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BETTY

La mattina di Natale, casa mia sembra in delirio. Mio padre è a casa per le feste e Chase ci onora della sua presenza all'ultimo momento, dopo che ci aveva detto di non poter tornare a casa.

 Non sono affatto felice di vederlo, la gioia di mia madre mi fa venire la nausea. Quando mi sveglio, stanno tutti aprendo i loro regali in soggiorno. C'è una playlist natalizia che si diffonde dagli altoparlanti e le ragazze stanno scartando i loro pacchi rosa con entusiasmo. 

Misha cerca di aprire il suo, mentre mamma e papà ballano. Chase sta digitando qualcosa al cellulare. Nessuno si accorge che sono entrata nella stanza, è deprimente. A un certo punto, Chase solleva lo sguardo dallo schermo e punta gli occhi azzurri su di me.

«Perché te ne stai lì a guardarci con quello sguardo da psicopatica?»

Ecco perché lo odio, tra i vari motivi c'è la sua capacità di essere sempre inappropriato. Mamma e papà si voltano nella mia direzione, Augustine si alza e corre ad abbracciarmi così forte che quasi mi toglie il fiato. Sorrido e le scompiglio i capelli.

«Buon Natale, Lizzie. Ti voglio tanto bene».

Mi si stringe il cuore.

«Anch'io ti voglio bene. Cosa vi ha portato Babbo Natale?»

Lei non ci crede più dall'anno scorso, ma mantiene il gioco perché non vuole rovinare l'atmosfera ai più piccoli. Allie e Inez mi tirano per un braccio ciascuno, facendomi ridacchiare.

«Guarda questo castello a tema Frozen, Lizzie. È fantastico!» esclama la più piccola.

Mi siedo vicino a loro e ammiro il regalo enorme davanti ai miei occhi. Mio padre deve proprio avere un senso di colpa delle proporzioni di un satellite.

«Mi sembra un regalo fantastico, ragazze». Misha mi si arrampica sulla schiena e ridacchio. «Ehi, piccoletto».

Chase sbuffa e mi volto verso di lui per fulminarlo con uno sguardo. Sul serio, qual è il suo problema?

«Mamma mi aveva detto che eri diventata una specie di Cenerentola, ma vederlo è sconcertante».

«Perché non vai a quel paese?» sbotto.

Poi lancio uno sguardo tagliente a mia madre. Non capisco perché mi odi così tanto, non ho mai fatto altro che cercare di compiacerla. Papà ci raggiunge e si siede sul divano accanto a mio fratello, le ragazze nemmeno provano ad avvicinarsi a lui. È un tale stronzo anaffettivo, risulta fastidioso solo a guardarlo.

«Perché non vi calmate? Siete sempre stati come cane e gatto, incredibile» borbotta papà. «Vieni qui, Elizabeth. C'è un regalo anche per te».

Borbotto tra me e me, ma mi alzo. La mamma ci raggiunge e si siede accanto a Chase, quindi io scelgo di sedermi vicino a papà. Tra i due, è quello che preferisco. Dovrei essere felice di essere in casa mia con la mia famiglia la mattina di Natale, ma non provo altro che profondo disagio. Questa non è una famiglia felice, siamo incasinati e viviamo di apparenze. 

I miei pensieri volano a Josh. Passerà il Natale con sua madre, sua sorella e sua nonna materna. Vorrei tanto essere con lui, almeno sarei libera di dare sfogo ai miei pensieri senza sentirmi giudicata. Papà mi porge un pacchetto con la carta argentata e la mamma una busta.

«Forza, aprili» mi incoraggia mio padre.

Sollevo la linguetta della busta, convinta di trovarci dentro un biglietto d'auguri, e mi irrigidisco quando tiro fuori il foglio rosa con il mio nome sopra. Lo apro perché temo di aver interpretato male, invece è proprio quello che pensavo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 03 ⏰

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