17.

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<<Qual è il problema Nì?>> chiedo diretta.

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<<Nun ce stava un cazzo de ragazzo che nun t'ha voluto avè in quer preciso momento, te stavano a spoglià co l'occhi>> mi risponde continuando a guardare dritto davanti a sé.
Gelosia.
<<Pensa che me poi spoglià davero solo te>> chiedo sensuale.
<<Te devi sta zitta a parlà romano perché vengo adesso, invece sto ancora a cercà de capì se sto più incazzato co te o più eccitato da te>> mi dice serio voltandosi per la prima volta verso di me squadrandomi dalla testa ai piedi.
<<Te posso aiuta a decide?>> rispondo mettendomi a cavalcioni su di lui, facendo così alzare il mio vestito corto e strusciando di poco sul suo bacino. Porta subito le sue mani sulle mie cosce.
<<Sei na stronza Clà, stamo dentro a n'parcheggio>>
<<Dietro a n'cespuglio Nì>> rispondo iniziando ad accarezzargli il petto coperto dalla camicia bianca che mi fa impazzire.
<<Nun è che me se passa così è>> mi dice non riuscendo a guardarmi negli occhi.
<<Me sembri più eccitato in realtà>> poggio le mie labbra sul suo collo lasciando baci umidi fino al lobo che mordo.
<<Che te pensi che nun te volevo saltà addosso pure io prima? O mo?>>
<<E che te frena Niccolò? Io ti voglio>> sussurro nel suo orecchio.
<<Vaffanculo Clà>> si butta sulle mie labbra e mi bacia con foga, ricambio con la stessa intensità.
Mi tira giù la zip del vestito e mi lascia scoperti i seni che inizia a baciare e leccare lentamente, butto indietro la testa continuando ad accarezzarlo e tirando poco i suoi capelli. Mi accarezza fino ad arrivare alla mia intimità e con destrezza sposta l'intimo in pizzo e infila due dita dentro di me. Sospiro e poggio la testa sulla sua spalla godendomi quei movimenti decisi che mi procurano piacere.
<<E poi sarei io quello eccitato, sei un lago>>
<<Perché me piaci da morì>> rispondo guardandolo negli occhi e iniziando a sbottonare la sua camicia.
<<Sei bella da morì e sei solo mia Clà>> mi sussurra mentre continua la sua dolce tortura.
<<Niccolò>> mugolo
<<Shhh zitta...>>
<<Niccolò>> mugulo ancora.
<<Che vuoi amò?>>
<<Te, voglio te ora>>
Velocemente si abbassa i boxer quanto basta ed entra in me con una spinta decisa. Comincio a muovermi sopra di lui dettando un ritmo lento ma profondo. Mi accarezza tutto il corpo mezzo coperto dal vestito. La sua camicia aperta mi permette di sfiorare il suo petto con il mio seno.
<<Sei mio Nì, mio e basta>>
Ci guardiamo negli occhi tutto il tempo, con la mano l'una sulla bocca dell'altro cercando di contenere i gemiti continuando a muoverci fino a quando gli chiudo perché sento l'orgasmo arrivare e mi avvicino per baciarlo ancora.
<<Ti amo come non ho mai fatto>> dice sulle mie labbra svuotandoci contemporaneamente.
Mi rimetto sul sedile del passeggero e lo guardo.
<<Sei bello sempre, ma così de più>>
Si volta a guardarmi.
<<Così come?>>
<<In boxer, con la camicia bianca sbottonata e il sudore sulla fronte>>
<<Nun te sei vista amò... Sei la fine del mondo mezza nuda con il respiro corto che urli il nome mio>> mi bacia.
Ci rivestiamo, scambiandoci baci e carezze.
<<È stato bello, più del solito>> mi sussurra e lo bacio con tutto l'amore che ho.
<<Che ore sono Nì?>> chiedo mentre ci avviamo all'entrata.
<<Non lo so amò, dai entriamo>>
Ci facciamo spazio tra la folla per raggiungiungere il nostro privè e la scena che mi ritrovo davanti è a dir poco esilarante. Emanuel ubriaco perso che piange disperato su un divanetto urlando frasi sconnesse sulla sua fidanzata. Io e Niccolò ci guardiamo in faccia e scoppiamo a ridere.
<<Je l'avete fatta a tornà, so du ore che nun ve se vede>> dice Gianmarchino.
<<Stavamo a parlà n'attimo>> mento
<<Se se Clà il succhiotto che c'hai sur collo dice artro ma nun lo voglio sapè>> e ride, sta bello brillo pure lui però guardandoci intorno stanno tutti così.
Mi avvicino piano ad Emanuel e gli accarezzo la testa.
<<Che succede Emà?>>
<<È na stronza approfittatrice>>
Vedo Niccolò avvicinarsi anche lui e sedersi dal lato libero del mio amico.
<<E chest l sacc... dimmi na novità?>> rispondo divertita.
<<Mi ha mandato un msg poco fa scrivendomi che sono un pagliaccio perché non sono riuscito a presentargli Ultimo, con me che ci s'era messa a fa?>> piange ed io mi irrigidisco all'istante.
<<Non ho capito bene... Che vuol dire Emà?>>
Mi guarda con mortificazione e forse un pò di vergogna. Niccolò mi accarezza la mano che ho sul braccio di Emanuel probabilmente cercando di calmarmi.
<<Secondo te che vuol dire Clà?>>
<<Ti ho detto che non ho capito! Spiegati meglio>> mi altero.
<<Si è messa con me per arrivare a Niccolo, Claudia!! È lui che vuole, sta venendo qui perché vuole conoscerlo, ha visto il tag alla storia di Nino>> mi urla ed io scatto in piedi, il mio fidanzato si mette davanti a me bloccandomi il passaggio
<<Amore stai calma>>
<<Stai calma un cazzo Niccolò, fammi passare>>
<<Claudia per favore che vuoi fare?>> Emanuel, preoccupato, mi tiene il braccio mentre mi parla perché mi conosce e sa che posso esplodere da un momento all'altro. Mi avvicino al suo viso minacciosa e mentre parlo lui sbianca.
<<Sentimi bene Emà... Se solo prova ad avvicinarsi o peggio a toccare Niccolò non ci saranno né cristi e né madonne che me la levano da sotto e io l'ammazzo con le mie mani e sai che lo faccio>>
<<Amore per favore, stai calma un attimo>>
<<Calma un cazzo Niccolò. Tollero solo le presentazioni, un solo dito ed è morta>> detto questo, senza dare modo di rispondermi, mi avvio al bancone del bar da sola per prendere un cocktail e mi raggiunge Nino.
<<Niccolò mi ha raccontato. Clà ti voglio un bene dell'anima e sai che sono sempre dalla tua parte ma devi calmarti perché sennò fai cazzate e evita di bere che devi avere la situazione sotto controllo>>
<<È solo un drink per sciogliermi un pò Nino, tranquillo. Pensi che riesca a perdere la lucidità quando c'è di mezzo Niccolò? Non ti preoccupare>>
<<Mi fido di te Clà, vado dai ragazzi... Raggiungici>>
Sono seduta al bancone del bar da un quarto d'ora più o meno perché da qui vedo bene l'entrata. Gabriele si siede di fronte a me e sorride.
<<Me prometti che te stai calma Claudiè?>>
<<Nun te lo posso promette lo sai come sono Cocco>>
<<Pensi che pe Emanuel è bello Clà? La gelosia te sta a offuscà er cervello e te capisco perché pe Priscilla farei de tutto come so che tu faresti de tutto pe quella testa de cazzo del mio migliore amico perché so quanto ci tieni a lui ma pensa n'attimo a quer poro ragazzo... Calmati Clà sennò fai cazzate e lo sappiamo>>
<<Provo a sta calma Gabri, grazie>> lo abbraccio
<<Te vojo bene più de na sorella Claudiè e ce sto sempre o sai>>
<<Te vojo bene pure io Cocco, come sempre>>
Finisco il mio drink e la vedo entrare con strafottenza, un suo classico. Velocemente torno nel privè e mi siedo accanto a Niccolò che subito si volta verso di me sorridendo e poggiando un mano sulla mia coscia mentre continua a parlare con Gianmarchino. Emanuel mi si avvicina e con ancora la mano del mio fidanzato sulla gamba, accarezzo il braccio al mio amico.
<<È arrivata Emà, te prometto de fa la brava ma tu te devi sveja, te meriti de più e o sai pure tu. Testa alta e petto in fuori. Via si va in scena>>
Mi schiocca un bacio sulla guancia e si avvia all'entrata per farla passare.
<<È arrivata amò?>> Annuisco pensierosa spostando lo sguardo altrove.
<<Amo solo te e sei la più bella del mondo e sei solo mia>> mi risponde girandomi la testa verso di lui per permettere ai nostri occhi di incrociarsi.
<<Da sempre Nicco>> sussurro sulle sue labbra per poi baciarlo e sento le nostre lingue che si toccano creando un fuoco dentro di noi che viene spento da qualcuno che si schiarisce la voce.
<<Ciao Niccolò piacere Michela>>
Il mio ragazzo sorride cordiale e ricambia.
<<Piacere mio>>
<<Oh Claudia da quanto tempo, non scendi più in paese ma sai, ti capisco>> si rivolge a me con uno dei suoi sorrisi falsi per poi fare gli occhi dolci a Niccolò e già vorrei spaccargli la faccia.
<<Sono un pò occupata con il lavoro, ciao comunque benvenuta in città>> sorrido più falsamente di lei e ci provo davvero a fare la persona civile ma questa me le leva dalle mani. Gabriele e Adriano insieme alle fidanzate, capiscono al volo i miei pensieri maneschi e si vengono a sedere di fronte a noi per cercare di calmarmi.
<<Posso sedermi accanto a te Niccolò?>> e lo fa senza aspettare una risposta e la mia rabbia continua a salire. Emanuel è scioccato forse anche un pò per l'alcool. Niccolò tiene forte la mia mano.
Cominciamo a chiacchierare tra di noi ignorandola completamente. Vedo il mio amico che piano piano si sta sciogliendo con il passare del tempo, lei cerca di attirare le attenzioni del mio ragazzo che invece sta appiccicato a me mentre mi abbraccia, mi sfiora, mi bacia e ridiamo insieme agli altri. Mi sto tranquillizzando anche io.
<<Sono calma per adesso, non assicuro nulla però>> sussurro all'orecchio di Niccolò e lui scoppia a ridere e mi risponde semplicemente con un ti amo. Continuiamo a ridere e scherzare tra noi fino a quando non vedo la mano di quella stronza poggiarsi sul braccio di Niccolò mentre cercando di essere sensuale gli parla.
<<Mi accompagni a fumare? Non conosco la strada>>
Ed è un attimo, vedo nero e parto in quarta. Nessuno ha tempo di fermarmi perché nel giro di qualche secondo, le prendo il braccio e strattonandola con forza la faccio alzare.
<<Te ce porto io a fumà>> la tiro, o meglio dire la strascino, sentendo dietro delle voci che mi chiamano, fino ad una terrazza isolata e infatti ci siamo solo noi; la inchiodo al muro e comincio a parlare con una calma glaciale ma una cattiveria fuori dal comune.
<<Tieni giù ste mani da Niccolò, Michela. È il mio fidanzato e tu ci stai lontana sennò ti mando diretta al Gemelli stasera stessa>>
Vediamo arrivare di corsa Niccolò, Adriano e Gabriele con Aurora e Priscilla, Emanuel e Nino. Vedo che sorride malefica.
<<Hai paura che te lo rubo?>>
<<Certo, sto a tremà guarda>>
Ridono tutti.
<<Tu hai un problema a gestire la rabbia, non puoi impedire a lui di fare altre conoscenze Claudia... Sono bella e molto più giovane di te>>
<<Bè sei più giovane sicuramente ma sei idiota, io co la plastica me posso togliè le rughe ma tu sei e resti na puttana patentata stronza, ma io posso esserlo il doppio di te Michè! Tu devi stare lontana da Niccolò perché io ar Gemelli te ce manno davvero>> continuo a risponderle fredda stringendo sempre di più i suoi polsi al muro.
<<Mi stai facendo male, magari ti denuncio così ho via libera con Niccolò>>
La mia mano si muove da sola e atterra con forza sulla sua guancia. Niccolò cerca di portarmi via e ci riesce fino a che parla ancora.
<<Io l'ho sempre detto che eri stronza. Niccolò è bellissimo, che ci avrà trovato in te?>>
Mi libero per un secondo e gli pianto un calcio sul fianco facendola contorcere per il dolore.
<<Emanuel prenditela e tornate a casa vostra, sennò stasera finisce male>> ordina Nino.
<<No Nino non ho paura di lei. Io voglio Ultimo Claudia e me lo prenderò>>
Non capisco più un cazzo. Mi divincolo in un secondo con tutta la forza che ho in corpro.
<<Tu ti prendi sto cazzo>> gli tiro i capelli e tiro un altro schiaffo sulla stessa guancia. Continuo a dimenarmi tra le braccia del mio ragazzo che cerca di allontanarmi a fatica.
<<Lasciami cazzo, lasciamiii>> urlo.
<<Vai Emanuel cazzo, questa nun se tiene, se la pija bene je fa male sul serio lo sai vaiii>> dice Niccolò serio.
Emanuel si avvicina e mi bacia una guancia.
<<Sei la numero 1 Clà, in tutto e per tutto, ci sentiamo quando arrivo>>
<<Sii coraggioso Emà>>
<<Lo sarò amica mia, voglio un amore come il vostro e lo troverò... Grazie per tutto ad entrambi>> ci abbraccia e va via.
Gabriele mi passa una sigaretta già accesa, sa che mi calma, e ci sediamo ai divanetti che ci sono fuori.
<<Me lo ricorderò in futuro che te ponno dì quarsiasi cosa su tutto tranne che su Niccolò>> rompe il silenzio Gabriele facendoci ridere.
<<Meni forte amò è>>
<<Nun c'ho capito più un cazzo regà>>
<<Mica l'avevamo capito Clà>> esclama Priscilla facendoci ridere ancora.
Arriva Gianmarchino correndo.
<<Oh regà ma che è successo? Quella Michela c'aveva 5 dita ritrattate in faccia>>
<<È la cinquina di Claudia, Gianmarchì>> risponde Adriano facendoci ridere di nuovo.
<<Io me ne vorrei andà Nicco>> dico stringendomi al suo petto.
<<Forse è il caso amò>>
Sono le quattro del mattino e siamo abbracciati nel mio letto dopo aver rifatto l'amore una volta tornati.
<<Ti amo Clà, con te sono felice>>
<<Sei stato ossigeno in un periodo di apnea... Ti amo Nì>>
E ci addormentiamo così, con la felicità nel cuore e Nino ubriaco perso nell'altra stanza.

Nota autore:
Nun se sanno proprio controllà sti due! 🤣

Buon Compleanno Pianeti 🎂🖤

Se il capitolo vi è piaciuto mettete la stellina e commentate.

❣️

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