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Il giorno dell'intervista è arrivato, dire che sono agitata è riduttivo. Non ho mai amato parlare della mia vita, non ho mai rilasciato nessun tipo di dichiarazione in tutti questi anni, nonostante mi avessero chiamato in tanti. Mi preparo per andare a pranzo con i ragazzi e continuo a pensare al perché ho accettato, insomma sono una che ha scelto di lavorare dietro le quinte perché amo quello che faccio ovviamente ma soprattutto perché sono schiva e riservata. In questo io e Niccolò ci siamo trovati, teniamo molto alla nostra privacy che cerchiamo di mantenere senza tuttavia riuscirci sempre.
<<Nervosa amò?>>
<<Si amò... Ma chi cazzo me l'ha fatto fare?>>
<<Daje amò, una come te che si tira indietro o si lamenta?>>
<<Una come me in che senso? So na persona come tutti Nì>>
<<No! Tu sei la persona più tosta che abbia mai conosciuto... Vai lì e spacca tutto, come sempre! Sii te stessa>> mi abbraccia e mi rifugio nel suo collo respirando il suo profumo che mi calma.
<<Dai andiamo>> dico prendendolo per mano.
A pranzo non ho spiccicato parola, ho mangiato poco e per me è già strano visto che, di solito, mangio tantissimo.
<<Agitata Clà?>> chiede Adriano dolce.
Annuisco.
<<Sei forte Clà, ce la puoi fare>> Gabriele mi prova a mettere carica.

<<Sei forte Clà, ce la puoi fare>> Gabriele mi prova a mettere carica

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Sono nel camerino con i ragazzi a cambiarmi.
<<Sei bellissima amore>> mi dice dolce Niccolò lasciandomi un bacio a fior di labbra.
<<Mica è troppo amò?>>
<<Stai da Dio Clà, va a fa st'intervista e tornamo a Roma che a te l'aria de Milano te fa male>> dice Gabriele facendoci ridere.
Ci chiamano per avvicinarci dietro le quinte e dopo la pubblicità sento Silvia Toffanin parlare. Stringo forte la mano a Niccolò.
"Adesso è il momento di un'intervista alla quale tengo particolarmente. È una grandissima professionista che ho cercato e voluto molto in questi anni perché credo che la sua storia di tenacia e dedizione meriti di essere raccontata. È alla sua prima apparizione televisiva... Con noi Claudia Ferrari"
Che ansia. Vorrei scappare. Un ultimo bacio a Nic ed entro stringendo la mano di Silvia presentandomi.
<<Allora Claudia, innanzitutto benvenuta e grazie per essere qua>>
<<Grazie a te per l'invito>>
<<Ti vedo un pò agitata e ti capisco, è la tua prima intervista e sono felice che sia qui da me>>
<<L'ansia mi contraddistingue da sempre>> rispondo ridendo e facendo ridere anche lei.
<<Oh ma io lo so perché i tuoi amici si sono lasciati scappare che sei ipocondriaca>>
<<Giusto un pò>> e rido.
<<Allora Claudia, spieghiamo un attimo chi sei per quelle poche persone che non ti conoscono. Sei la manager dell'etichetta discografica Ultimo records, sei tu che gestisci il cantautore Ultimo>>
<<Si>>
<<Cosa ti ha spinto a scegliere questo lavoro dietro le quinte e cosa rappresenta la musica per te?>>
<<Mi è sempre piaciuto tutto quello che si cela dietro ad un live, un album, un artista e ho scelto di fare questo lavoro in primis perché lo amo profondamente e poi perché sono molto riservata, non sono mai a mio agio davanti ad una telecamera. La musica è, da sempre, la costante della mia vita. Da ragazzina nel mio paese danzavo e studiavo sia pianoforte che chitarra. Fumavo, guardando le stelle con le cuffiette alle orecchie. Da sempre fa parte di me>>
<<Ho preparato una sorpresa per te, spero ti piaccia>>
Parte un video nel mio paese di origine. Le immagini scorrono e vedo la mia famiglia che parla di me, i miei storici amici con cui siamo ancora in contatto che raccontano le mille avventure insieme da adolescenti. Le parole del mio più caro amico Nino mi colpiscono e mi commuovono fino alle lacrime.
"Quando ci ha detto che sarebbe partita per inseguire il suo sogno, ho pianto. Avevo paura che quel suo sogno avrebbe potuto distruggerla. Claudia è sempre stata una sognatrice, molto ribelle e solitaria. Un'anima fragile. Con il dolore nel cuore l'ho salutata in stazione ma lei, il suo sogno, l'ha trasformato in realtà. È rimasta nella mia vita nonostante la distanza. È una persona pulita, per bene. Una grande amica. Ha un solo grande difetto. È romanista e per un laziale come me è tosta da affrontare" e sorride.
"Ti voglio bene amico mio" penso.
<<Che effetto ti fa vedere queste immagini?>>
<<È il mio paese e resterà sempre tale. Ha visto momenti belli ma anche momenti complicati e appena posso cerco di tornarci spesso, lì c'è la mia famiglia, i miei amici storici. Spesso salgono anche loro da me. Quella piccola realtà mi ha reso a tratti anche malinconica>>
<<Perché?>>
<<Perché era troppo piccola per un sogno grande come il mio>>
<<Nino è uno dei tuoi più cari amici. Lui laziale e tu romanista. Come si gestisce?>> chiede divertita Silvia.
<<Voglio prima di tutto ringraziarlo per le belle parole e per tutto quello che ha fatto e fa per me. Ti voglio bene, quanno te pare l'Olimpico t'aspetta. La diversa fede calcistica è anche uno spasso perché è un continuo prenderci in giro. Ci mandiamo meme, insulti, video. È divertente, soprattutto quando la Roma vince. Quando invece perde, lui si diverte a farmi arrabbiare>>
<<Il tifo per la Roma quando nasce per te?>>
<<Sono romanista da sempre. Nasco in una famiglia metà milanista e metà napoletana. Mi ricordo che avevo circa 4 anni, mio nonno mi fece sedere accanto a lui sul divano per guardare Roma-Napoli, con la speranza che diventassi una tifosa azzurra. Sonora sconfitta per la Roma e a fine partita mi guardò speranzoso. Quale bambino non vuole vincere? Io, visto che chiesi la sciarpa giallorossa per Natale. Per poco non moriva>> ricordo ridendo.
Niccolò, Adriano e Gabriele sono in prima fila tra il pubblico che ridono divertiti. Neanche loro sapevano questo annedoto.
