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JOSH

Fisso la porta dell'armadio a muro e finisco la terza birra tutto d'un colpo, intanto fumo uno spinello che mi ha messo in mano Mitch. Invece di rilassarmi, mi viene la nausea e sento la rabbia arrampicarsi sulla mia pelle. 

Non so che cazzo di perversioni abbia Eve, ma abbiamo capito che è una stronza a cui piace giocare. È chiaro a tutti che ad Aveena piaccia Kane, credo che Betty sia l'unica a non averlo ancora capito e non so cosa volesse dimostrare Eve con questo gioco. 

Non mi sono fatto problemi a baciare Kane perché è un cazzo di gioco e non ho problemi con la mia sessualità, so che mi piacciono le ragazze e la cosa non cambierà se bacio un ragazzo. 

È solo un bacio, cazzo, ma non è quello che ho pensato quando lui ha baciato Betty e il fatto che siano chiusi li dentro da un po' inizia a darmi sui nervi.

«Mi sembri un po' nervoso, Allen».

Mi volto verso Eve e la sorprendo a fissarmi con gli occhi un po' troppo languidi. Non vorrei dire cavolate, ma credo che vedermi baciare Kane l'abbia eccitata. Aveva questo genere di perversioni anche l'anno scorso, Chandler mi aveva raccontato che ha fatto un pompino a Kennedy mentre lo obbligava a baciare lui. Penso che vorrebbe fare qualcosa con due ragazzi, ma sta insieme a un coglione omofobo e di mentalità ristretta quindi stasera ha deciso di giocare con noi.

«Anche tu, non credere che non si noti».

Solleva un angolo della bocca e allarga appena le gambe, intravedo le mutandine di pizzo e Mitch gliele richiude con forza.

«Posso obbligarlo a stare chiuso lì dentro anche con te».

«Così ti uniresti a noi».

Ridacchia e rovescia la testa verso il soffitto.

«Se sei geloso, perché non vai a prenderla?»

Perché non è la mia vera ragazza, dannazione. Betty sarà al settimo cielo per questa cosa e sto cercando con tutto me stesso di non rovinarle il momento, anche se non sto affatto bene. Manca un minuto e mezzo e miei occhi sono fissi sul pannello di legno.

«Immagina le labbra di lui sulla sua gola, Josh» sussurra Eve. «Risalgono fino al mento di Lizzie e lui fa guizzare la lingua sulla sua pelle, raggiunge la bocca e ne traccia il contorno prima di baciarla e spingersi tra le sue labbra. Le scopa la bocca».

Giuro che se non chiude quella cazzo di bocca, la butto giù dalla poltrona. Stringo i pugni così forte che mi fanno male le mani.

«Stai impazzendo, Josh».

Mi strofino la faccia con i palmi sudati, poi prendo una decisione. Mi alzo e mi dirigo verso l'armadio, apro l'anta e Kane si volta di scatto. Betty ha la schiena premuta contro la parete e mi fissa negli occhi con espressione sorpresa.

«Tempo scaduto» annuncio. «Fuori dai coglioni, Kane».

«Non sono ancora passati sette minuti».

«Non me ne frega un cazzo. Allontanati dalla mia ragazza».

Kane sbuffa ed esce dall'armadio, afferro Elizabeth per un braccio e la attiro al mio fianco, sbatto l'anta e me ne vado portandola con me. Stringo il suo polso, ma sto attento a non farle male. Entro nella prima stanza che trovo libera e chiudo la porta a chiave. 

È uno studio, c'è una scrivania e una libreria ricopre un'intera parete, a completare il tutto un divano in pelle. Betty si divincola da me e allaccia le braccia al petto. Fuori la musica pompa così forte dalle casse che mi viene il mal di testa.

«Che diavolo fai, Josh?» sbotta.

«Io che diavolo faccio? Sei stata da sola con lui lì dentro e non so neanche che cazzo avete fatto».

Because Of HerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora