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Josh

Betty sgrana gli occhi, ma rimane immobile sotto di me mentre la bacio. È come una dannata esplosione, di nuovo. 

Ieri sera mi sono chiesto se non fossi impazzito, fosse mi ero immaginato qualcosa che mi si era infilato nella testa con la potenza di un'ossessione, ma che nella realtà non c'era affatto. Oggi ne ho la conferma però: non sono impazzito. 

Quando le mie labbra toccano le sue, il mio corpo è in fiamme e sento lo stomaco stringersi come un pugno. Poso una mano sul suo collo e sorrido quando le scappa uno squittio, le sue mani sgusciano fuori dal loro nascondiglio e si aggrappano alla mia giacca della divisa. 

Schiude le labbra e io ci infilo la lingua in mezzo, bramoso di trovare la sua. Quando Betty me la concede, mi sento attraversato da un brivido e devo combattere la voglia di spogliarla e leccarla e baciarla ovunque. Cazzo, mi deve un anno di fantasie sfrenate e di palle blu. Geme un po' più forte e mi rendo conto che ho stretto troppo la presa sulla sua gola. Premo la fronte contro la sua e sospiro.

«Scusami, non voglio farti male» sussurro.

«Non mi fai male».

«Voglio baciarti tutto il giorno, Bets».

Sgrana gli occhi e si morde il labbro, lo libero con il pollice e mi chino per baciarla un'altra volta. Presto però il bacio diventa più profondo, più frenetico e mi ritrovo ad ansimare.

«Bets...»

«Wow» bisbiglia.

La guardo negli occhi e mi viene da ridere perché ha uno sguardo un po' stralunato.

«Già. Wow».

«Oh, mio dio. Sta succedendo davvero».

«Non dare di matto, ti prego».

Non so come potrei prenderla, già lasciarla lì con lui ieri mi ha distrutto. Betty scuote la testa e le sue mani mi circondano i fianchi. Sono piccole e calde e mi scappa un sospiro brusco quando le sento attraverso la stoffa della camicia. 

Ci siamo già abbracciati, ma questo è diverso. è molto più intimo, è come se ci stessimo guardando di nuovo per la prima volta.

«Dicevi sul serio» mormora. «Sono frastornata».

«Non dirlo a me, l'ho sognato per mesi».

Sembra sotto shock a questa confessione.

«Ma io non sono affatto il tuo tipo».

«Puoi smettere di dirlo? Sei esattamente il mio tipo, sei l'unico tipo che ho. Da quando ti ho conosciuta, non è più esistita nessun'altra. Sono tutte troppo noiose in confronto a te».

Arrossisce e abbassa lo sguardo.

«Josh...»

«Mmh».

«Sono molto confusa, fino a ieri credevo che fossimo in guerra e oggi ci baciamo in un capanno degli attrezzi».

«Io non sono mai stato in guerra con te. Con Kane e con quello che sento, forse, ma non con te».

Emette un lamento quando pronuncio il suo nome e sguscia fuori dalla mia presa, facendomi sentire subito la sua mancanza. Si sfrega il viso e cammina nel piccolo spazio.

«Dio, Kane» mormora. «Mi sta addosso da ieri, come se avesse fiutato qualcosa e non so cosa dirgli».

«La verità?»

«E quale sarebbe?»

«Ci siamo baciati e oggi è successo di nuovo. Tu mi piaci e forse potrei piacerti anch'io».

L'ultima parte della frase ha un tono incerto perché non ho idea di quale sia la verità in questo caso.

«Non è così facile» borbotta.

Mi scappa una risata gelida, mi sprofonda il cuore nello stomaco.

«Non mi sembra nemmeno complicato».

«Sei il mio migliore amico, Josh» ringhia. «Lui è il mio ragazzo, un ragazzo che ho sognato per anni e che adesso finalmente mi vuole».

Sbuffo, la rabbia che mi scoppia sottopelle.

«Non posso essere il tuo migliore amico e qualcosa in più? Non è che, se iniziamo a uscire, non possiamo più essere amici».

«Tu vuoi uscire con me?» sbotta.

Sembra sotto shock e ne sono sorpreso.

«Forse non sono stato abbastanza chiaro, io voglio che tu sia la mia ragazza».

Non voglio nessuna come voglio lei e non sopporto l'idea di vederla con un altro. Ho bisogno che sia mia, ho bisogno di essere suo. Elizabeth inspira a fondo e si stringe le braccia al petto.

«Che mi dici di Billie?»

Aggrotto la fronte.

«Non me ne frega un cazzo di Billie, Bets. Cosa dovrei fare mentre tu esci con Kane? Tra di noi c'è solo sesso, non significa niente».

Le scappa una risata nervosa.

«Beh, lei non la pensa così perché mi ha appena minacciata».

Mi irrigidisco. Cosa diavolo sta cercando di fare quella pazza?

«Non conta niente, te lo giuro» ribadisco.

«Ho bisogno di pensare».

Mi mordo l'interno della guancia fino a sentire il sapore metallico del sangue.

«Quanto tempo?»

«Non lo so, Josh. Sono confusa e non fai che agitarmi con tutte queste parole. Mi serve spazio».

Annuisco e faccio un passo indietro mentre un senso d'imbarazzo mai provato prima mi investe.

«Lo lascerai intanto?»

«Josh...»

Controllo l'orologio al mio polso e mi incammino verso la porta, ignorandola. Ho l'allenamento e non posso stare qui a farmi prendere emotivamente a calci da lei.

«Devo andare».

Esco da lì e prendo la strada per il campo da football, tenendo lo sguardo basso. Prima di entrare nello spogliatoio, prendo il telefono e scrivo un messaggio a Chandler.

Josh: Ricordami di non seguire mia più un tuo consiglio.

Mi risponde subito, come se avesse già il telefono in mano.

Chandler: Gliel'hai detto? Cazzo, non me lo aspettavo. Hai tirato fuori la testa dal culo.

Josh: Divertente, continua pure.

Chandler: Com'è andata?

Josh: Ci siamo baciati.

Chandler: E?

Josh: E ha bisogno di tempo.

Chandler: Merda. Mi dispiace, bello. Ma non è ancora detta l'ultima parola.

Josh: Sì, beh, non ti darò mai più retta. Mi sento un idiota.

Chandler: Ma tu sei un idiota.

Alzo gli occhi al cielo e blocco lo schermo. Non me la sento di dargli torto. Sono un maledetto idiota.


***

Buon venerdì! Come state? Ecco un nuovo capitolo. Oggi è uscito il nuovo album di Taylor Swift, nella mia fantasia lei è chiusa nella sua stanza e conosce già tutte le canzoni a memoria. Un po' come me xD, vi aspetto come sempre nei commenti!

Love, 

Thea

Because Of HerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora