mi squilla il telefono. Gianmarchino.
<<Gianmarchì>> rispondo subito.
<<Claudiè stai co le artre pischelle?>>
<<Si si dimme>>
<<Stasera alle 22 ar parcheggio, se scambiamo i regali e a mezzanotte festeggiamo Cocco>>
<<Bella Gianmarchì, ce stamo>>
<<A dopo regà>> e riattacca.
Le lascio alle loro case e ci salutiamo velocemente dato che ci saremmo viste dopo.
Arrivo puntuale, stranamente, e al parcheggio alle 22 ci siamo solo io, Adriano con Aurora e Gabriele con Priscilla. Mi siedo sul muretto accanto a loro e mi accendo una sigaretta mentre vediamo arrivare una macchina uguale alla mia però bianca che parcheggia. Ma chi sarà mo? Vediamo scendere Niccolò euforico, gli amici gli corrono incontro e si abbracciano. Io lo guardo e sorrido perché sono felice per lui. Le mie amiche mi affiancano con un sorrisetto strano.
<<Priscì l'avemo persa>>
<<Aurò è annata ormai>> e ridono.
Rido anche io mentre le do delle gomitate mentre i maschi si avvicinano. Aurora e Priscilla lo abbracciano per congratularsi ma lui guarda me che sono rimasta seduta e infatti si avvicina piano e si mette tra le mie gambe abbracciandomi.
<<Congratulazioni ma è più bella la mia>> gli sussurro all'orecchio e lo sento ridere sulla mia spalla. Si stacca dopo non so quanto tempo e si siede accanto a me mentre arrivano gli altri.
<<Daje regà cominciamo da zio Nic>> dice Alessandro.
Tutti gli danno i pacchettini che apre immediatamente. I biglietti per il concerto di Ed Sheeran a Londra da Adriano e Aurora, un plettro bellissimo di un'edizione limitata del cartone Peter Pan, il suo preferito, da parte di Gabriele e Priscilla e infine un cappello Gucci dagli altri.
<<E il tuo Claudiè?>> chiede Gianmarco.
<<Arriva. Gabriè me dai na mano?>> mentre mi avvio alla macchina. Lui subito mi è di fianco.
<<Ma che je hai fatto che te servo io è Claudiè?>> mi chiede sorridendo.
<<Ora vedi>> e mi aiuta lamentandosi che pesa un pò. Posizioniamo lo scatolone di fronte a Niccolò e lui mi guarda curioso.
<<Se mi guardi non lo saprai mai, apri daiii>> gli dico con voce dolce.
Inizia a rompere la carta regalo pensando di capire cosa c'è dentro ma, sul cartone esterno, non c'è disegnato niente quindi apre il cartone e resta senza fiato per un pò. Tutti applaudono e gridano felici mentre lui mi fissa sorridendo per poi abbracciarmi.
<<È bellissima. Mi mancherai questi giorni Bambi, torna presto da me>> mi sussurra
<<Anche tu>> e mi stacco dall'abbraccio. Lui continua a guardare la chitarra incantato poi la va ad appoggiare delicatamente in macchina.
<<Daje Clà mo tocca a te>> va a avanti Alessandro.
Tutti mi danno i pacchetti per me ed appoggiandomi al muretto comincio ad aprirli. Un ciondolo Pandora in collaborazione con Gucci da parte di Priscilla e Aurora, un bracciale dell'amicizia bellissimo da parte di Adriano e Gabriele e un buono tatuaggio da parte degli altri. Ringrazio e abbraccio tutti però mi soffermo di più sulle mie amiche dalla quale mi stacco sentendo la voce di Gianmarco.
<<E il tuo Nic?>>
<<Arriva>> dice avviandosi in macchina.
Torna con una piccola busta rossa tra le mani che mi porge. Appena tiro fuori la scatolina, alzo di scatto lo sguardo sul suo viso.
<<Tu sei pazzo Nic>> gli dico ridendo.
<<Tu pure>> riferendosi alla chitarra.
Apro la scatoletta e resto incantata. L'anello bulgari, uguale al suo, che volevo comprare settimana scorsa a Milano ma non c'era la mia misura. È pazzo.

