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BETTY

Oh, mio dio. Kane mi sfiora le dita con le sue e sento la mia pelle avvampare. Le sue dita sono forti e calde, danzano sulle mie con decisione. Siamo al cinema da quasi due ore e il film sta per terminare, grazie al cielo. 

Non mi sono concentrata per niente sullo schermo, sono stata troppo impegnata a controllare i gridolini eccitati che minacciavano di lasciare le mie labbra ogni volta che lui mi toccava. È successo spesso e non credo sia un caso, ma sono anche confusa. 

Kane pensa che io e Josh stiamo insieme e lui è un suo amico, non si sta comportando in maniera impeccabile. La cosa mi fa storcere il naso, ma me ne dimentico quando sento di nuovo la pelle sfrigolare per il suo contatto. 

Forse non sono così fredda, dopotutto. Le luci si accendono e io mi rendo conto che ero così assorta nei miei pensieri da non essermi accorta che il film è finito. Kane si volta e mi lancia uno sguardo divertito.

«Non ti è piaciuto, vero?»

Esito. Non so se dovrei dirgli la verità, quindi mi mantengo sul vago.

«Mi è piaciuto, sono solo stanca».

«Non ti è piaciuto, non devi mentire».

Mi scappa una risata e mi alzo, seguendolo fuori dal cinema. Superiamo la sala d'attesa piena di spettatori per il secondo spettacolo e usciamo nell'aria fresca della sera. 

Rabbrividisco e mi stringo nella mia giacca, indosso il vestito di velluto di Josh ma ho avuto la pessima idea di non mettermi le calze. Sto morendo di freddo, anche se ne è valsa la pena dato che Kane mi ha guardato le gambe tutta la sera. Anche ora i suoi occhi scivolano sulle mie cosce.

«Ti va un frullato?»

Cerco di non mostrarmi troppo entusiasta.

«Sarebbe perfetto».

«Pensavo di prenderlo d'asporto e berlo in auto. Pensavo anche di riaccompagnarti a casa, ma dovresti venire in auto con me per quello».

Sembra un po' a disagio mentre me lo dice e sento la tensione riempirmi lo stomaco. Sto facendo la figura dell'idiota, è chiaro.

«Sei sobrio, vero?»

So che vado sempre in auto con Josh, ma quando so che ha fumato o bevuto evito di farlo. Ci sto molto attenta, è più forte di me.

«Ho bevuto una Coca e basta».

Sospiro e mi avvicino.

«Andiamo».

Mi tremano le mani mentre lo seguo verso la sua auto, ma le affondo nelle tasche per evitare di mostrarlo. Kane sblocca la sicura della Mercedes e saliamo a bordo. 

È chiaro che anche lui, come tutti a scuola, è pieno di soldi. Non ne sono sorpresa, mi lascerebbe di stucco scoprire che alla Weston High c'è la classe operaia, la nostra è una scuola d'élite. 

Commentiamo il film e parliamo della partita di ieri, alla quale ho assistito. Ho fatto il tifo per Josh saltellando e urlando il suo nome sugli spalti, ma una volta finita la partita non l'ho visto. Suo padre era in città e mi ha mandato un messaggio per dirmi che doveva tornare subito a casa. 

Sono stata un po' con Ve, ma anche lei mi ha mollata in fretta. Prendiamo due frullati d'asporto al Drive Pop e ci fermiamo in un parcheggio poco distante da casa mia. Kane spegne l'auto e il silenzio si fa un po' imbarazzante. Mi schiarisco la voce e mi volto verso di lui.

«Allora, sei davvero appassionato di cinema, eh?»

Non l'avrei mai detto.

«Una cosa del genere. Mi diverte molto riguardare le stesse cose più volte, riesco sempre a scovare qualcosa che mi era sfuggito».

Because Of HerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora