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JOSH

Fermo l'auto davanti al cinema e inizio a sentire l'irrequietezza agitarsi dentro, la cosa non fa che darmi ancora più fastidio. Siamo al cinema di Weston, un posto così antiquato da sembrare uscito da un film in bianco e nero. Sembrava che dovessero buttarlo giù per costruire un albergo, ma a quanto pare continua a resistere. 

Betty tamburella le dita sulle cosce e guarda fuori dal finestrino, oltre il quale compare James insieme Moore, Mitch e Eve. Aveena è già davanti all'ingresso del cinema insieme a Billie. Quando la vedo, sono io a irrigidirmi, cazzo.

«Chi l'ha invitata?» sbotto.

«Non ne ho la più pallida idea».

«Non so se è più una buona idea, Bets».

Lei si volta di scatto e mi fissa con i suoi occhioni azzurri, mi fa sentire una merda e un po' la odio quando fa così.

«Ma l'avevi promesso».

Sembra una bambina.

«Lo so, ma l'idea di farmi molestare da lei non è per niente allettante».

Annuisce e si morde il labbro, poi raddrizza le spalle.

«D'accordo, tu sei il mio ragazzo ma io sono la tua ragazza. Questa cosa serve per aiutare tutti e due, la tengo lontana io».

Mi viene da ridere, ma mi sforzo di controllarmi.

«La mia tigre» la prendo in giro.

Imita un ruggito e ridacchia, la seguo a ruota perché è fottutamente adorabile. Ù

«Andiamo, sono sicura che ci divertiremo indipendentemente da Kane e Billie».

Non sono dello stesso avviso, ma non posso tirarmi indietro ora anche perché ci hanno già visto tutti. Mentre camminiamo verso l'ingresso, afferro la sua mano e intreccio le nostre dita in una presa salda. 

Betty mi stringe più forte e quasi mi fa male, capisco perché quando raggiungiamo gli altri. Billie la sta fissando come se potesse incenerirla con gli occhi.

«Ehi» esclama Aveena.

Saluta Betty con un abbraccio, ma lei non molla la mia mano. Mi viene da ridere, sta cercando di far capire a Billie che sono impegnato e ci sta riuscendo benissimo.

«Che fine avete fatto ieri sera, amico?» esclama Kane, dandomi la mano in quello che dovrebbe essere un saluto virile.

Ricambio la stretta e mi mantengo sul vago.

«Quella festa faceva schifo, ce ne siamo andati».

«Anche noi, Mitch era strafatto» interviene Eve.

«Ci si può solo sballare a feste del genere».

Ridono tutti, ma io fisso le nostre mani unite. La mia e quella di Betty, ovviamente.

«Ho ancora in testa l'immagine di tu che gli infili la lingua in bocca» esclama Eve maliziosa, indicando me e Kane.

Billie sussulta e mi fissa con gli occhi sgranati.

«Hai baciato lui? Ma che diavolo di problemi hai?»

Kane scoppia a ridere e scuote la testa, grazie a dio non gli è venuta una crisi esistenziale e non ha intenzione di perseguitarmi come fa lei altrimenti la mia vita sarebbe un bel casino.

«Era un gioco» mi giustifico.

«Qual è il problema?» interviene Betty.

Lei la fulmina con lo sguardo.

Because Of HerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora