JOSH
«Lo rifacciamo?»
Guardo i tre incarti di preservativi sul comodino e mi mordo il labbro, abbasso lo sguardo in mezzo alle mie gambe e non so se sentirmi confuso o gasato per quello che vedo.
Da quando ho litigato con Betty non ci siamo più parlati o visti, a scuola la evito il più possibile e fuori da scuola faccio lo stesso. Sta spesso con Kane ora, lui mi ha fatto un discorso negli spogliatoi il lunedì dopo che li ho visti baciarsi.
Voleva essere sicuro che non ci fossero problemi tra di noi, gli ho detto che per me non c'è alcun problema ma dentro vorrei prenderlo a pugni ogni volta che lo vedo. Non si toccano le ragazze degli amici, cazzo. È una regola molto semplice, lui l'ha infranta.
Ed è un casino perché Betty non è mai stata la mia ragazza e abbiamo finto di stare insieme per arrivare a questo punto, ma lui non lo sa. Ora ci siamo lasciati e lei può fare quello che vuole. Ci siamo lasciati per finta, ovviamente.
Ho passato una settimana turbolenta. Ho litigato con mio padre, ho discusso con mia madre e ho saltato due giorni di scuola. Sono stato a casa di Mitch per tutto il tempo, a provare un po' di roba nuova. In realtà, mi sta dando sempre la stessa merda, ma per me è comunque roba nuova.
Non sapevo che ci si potesse sentire così, ma sto imparando che la polvere è anche meglio dell'erba. Mi sento sempre carico, faccio un sacco di sesso e sono un animale da festa. Il momento critico è quando finisce l'effetto, è come precipitare dall'ultimo piano di un grattacielo. Per questo ho usato i miei risparmi per comprarne un po', Mitch mi sta facendo pagare di meno perché siamo amici. Lui sì che è un vero amico, cazzo.
«Non lo so, temo che mi cada l'uccello».
Billie scoppia a ridere e si inginocchia tra le mie gambe, è nuda e i capelli sono sciolti sulle spalle.
«Tu sta' fermo, ci penso io».
«Non vado da nessuna parte, piccola».
Si lecca le labbra prima di chiuderle su di me. Billie sarà pure una pazza, ma lo succhia come una dannata aspirapolvere ed è perversamente brava. Dice di essersi esercitata parecchio, non ho voluto indagare sulla questione.
Mi si chiudono le palpebre e le mani affondano nei suoi capelli mentre mi ritrovo a muovere i fianchi verso di lei. Non so se sia normale, ma da quando prendo quella roba riesco a scopare un sacco. Non me ne lamenterò di certo. Billie geme quando le colpisco la gola troppo forte, ma non è dolore. Si sta eccitando. Si infila una mano in mezzo alle gambe e inizia a toccarsi.
«Ti piace quando ti scopo la bocca, vero?»
Geme di nuovo e mi scappa una risata.
«Sto per venire» la avverto.
Lei non si allontana, esplodo nella sua bocca e lei ingoia il mio piacere mentre viene sulla sua mano. Mi lascio andare sul materasso e fisso il soffitto, il respiro accelerato. Sono in una delle stanze di Mitch, passerò la notte qui dato che ho litigato di nuovo con mia madre.
Dice che mi sto comportando male ultimamente e forse ha ragione, ma è quello che fanno tutti con me. A nessuno frega mai niente del sottoscritto. Domani partirà per il Ringraziamento e andrà dalla nonna, le ho detto che andrò da papà e a lui ho detto che starò con lei. L'unico posto in cui sarò davvero è casa mia a Weston da solo, non vedo l'ora che se ne vadano tutti fuori dalle palle.
«Cosa fai per il Ringraziamento?»
Billie si infila una maglietta e le mutandine, poi si stende accanto a me. Siccome non sono uno stronzo totale, ho provato a coccolarla qualche volta, ma si è sempre irrigidita. Evito di toccarla, mi limito a guardarla negli occhi.
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Because Of Her
Teen FictionElizabeth West ha passato tre anni a cercare di essere invisibile alla Weston High. Mentre le sue amiche si affannavano per conquistarsi un posto d'élite nella scuola, lei si limitava a tenere un profilo basso. Fino a quando, per un caso inaspettato...