{✩ 𝐬𝐮𝐩𝐞𝐫𝐡𝐞𝐫𝐨 𝐫𝐮𝐬𝐡 ✩}
-𝐭𝐡𝐞 𝐫𝐞𝐬𝐜𝐮𝐞𝐫𝐬-
dove un nuovo supereroe dall'aspetto stravagante sopraggiunge tra le strade di new york, catturando l'attenzione dei giornalisti, dei comuni cittadini, e soprattutto, quella del precedente...
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ai margini della settima strada, abbandonato e piuttosto malridotto, torreggia fra gli altri palazzi un vecchio grattacielo dalle mura sbiadite, precedentemente sede di una famosa ditta di televisori, fallita negli anni ottanta. il covo segreto della nemesi di lee know, che oramai tanto segreto non è più, secondo le informazioni ricavate da christopher, si troverebbe proprio nei magazzini sotterranei di quell'edificio.
è stata una mossa piuttosto astuta, secondo l'opinione dei due supereroi, nascondersi in un luogo tanto noto. proprio nel cuore della loro città, dove nessuno avrebbe mai pensato di cercarlo, perché decisamente troppo esposto, per essere una tana criminale. ma, probabilmente, non è quella l'unica ragione per la quale il rosso ha optato per un luogo simile: quel palazzo non è mai stato svuotato, è rimasto intoccato per anni, e tutte le mal funzionanti apparecchiature prodotte dall'agenzia, si trovano ancora lì. e dio solo sa, cosa potrebbe diventare un semplice televisore sgangherato, nelle mani di una stupefacente mente come quella di hwang hyunjin, con il suo quoziente intellettivo decisamente superiore alla media.
in ogni caso, è ora di festeggiare. changbin stappa una bottiglia del loro miglior prosecco, che versa con generosità nei calici di vetro piu eleganti che è riuscito a trovare, nascosti dietro boccali di birra scheggiati e bicchierini colorati, e li passa al resto di quella buffa squadra. jisung e minho siedono l'uno accanto all'altro, mano nella mano come una coppia di liceali alle prime armi, e si scambiano un sorriso prima di afferrare gioiosamente i rispettivi bicchieri. "propongo di fare un brindisi! in alto i calici, signori." afferma il più giovane dei proprietari, brandendo il calice con l'aria serena ed un ghigno in volto. l'eroe in rosso annuisce, imitandolo con il medesimo entusiasmo. il moro si schiarisce la gola, indicando il collega. "a chan! che si è fatto in quattro in nome della giustizia." dice poi, e i rumorosi schiamazzi degli altri riempiono il locale, sotto lo sguardo imbarazzato del riccio, rifiutando con modestia ogni complimento fattogli. "senza di te saremmo ancora in alto mare!" ridacchia han, inumidendosi le labbra di quelle bollicine, mentre l'altro supereroe annuisce. "è vero, ti siamo debitori." concorda. le guance di christopher si fanno calde, e rosate. "ma che dite, mi fate arrossire." geme, divertito.
poi, changbin prende l'audace decisione di spostare l'attenzione, dando una gomitata al suo migliore amico, ancora paonazzo, mentre gli si avvicina, allegro, e gli colpisce il bicipite. "vogliamo brindare anche a questa bella coppia?" propone, ed alza un sopracciglio mentre il castano spalanca le palpebre. chan era stato tanto attaccato allo schermo del suo portatile, tanto preso dal suo incarico da non essersi accorto assolutamente di nulla. "scherzi? state insieme adesso? ma che bella notizia! ed io me lo sono perso." s'imbroncia, incrociando le braccia al petto, ma non nasconde una certa allegria. dopotutto, sa bene quanto jisung gli abbia sbavato dietro, per anni. il suddetto fa una smorfia, celando il suo imbarazzo dietro il calice ancora pieno. "dio, ragazzi, smettetela." borbotta.