Lo abbraccio di slancio e infilo il viso nel suo collo

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Lo abbraccio di slancio e infilo il viso nel suo collo. Naso Matto, il suo profumo che mi manda fuori di testa.
<<Il tuo profumo mi fa impazzire>> mi sussurra mentre ci stacchiamo e sorridiamo. Mi prende per mano e mi trascina alla sua macchina correndo.
<<Ciao regà torniamo tra pocooo>> urla mentre saliamo in macchina ed scoppiamo a ridere.
<<Ma dove andiamo Nì?>>
<<Un giro del quartiere ma ne avevo bisogno con te>> mi dice calmo.
<<Volevo ringraziarti per il regalo che è pazzesco e vorrei rimproverarti perché hai speso troppo per me ma sono sicuro che mi mandi a fanculo quindi ti dico solo grazie>> e sorride. Ed io con lui.
<<Grazie a te Nic è bellissimo e lo volevo un sacco>>
<<Lo so, ti ho visto che ci sei rimasta male in negozio>> mi dice mentre rientra nel parcheggio e si rimette al suo posto. Faccio per scendere ma mi ferma.
<<A capodanno stiamo alla villa, cerca di esserci, voglio iniziare il nuovo anno con te. Come sempre>> mi dice a voce basse stampandomi un bacio all'angolo della bocca.
<<Ci sarò. Come sempre>> e mi avvicino agli altri seguita da lui.
Dopo un paio d'ore, quattro bottiglie di spumante e infinite sigarette; ci rimettiamo tutti in macchina per andare via. Io sono la seconda della fila di macchine, avanti c'è Gabriele e dietro di me c'è Niccolò. Non ho voglia di andare a casa e infatti quando Cocco mette la freccia a destra dove solitamente giriamo sempre tutti per andarcene, io metto la freccia a sinistra e giro sulla Nomentana. Dietro di me Niccolò che prima stava per girare a destra, mi segue e quando arriviamo al Pincio si parcheggia davanti a me.
<<Tu che ci fai qua?>> chiedo io.
<<Potrei farti la stessa domanda ma so che hai bisogno di te stessa quando vieni qua. Ti seguo in silenzio Bambi>>
Di slancio lo abbraccio.
Stiamo un'oretta sulla mia panchina preferita, in silenzio, con una tennent's tra le mani e Roma di notte davanti agli occhi.
<<Quanto la amo>> sussurro e sorrido. Lui sorride con me. Ama Roma anche più di me.
Ci alziamo, buttiamo le bottiglie vuote ad un cestino accanto a noi e ci dirigiamo alle macchine.
<<Ci vediamo domani Bambi, niente scollature>> mi dice ridendo mentre mi abbraccia.
<<Ma statte zitto, buonanotte>> saliamo in macchina e sfrecciamo via.
Entro in casa e mentre mi spoglio inizio a pensare a che mettere domani sera. Voglio farlo impazzire. Prendo subito il telefono.
Messaggio a: Cocco 🌞
"Cocco ma secondo te Niccolò è geloso?"
Messaggio da: Cocco 🌞
"Da morì, perché?"
Messaggio a: Cocco 🌞
"Domani sera vedi, buonanotte e ancora auguri polpettone ♥️"
Messaggio da: Cocco 🌞
"Sei pazza Claudiè 🤣🤣🤣, grazie polpetta buonanotte ❤️"
Metto il telefono in carica, l'ultima sigaretta sul terrazzo e poi mi infilo a letto e sorrido.



Nota d'autore:
Cosa ha in mente Claudia? 🤣 Riuscirà ne suo intento?

Chissà, la storia è appena iniziata... Tenetevi pronti a tutto.

❣️

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