8

845 59 61
                                    

JOSH

«Da quanto state insieme?»

Dannazione, la gente fa un sacco di domande. Stringo la mano di Betty nella mia e lei ricambia la stretta con così tanta forza che temo me la stacchi. Ha il palmo sudato, sono sicuro che se permettessi al mio pollice di scivolare più in su, sul suo polso, sentirei il suo cuore pulsare sotto la pelle diafana e sottile. 

Le lancio uno sguardo e mi fa ridere la sua faccia, sembra sul punto di vomitare. Mi fa un po' meno ridere il suo corpo strizzato nel vestito che ho scelto per lei durante la nostra sessione di shopping. 

Kane ci fissa con aria perplessa in attesa di una risposta, Moore se ne sta fermo accanto a lui con un bicchiere in mano e Aveena ancheggia nella nostra direzione con uno sguardo un po' troppo concentrato su Kane. A quella ragazza piace Kane, mi sorprende che Betty non se ne sia ancora resa conto.

«Perché questa cosa vi sconvolge tanto?» chiedo.

Moore alza le spalle.

«Non sembri uno da relazioni serie, tutto qua».

Kane annuisce e fa un tiro dalla sigaretta che stringe tra le dita. Siamo in una specie di veranda riscaldata che da sul retro della casa, questa festa è terribilmente noiosa ma ho promesso a Betty che l'avrei accompagnata quindi non posso andarmene adesso. 

Lo farei volentieri però, sono stanco morto e mi fa male ogni singolo muscolo che ho. Ci sediamo e presto è evidente che i posti non bastano, quindi attiro Betty sulle mie cosce. È rigida come un tronco e inizio a pensare che mi tirerà una gomitata sul naso.

«Rilassati» sussurro.

Le mie labbra sfiorano il suo orecchio e lei si volta appena per lanciarmi uno sguardo da sopra la spalla.

«Ho caldo».

Ridacchio, ma non rispondo perché dovrei dirle che la mia pelle sta andando direttamente a fuoco e la cosa sarebbe piuttosto strana. Betty rimane immobile sulle mie gambe, attenta a non toccarmi l'inguine e nemmeno il petto con la sua schiena. 

Abbasso lo sguardo sulle sue cosce nude e cerco di controllare l'impulso di posarci sopra la mano. Le circondo i fianchi, invece. Sento un respiro brusco lasciare le sue labbra e ruoto il pollice sulla stoffa per aiutarla a rilassarsi. 

Mi lascio andare contro lo schienale e prendo una sigaretta che mi porge Moore, faccio un tiro e abbandono la testa contro lo schienale mentre fisso il soffitto e sbuffo. 

Non fumo spesso sigarette, il mio problema è l'erba e sto cercando di darmi una regolata perché non posso diventare un'atleta professionista e uccidermi di canne dalla mattina alla sera, solo che è difficile smettere. Quando lo faccio, la mia ansia diventa insopportabile.

Capto alcuni frammenti della conversazione e i miei occhi saettano su Aveena che è seduta vicino a Kane.

«Voi ragazze correte spesso? Aveena mi ha raccontato che vi allenate insieme».

Lo sta facendo tanto per fare conversazione, ma mi accorgo che Betty si irrigidisce.

«Ci alleniamo insieme, ma con l'inizio della scuola non riusciamo più a farlo tutti i giorni».

«Adesso Betty corre con me» mi intrometto.

Sono ancora stravaccato sotto di lei, intento a fumare come se fosse il mio unico scopo sulla terra. Betty mi lancia uno sguardo di fuoco e io le rivolgo un ghigno. Mio il debito da ripagare, mia la ricompensa per questa pagliacciata che stiamo mettendo su. 

Voglio migliorare sul fronte della velocità, ma non riesco mai a correre con costanza, anche perché spesso sono troppo fatto. Lei può aiutarmi, possiamo prendere questa assurda scommessa e ricavarne qualcosa di buono tutti e due.

Because Of HerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora