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"ma che stanno facendo?"

seungmin versa delicatamente qualche goccia di vino rosso in un calice di cristallo, stretto tra le dita del suo capo, intento ad osservare uno degli schermi applicato al muro con la stessa attenzione con cui seguirebbe la sua trasmissione preferita. tiene un sopracciglio sollevato, e la domanda dell'altro lo porta ad increspare le labbra in un sorriso divertito.
"credo stiano cercando delle tracce." dice, mandando giù un sorso, per poi annuirgli e allora, seungmin riempie il bicchiere.

una telecamera nascosta tra i faretti sul soffitto della fabbrica, riprende in diretta lee know ed hanster, intenti in una ricerca che il criminale sa, non porterà assolutamente a niente. li sente borbottare a voce bassa, ignari di essere ripresi, e si bea di quello spettacolo tanto comico.
"meraviglioso." commenta, ridacchiando sotto i baffi. seungmin alza gli occhi al cielo, e si volta verso il loro ospite (così si divertono a chiamarlo), offrendo silenziosamente un po' di quel merlot dall'aria tanto invitante. felix declina gentilmente, scuotendo la testa, e allora lui se ne va.

nel momento in cui restano da soli, hyunjin si allontana dagli schermi, e alza il calice in direzione del giornalista, per poi aggrottare la fronte in un'espressione turbata.
"non hai preso il vino? e come possiamo brindare, se non hai preso il vino?" borbotta.
"non amo il rosso, preferisco i vini bianchi." risponde il biondo, piegando la testa da un lato quando l'altro spalanca la bocca, portandosi drammaticamente una mano sul petto.
"eresia." esclama, tragico.
"e come sei schizzinoso, sai che non tutti i criminali offrono vino e dolcetti ai propri ostaggi?" aggiunge poi, bevendo un altro po'. felix si guarda intorno, dei suddetti dolcetti non c'è la minima traccia.
"ci sono i dolcetti?" domanda allora, per curiosità. non ha fame, seungmin lo ha viziato con un ottimo pranzo solo pochi minuti fa, ma hyunjin sbatte comunque le palpebre.

"li vuoi?" chiede, pronto a schioccare le dita per farglieli portare, ma il reporter lo ferma.
"no, grazie." dice. dopodiché, la sua attenzione si sposta sugli schermi alle spalle del criminale, in particolare su quello su cui era tanto concentrato lui poco prima, e un dubbio sorge spontaneo.
"quelle telecamere sono dappertutto?"
"sono dove servono." replica l'altro, rapidamente, squadrando il volto pensoso di felix, illuminato dalla pallida luce delle televisioni.

è ancora più bello che in televisione.

"quelli sono lee know e hanster?" inarca le sopracciglia, alla vista dei due eroi alla ricerca di un bel niente della fabbrica, lì dall'alba.
l'altro ridacchia, annuendo.
"penso proprio che ci metteranno di più a trovarti." ammette a bassa voce, ma felix pare ignorare le sue parole, e lo guarda con un'espressione che ormai, hyunjin ha imparato a riconoscere; il suo sguardo da intervista.
"sai che non ho mai capito perché vuoi i loro poteri? insomma, li useresti per assorbirli in qualche modo e diventare più forte, o vuoi solo privarli delle loro capacità? e poi, non avresti più nessuno a cui fare la guerra, non ti annoieresti?"

la raffica di domande arriva, veloce e inquisitrice come solo un abile giornalista sarebbe in grado di porla, e hyunjin non nasconde l'ennesimo sorriso.
"certo che ne fai di domande." commenta, prendendo un respiro profondo mentre si alza dalla propria sedia e si avvicina all'altro.
"sono un giornalista." fa spallucce, tenendo lo sguardo puntato sui capelli cremisi del criminale, adesso in piedi di fronte a lui.
"ed è per questo che non saprai niente."

felix alza gli occhi al cielo.
"dai, so che me lo vuoi dire. sei troppo vanitoso, per perdere l'occasione di raccontare a qualcuno la tua storia." dice, con convinzione. il personaggio del temibile hwang è stato delineato da riviste e giornali per anni ormai, ed ogni scrittore conviene su un'unica certezza: il criminale si adora a dismisura, ama essere in prima pagina, ama che si parli di lui, e felix gli sta dando l' ennesima opportunità per farlo.
contrariamente alle aspettative però, lui scuote la testa, con aria stanca.
"magari in altre circostanze avresti ragione, ma non in questo caso." sospira. l'altro bubola, piacevolmente sorpreso.
"quindi è una questione seria?"

hwang tace; gli occhi dolci di felix non sarebbero riusciti a scucirgli le labbra, non avrebbe ammesso un bel niente né quel giorno, né probabilmente mai, sarebbe risultato solo che patetico. deglutisce.
"andiamo, ti prometto che non ne farò parola con anima viva." giura solennemente il biondo, annuendo alle sue stesse parole come ci credesse fermamente, ma hyunjin si gratta la nuca e procede a rifiutarsi di parlare.
"per qualche motivo non ti credo." borbotta, divertito dalla sua insistenza e tenacia. provare un giornalista di una risposta ad uno dei suoi tanti questi è quasi peggio che costringerlo ad un digiuno. che ne faccia un servizio speciale, ne scriva un articolo o se la tenga semplicemente per sé, poco importa, è la curiosità che lo uccide.

felix si imbroncia, e se ne avesse avuto la possibilità, avrebbe portato le mani sui fianchi, guardandolo storto, come decide di fare.
"e perché?" chiede, hwang ridacchia.
"perché sei un giornalista."

e il mistero del suo passato, sarebbe rimasto tale, sotterrato e nascosto nella più buia profondità della sua memoria.


𝐬𝐮𝐩𝐞𝐫𝐡𝐞𝐫𝐨 𝐫𝐮𝐬𝐡 • 𝐦𝐢𝐧𝐬𝐮𝐧𝐠Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora