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<<Anche io papi>>
La sua risposta mi manda in estasi.

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Sono in subbuglio.
Ancora di spalle, volta piano la testa cominciando a baciarmi il collo. Le mie mani si infilano nei suoi slip striminziti in pizzo bianco, i miei preferiti, accarezzando con estrema delicatezza la sua femminilità facendola mugulare accanto al mio orecchio.
Dio, quanto la voglio.
La giro verso di me, occhi negli occhi, le sue mani si rimettono sopra le mie braccia e vagano senza meta. Avvicino il mio corpo al suo accarezzando ogni centimetro della sua pelle che sta cambiando, la pancia accennata e il seno più prosperoso che mi fa impazzire, spingendola piano alla ringhiera mentre la bacio in preda all'amore che mi annebbia il cervello. Infila una mano nel mio boxer massaggiando piano la mia lunghezza, mi appoggio con la testa alla sua spalla per godermi un attimo il momento.
Passo le mani sulla sua schiena, sul sedere sodo e la prendo in braccio sotto le gambe che tempestivamente lega alla mia vita. Entro dentro e la siedo sul tavolo che è la prima superficie che trovo. Non è pesante, devo solo averla adesso. Non resisto più. Le faccio stendere il busto, le sfilo gli slip e delicatamente le apro le gambe iniziando a baciare prima i suoi piedi, salendo alle gambe fino all'interno coscia che lecco appena. Alzo lo sguardo su di lei, i suoi occhi fissi su di me, ansima rumorosamente fin quando non butta la testa indietro quando bacio piano il suo centro. Lecco da cima a fondo come se fosse un gelato al cioccolato, infilo un dito piano.
<<Niccolò...>>
Sento la sua voce e volo su un altro pianeta.
Ne infilo un altro e muovo veloce sentendola che si stringe intorno alle mie dita, è vicina e mi fermo subito. Non verrà così.
<<Che cazzo fai, perché te sei fermato?>> Sorrido e la penetro all'improvviso facendola urlare. Poggio le mani sul tavolo ansimando, lei alza il busto per aggrapparsi a me mentre inizio a spingermi sempre più a fondo dentro di lei. Geme il mio nome all'orecchio, il piacere mi sta annebbiando la vista, la amo e la voglio come la prima volta. Il suo seno si appoggia al mio petto venendomi incontro con le spinte e non capisco più niente.
<<Clà...>> riesco a dire solo questo prima che veniamo travolti da un orgasmo senza precedenti, credo, mentre mi bacia appassionatamente.
La avvolgo tra le mie braccia stendendoci abbracciati nel letto cadendo subito nel sonno.
Ci svegliamo alle 10 di mattina completamente rilassati, erano troppi giorni che non la toccavo e avevo bisogno di lei. Ha il lenzuolo che la copre fino al seno, il volto sorridente e gli occhi assonnati. Il mio telefono segna un messaggio.
Messaggio da: Sor Cassio
"Stamo a fa colazione, ve aspettamo qua... E nun solo noi"
Claudia aggrotta la fronte e subito dopo indurisce la mascella. Brutto segno penso.
<<Clà stai calma vè?>>
Annuisce mentre si alza per chiudersi in bagno per mettere il costume, faccio lo stesso io in camera e nel giro di 10 minuti siamo pronti.
<<Nun è troppo scollato sto coso amò?>>
<<Nun me rompe er cazzo Niccolò, cammina avanti daje>> mi risponde infilando una camicia sopra. Sta carica a molla oggi, faccio bene a stare attento.
Arriviamo nella sala ristorante e prende posto vicino a Priscilla, notando subito le ragazze di ieri sera che appena mi vedono iniziano ad agitarsi sulla sedia per farsi notare. Mi siedo di fronte a lei perché devo guardarla negli occhi.
Si agita sulla sedia, stringe gli occhi in due fessure e ha le mani strette in due pugni. Non ho idea di cosa stia succedendo dietro le mie spalle.
I nostri amici cominciano a parlare un pò di tutto ma vedo Priscilla che si estranea parlando sotto voce con Claudia, ridendo tra loro. Decidiamo di andare in spiaggia e quando passiamo vicino a loro, si gira a guardarle con il solito sorrisetto di sfida che amo alla follia e lascia lì un commento che fa scoppiare a ridere tutti.
<<Nun t'agità, solo l'autografo te po fa>> si volta e riprende a camminare, non prima di aver fulminato anche me. Sarà una lunga giornata. E ne sono sempre più convinto quando vedo le ragazze di prima prendere posto a due ombrelloni da noi.
Claudia si toglie la camicia, si stende al sole seguita dalle amiche e penso di non aver mai visto niente di più bello. I ragazzi mi chiamano a giocare a pallone in riva, dopo qualche passaggio qua e là, sento una di quelle voci urlare verso di noi, costringendo anche Cocco a girarsi.
<<Possiamo fare due tiri?>>
Sbianco e saetto lo sguardo dal pallone a Claudia che si è subito messa seduta sugli attenti, un falco. Priscilla le poggia una mano sul braccio per fermarla.
Decidiamo di ignorarle come se non avessero parlato proprio fino a quando si avvicinano a richiedercelo guardando, una solo me, una solo Gabriele.
Scattano in piedi avvicinandosi rapide.
<<Che sta a succede qua?>> chiede Priscilla poco più calma, nonostante gli ormoni.
<<Niente amò volevano solo fa due tiri>> risponde Cocco.
Claudia le fissa incazzata nera, mi avvicino a lei lasciandole un bacio sulla spalla.
<<Come vi chiamate?>> chiedono le toscane sfacciate verso di loro.
<<Lei è Priscilla, la mia fidanzata>> dice Gabriele cercando di limitare i danni. Non faccio in tempo a rispondere che ci pensa lei.
<<Piacere Claudia>> è gelida.
<<Ti ho già visto a te, non mi ricordo dove... Tu non sei fidanzato Niccolò?>> chiede una delle due provando ad avvicinarsi a me. Si mette in mezzo.
<<No, è libero>> sfotte ma la prende sul serio e fa una domanda per la quale rischia la vita. Claudia è sempre stata fumantina ma con gli ormoni a palla, non solo è più vogliosa, è pure più scontrosa.
<<Facciamo una passeggiata?>>
Esplode.
<<Ao mo m'hai rotto le palle... Te sembro invisibile?>> è una furia.
<<Clà n'namo su>> cerco di spostarla riuscendoci appena e ci stendiamo sullo stesso lettino abbracciati, passando così l'oretta successiva lasciandoci baci qua e là fin quando Adriano se ne esce con una proposta.
<<Daje n'namo a compra i racchettoni, se divertimo un pò>>
Claudia accetta subito mentre armeggia con il cellulare e dalla notifica che arriva al mio, ha pubblicato una storia che mi sbrigo a vedere.

ALBA 🌤️ ~ ULTIMODove le storie prendono vita. Scoprilo ora