<<Lo stadio lo frequenti?>>
<<Se sono a Roma e giocano in casa si, andiamo sempre con tutti i miei amici>>
<<Sappiamo che hai una bella amicizia con Paulo Dybala e la sua fidanzata Oriana>>
<<Si ci siamo conosciuti allo stadio dopo una partita in cui siamo stati invitati negli spogliatoi, abbiamo cominciato a parlare un pò ed è nata una bella amicizia>>
<<Tu nasci in una famiglia di papà ferroviere a Trieste e mamma casalinga in paese. Soffrivi molto per la lontananza di papà?>>
<<L'ho sofferta molto si. Ho sempre incolpato mia madre di non averlo seguito dopo sposati e nel periodo dell'adolescenza ho cominciato a fare un pò la ribelle, facendola preoccupare, pensando di punirla. Scappavo di notte, non tornavo mai in orario poi ho iniziato pure a fumare. Ho, però, chiesto scusa per le tante cazzate che ho fatto... Ero piccola e immatura>>
<<A 18 anni, subito dopo il diploma linguistico, papà aveva già pronta la domanda per entrare in ferrovia>>
<<Si, voleva che avessi il famoso posto fisso. Tergiversavo, prendevo tempo fino a quando, un giorno, mi fa sedere al tavolo e mi porge il foglio per firmarlo. Le dissi "Papà ma non l'hai capito che non ci voglio entrare in ferrovia? Io voglio fare la manager discografica. Tra due settimane parto per Roma". Non la prese per niente bene, non mi parlò per 3 giorni ma io avevo deciso ormai e l'appoggio di mia madre è stato importante. Con il tempo ha capito e accettato anche lui, spesso viene a trovarmi>
<<Perché Roma?>>
<<A Roma ci andavo in gita con la scuola, è una città che ho sempre amato. Mi ha sempre affascinato questo contrasto tra la maestosità che ti colpisce dritto al cuore e alcune criticità che la rendono quasi insopportabile. Per me, comunque, Roma è bella in qualunque sfumatura tu voglia vederla. Con il tempo ho preso anche l'accento e la romanità quella vera, viscerale, di quartiere, di periferia>>
<<Quale consideri casa in questo momento?>>
<<Roma>>
<<Quindi ti trasferisci a Roma completamente da sola a soli 18 anni. E che fai?>>
<<Arrivo alla stazione Termini a fine luglio e mia madre, aiutata da dei parenti di Roma, mi trovò un mini appartamento a San Basilio. Trovai un lavoretto come barista in un bar della zona. Uscivo solo per andare all'università e al lavoro>>
<<Deve essere stata dura, ma adesso vediamo un'altra sorpresa per te Claudia>>
In questo rvm c'è invece tutta la mia vita attuale. I miserabili che mi raccontano, Clemente, Niccolò, le mie amiche.
<<Che bello!>> esclamo quando finisce.
<<Come hai conosciuto i famosi miserabili?>>
<<Erano le 11 di sera, avevo finito il mio turno al bar e avevo deciso di farmi una passeggiata per tornare a casa. Passo nel parcheggio per accorciare e c'erano loro a cantare e giocare a calcio. Avevo una sigaretta spenta tra le labbra perché avevo perso il mio accendino e chiedo a Gabriele di accendere. Una chiacchiera tira l'altra e siamo diventati amici, parliamo di circa 10 anni fa>>
<<Cosa rappresentano per te?>>
<<Sono tutto per me, la mia famiglia. Mi hanno accolto come fossi una di loro senza neanche conoscermi. Sono grata a tutti loro per quello che fanno per me da sempre>>
<<Ti laurei in management discografico con il massimo dei voti alla Sapienza e poco dopo Ultimo firma il suo primo contratto con la Honiro. Forte dell'amicizia che c'è tra voi e convito delle tue capacità ti vuole, a tutti i costi, con sé in questa nuova avventura>>
<<Si è andata così ma nella pratica è stato un pò più complicato. Laureata da poco non è che ero così calcolata. Stavo andando lì a "rubare" il posto a chi questo mestiere lo fa da una vita. Eravamo due ragazzini poco più che ventenni; abbiamo entrambi fatto la gavetta, quella vera. Poi sono una abbastanza istintiva, non ho freni o filtri. Come si dice a Roma nun me so tenè un cecio n'bocca e questo non era ben visto perché dai Silvia, chi è che vole na rompipalle che se mette n'mezzo tra te e la tua punta di diamante? Nessuno. Ho sgomitato parecchio per stare a questi livelli oggi>>
<<Poi nasce la Ultimo records>>
<<Un progetto importante. Appena Niccolò me ne ha parlato ho subito detto di si, senza dubbio. Era un salto pericoloso, in piena pandemia con il primo tour degli stadi bloccato e da riorganizzare completamente. Ci siamo lanciati, abbiamo lavorato sodo, come dico sempre abbiamo sputato sangue e per fortuna è andata bene. Siamo una bella squadra, amici di una vita. Sono molto orgogliosa>>
<<Il rapporto con Gabriele e Adriano possiamo definirlo quasi fraterno giusto?>>
<<È fraterno. Mi hanno sempre sostenuto ma soprattutto sopportato. Nel privato sono caciarona e dispettosa, non do tregua a niente e nessuno ma sul lavoro sono un iceberg, pignola al limite della follia. Sotto organizzazione dei tuor, delle interviste, l'uscita gli album provano ad evitarmi ma lavoriamo troppo a stretto contatto per poterlo fare davvero>> e rido e vedo che ridono anche loro.
<<Da qualche tempo è tornato l'amore nella tua vita>>
Arrossisco di botto e guardo d'istinto Niccolò che mi sorride. Guardo una nostra foto sullo schermo e sorridendo annuisco.
<<Tu e Niccolò siete amici da tanti anni, cosa è successo che vi ha portato a stare insieme oggi?>>
<<Sinceramente non te lo saprei neanche spiegare Silvia. Una mattina ho cominciato a guardarlo con occhi diversi, mi sono innamorata di lui lentamente. Ho cominciato ad osservare alcuni dettagli del suo fisico, alcune sfumature dei suoi occhi, che ho sempre visto, in modo diverso. Non volevo assolutamente dirlo per non rovinare il nostro rapporto>>
<<Che cosa ti ha fatto innamorare di lui?>>
<<I suoi occhi. Mi parlano ed io gli comprendo, come lui comprende i miei. Bastano un paio di sguardi e abbiamo già detto tutto. Niccolò è una persona buona, di pancia... Un pò come me. E poi è bello da stare male... Purtroppo>> e rido.
<<Sei gelosa?>>
<<Molto, cerco di frenarla ma non sempre riesco>>
<<E lui?>>
Lo guardo e rido.
<<Molto ma cerca anche lui di frenarla... Con il nostro lavoro dobbiamo imparare a gestirla>>
<<Immagino non sia facile neanche per lui... Sei molto amata e corteggiata anche tu>>
<<Guarda, non mi interessa. Sono molto innamorata... Sto bene così>>
<<Cosa c'è in programma per il tuo futuro?>>
<<Il tour negli stadi. Pensiamo a quello e poi una pausa di un paio di mesi per riposarci un pò, lontano da tutti>>
<<Un'ultima domanda Claudia. Qualcuno ci ha detto che sei sempre stata un pò malinconica, sempre in litigio con il mondo ma soprattutto con te stessa. Ad oggi, com'è il rapporto con te stessa?>>
<<Ho fatto pace con me stessa da un pò, ogni tanto battibecchiamo ancora ma siamo scese a patti>> sorrido.
<<Sei felice oggi?>>
<<Molto>>
<<Ci tengo a ringraziare lo staff della Ultimo records che è qui da qualche parte in studio, so che senza di voi che l'avete sponata e supportata non sarebbe mai venuta. Sei sempre la benvenuta qui, quando vuoi torni e se vuoi porti anche Niccolò. Grazie Claudia per esserti raccontata a Verissimo>>
Saluto Silvia ed esco dallo studio.
<<Sei stata grande amò>> mi abbracia fortissimo.
<<Grande Clà... Sei tu la nostra punta di diamante>> mi dice Gabriele coinvolgendoci in un abbraccio di gruppo.
<<Stasera se festeggia e poi domani mattina tornamo a Roma che a me Milano me sta sur cazzo>> dice serio Adriano.
<<So d'accordo co te Cassiolì, fa proprio schifo sta città>> rispondo avviandomi nel camerino per cambiarmi e andare via.
L'Armani club è sempre una garanzia quando siamo qui. Accogliente e se vuoi intimo. Lasciamo da parte i pensieri tra i drink che ci portano. Balliamo tra noi nel privè quando una voce, da sotto, ci fa affacciare curiosi.
Federico Rossi.
<<Ciao ragazziii>> urla per cercare di sovrastare la musica.
Lo salutiamo tranquillamente e con la coda dell'occhio vedo Niccolò che serra la mascella e stringe i pugni lungo il busto. Ignoro quello che si stanno dicendo e mi avvicino a lui accarezzandogli il braccio e lasciando un bacio leggero sulle sue labbra. Come se volesse marcare il territorio mi stringe addosso a lui e da vita ad un bacio passionale. Sento che Federico sta salutando e, ancora addosso a lui, mi volto appena salutandolo a mia volta con un movimento della mano seguita da Niccolò.
<<Mi fa impazzire pensare a quello che c'è stato tra voi>> mi sussurra all'orecchio.
<<Che non ha niente a che vedere, in nessun senso, con te>> dico decisa guardandolo negli mentre poggio una mano sul suo petto.
<<Magari devi rinfrescarmi la memoria>> risponde sensuale.
Mi allontano di poco e giro il dito davanti al suo viso facendogli capire che dopo lo farò. Spunta un sorrisetto malizioso seguito subito dal mio.
Ed è inutile dire cosa è successo una volta in camera. Non ci siamo lasciati tregua l'uno con l'altro. Siamo bruciati tra le fiamme della passione.

Nota autore:
Claudia sembra molto forte ma, in fondo, è un'anima fragile.

Che ne pensate?

P.s. alcune cose sono frutto della mia immaginazione.

Se il capitolo vi è piaciuto mettete la stellina e commentate.

❣️

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