BETTY
Josh: Stasera aspettami alla mia auto dopo la partita.
Non parliamo da quella sera. Me ne sono andata da casa sua e mi sono sentita malissimo per le cose che ho detto, ho capito quanto gravi fossero solo mentre ci rimuginavo su durante la notte.
Scrivevo il suo saggio e mi maledicevo per aver usato quelle parole. Josh è molto sensibile, non volevo di certo che si sentisse impossibilitato a esprimere le sue emozioni. Gli amici non dovrebbero mai giudicarsi in questo modo e io sono stata crudele, non capisco nemmeno come sia possibile. Non mi sono mai comportata così con nessuno, di solito sono molto comprensiva con tutti.
Forse questa storia di Kane mi sta incasinando il cervello. Il giorno dopo la nostra discussione, ho trovato nel mio armadietto una caramella alla ciliegia e sono sicura che sia stato lui. Oggi ci hanno restituito i saggi e so che ha preso una B. Sono delusa perché sono sicura che se lo avessi consegnato all'insegnante con il mio nome, lui mi avrebbe dato una A.
Non dovrebbero penalizzarlo a causa della sua dislessia, Josh ha delle difficoltà enormi e soffre abbastanza senza che ci si mettano tutti gli altri.
Ho provato ad avvicinarmi alla fine dell'ora, ma è scappato subito senza degnarmi di uno sguardo. Sono alla partita con Ve ora, la Weston High ha vinto e i festeggiamenti dei tifosi sono implacabili.
Manca poco più di una settimana al Ringraziamento e le temperature sono calate all'improvviso, indosso una gonna fino a sopra il ginocchio con collant neri e mocassini di pelle. Sopra un maglioncino rosso e un blazer di lana.
Josh mi prenderebbe in giro per il mio look, mi direbbe che sembro una sessantenne e che non va affatto bene. Forse mi sono vestita così nella speranza di sentire una sua battuta. Mi ha scritto di aspettarlo ed è quello che farò.
«Va tutto bene tra te e Josh?»
Ve si stringe nel suo cappotto e mi guarda da sotto le ciglia scure. Ultimamente si comporta in modo strano e si trucca un sacco. Non sto più andando in palestra, quindi parliamo poco. Il mio migliore amico è Josh e mi manca tantissimo.
«Non lo so» ammetto. «Abbiamo litigato».
«Voi non litigate mai».
«Ultimamente è stressato e si innervosisce facilmente, io mi sono lasciata scappare delle parole cattive».
Aggrotta la fronte abbassa lo sguardo sui suoi piedi. Seguiamo la folla fuori dallo stadio e passiamo sotto la galleria che conduce al parcheggio. Ve prende le chiavi della sua auto e io cerco quella di Josh nella sezione del parcheggio riservata agli studenti. La individuo subito, è posizionata sotto un lampione.
«Io aspetto Josh. Ci vediamo alla festa?»
«Certo, inizio ad andare allora. Voglio trovare parcheggio nel cortile di Mitch».
Annuisco e la osservo dirigersi alla sua auto. Mi appoggio alla fiancata e rimango lì fino a quando non sento la sicura dell'auto scattare. Sussulto e sollevo la testa, Josh è poco distante da me con addosso un paio di jeans e una felpa della squadra.
«Ehi» sussurro.
Solleva una mano e io non riesco a trattenermi. Gli getto le braccia al collo e lo stringo forte, è più alto di me e mi sento come una bambina che cerca di arrampicarsi su un albero. Quando le sue braccia mi circondano la vita, sospiro di sollievo.
«Sono stata cattiva».
«No, io sono stato un coglione».
«Mi odi?»
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Because Of Her
Teen FictionElizabeth West ha passato tre anni a cercare di essere invisibile alla Weston High. Mentre le sue amiche si affannavano per conquistarsi un posto d'élite nella scuola, lei si limitava a tenere un profilo basso. Fino a quando, per un caso inaspettato...