{✩ 𝐬𝐮𝐩𝐞𝐫𝐡𝐞𝐫𝐨 𝐫𝐮𝐬𝐡 ✩}
-𝐭𝐡𝐞 𝐫𝐞𝐬𝐜𝐮𝐞𝐫𝐬-
dove un nuovo supereroe dall'aspetto stravagante sopraggiunge tra le strade di new york, catturando l'attenzione dei giornalisti, dei comuni cittadini, e soprattutto, quella del precedente...
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nei giorni a seguire, non c'è redattore che non abbia fatto i salti mortali in ufficio, che non si sia prostrato ai piedi della direzione del giornale per il quale scrive, per accaparrarsi l'ambito pezzo circa il rapimento di lee felix.
non vi sarà eccezione, come per ogni volta passata in cui il giornalista di canale cinque è stato tenuto in ostaggio da altri criminali, sono certi che gli articoli al riguardo saranno i più letti delle rispettive riviste che li pubblicheranno. conoscere i propri lettori è una parte fondamentale del lavoro di un articolista, e quella notizia contiene in sé tutto ciò che il pubblico brama: romanticismo, e azione. la promessa fatta dall'eroe, salvare l'amore della sua vita dalla tremenda prigionia dell'essere più crudele sulla faccia della terra, e il giuramento di porre fine, una volta per tutte, ai suoi delitti. l'impegno di uno scontro finale.
e diamine, se quegli intransigenti scrittori avrebbero voluto colorare i loro pezzi con un delizioso triangolo amoroso, ma dell'altro supereroe di new york non si è più saputo niente. 'la corsa degli eroi continua: chi salverà lee felix? chi si aggiudicherà il suo cuore?' avrebbe creato più scalpore di qualsiasi altra notizia. ma a differenza di lee know, di hanster non vi è traccia per le strade della città. non importa quanto una ragazza in un vicolo si sgoli per attirarne l'attenzione, o quanti uomini minaccino di tramortire anziane signore se non dovessero acconsentire a cedere la propria borsetta, di lui, neppure l'ombra.
dopo la festa delle stelle, sembrerebbe essersi volatilizzato nel nulla, lasciando a minho il compito di calarsi giù dal tetto per tranquillizzare la scalmanata folla e rispondere a qualche domanda su quanto appena accaduto. "va tutto bene, cittadini. risolverò la situazione, lo salverò." aveva detto, come suo solito.
la verità, però, è ben lontana dalle sue rassicuranti parole. passano un paio di giorni, settantadue ore di agonia e per la prima volta, lee know non ha un piano. hwang è sempre stato solito mettere immediatamente a frutto le sue straordinarie conoscenze informatiche per proiettarsi sui grandi schermi della città, sugli immensi led a muro pubblicitari dei grandi palazzi, e dichiarare intenzioni e prezzo del riscatto. questa volta, niente di niente. non un indizio nascosto su dove potrebbe trovarsi, non una sola ingiunzione alla resa dell'eroe.
il terzo giorno, la situazione prende finalmente una piega diversa; arrivano le direttive del criminale. accade durante una conferenza in diretta, organizzata da un rinomato ufficio stampa in un elegante edificio di quindici piani, quando al supereroe vengono poste una serie di domande alle quali fatica a trovare delle risposte concrete. i fulgori delle fotocamere e l'insistenza degli intervistatori gli ricordano, ad ogni secondo che passa, il perché non avesse mai accettato di partecipare a simili convegni. "quando intende entrare in azione?" "che fine ha fatto hamster?" "cosa sappiamo delle condizioni di lee felix?" sono i quesiti più gettonati. seduti al suo fianco, il capo della polizia, e il sindaco della metropoli, che si ostinano ad inventare scuse su scuse sul perché della generale ignoranza in cui stanno affogando.
"la situazione è sotto controllo," mente il direttore generale della sicurezza, congiungendo le mani l'una nell'altra, mentre il bagliore accecante delle fotografie si riflette sui suoi occhiali rotondi. "il nostro supereroe sa cosa fare." continua. lee know scuote la testa, abbassando lo sguardo, ma è proprio in quell'istante che le luci nella sala si spengono, le apparecchiature elettroniche degli operatori smettono simultaneamente di funzionare. sulla lavagna bianca alle spalle dell'eroe, dove fino a pochi secondi prima erano proiettate le immagini dell'albergo a seguito dell'incendio, una rotella grigia gira su se stessa. il mezzobusto di hwang, circondato da fitta oscurità e nient'altro, si palesa in tutta la sua eleganza sul pannello, e lee know si alza immediatamente dalla sedia. in quell'esatto momento, ogni televisione in ogni locale o appartamento che sia, appare quella stessa, identica immagine. i cittadini, volenti o nolenti, lo ascolteranno.
"ti sei fatto attendere." sibila, mentre il criminale attende silenzioso, le braccia strette al petto, prima di procedere con il suo discorso. "questo messaggio è per il mio acerrimo nemico, lee know, e il nuovo eroe di new york, hanster." annuncia, guardando un punto dritto davanti a sé, concentrato. è un video pre-registrato, non più la solita diretta, e qualsiasi cosa l'eroe desideri sputargli contro, si rivelerebbe solo e soltanto fiato sprecato. al sentire il nome dell'altro eroe, minho inarca le sopracciglia.
"come ben sapete, tengo il più amato giornalista della città in ostaggio, in un luogo segreto tanto quanto lo sono le vostre preziose identità, e qui marcirà fin quando la mia richiesta non verrà realizzata." prosegue meccanico, ed un ghigno s'impossessa delle sue labbra, portandolo ad abbandonare l'espressione seria con cui il filmato è cominciato. il moro lo ascolta, cercando di far tacere i giornalisti, che bisbigliano e mormorano tra loro una serie di teorie su quale potrebbe essere il suo desiderio, tutti concordano che si tratti del solito ricatto. "arrendetevi a me, rinunciate ai vostri superpoteri, e vedrà di nuovo la luce del sole."
si levano i sussulti nella sala, tra chi, per qualche motivo ancora incredulo, si porta una mano al cuore, e chi invece prende immediatamente nota di quanto sentito. il prezzo da pagare per la libertà di lee felix, come sempre, è la fine dell'era dei supereroi. ma lee know preferirebbe morire, piuttosto che piegarsi alla sua volontà.
"voglio entrambi, nessun trucco, questa volta non perderò. new york guarirà finalmente dalla febbre degli eroi." sputa, acido. d'un tratto, la proiezione si interrompe, la lavagna torna bianca, ed ogni trasmissione riprende come nulla fosse.
l'entusiasmo si riaccende e i giornalisti si abbandonano ai loro schiamazzi, avvicinandosi al supereroe, immobile, mentre ripensa alle parole del criminale. i poteri di entrambi.
