I primi ospiti cominciarono ad arrivare verso le 11 del mattino e sia Mandy che Charles che Mrs Dorothy si intravedevano andare e venire dalla porta alle scale per annunciare gli invitati, trasportare i bagagli o per accompagnarli nell' alloggio per loro predisposto. Lord Risewell ad ogni ingresso annunciato si faceva trovare presso la porta per salutare amici e conoscenti che in genere non arrivavano mai da soli ma accompagnati da un nugolo di mogli, genitori, parenti e qualche infiltrato.
Jane e i bambini, in giardino per la lezione mattutina, sbirciavano con curiosità le carrozze con i nuovi arrivati. Glenn e Cécile rivelavano alla loro istitutrice i nomi degli ospiti che già conoscevano. Poi arrivò quella carrozza.-Il visconte Price con la moglie -annunciò Cécile - e quelle chi sono?
Dopo i due anziani coniugi, vestiti elegantissimi, dalla vettura erano scese due ragazzine. Un attimo dopo scese la loro madre e Jane trattenne il fiato.
-Sciocchina!- ridacchiò Glenn -sono le nipoti! Ti ricordi che la mamma ce ne ha parlato?
-La fidanzata di zio John!- esclamò la bambina che evidentemente si era subito rammentata. -È lei? È bellissima!
-Lady Violet Elmstone - completò Glenn- la mamma ci ha raccontato molto di lei.
Le gote di Jane avevano perso colore, il suo cuore le parve avesse cessato di battere.
Violet era meravigliosa. I capelli biondi sollevati sul capo in un' acconciatura elaborata incorniciavano un volto delicato e bellissimo. Jane non aveva mai visto una donna così bella. L'abito rosa le illuminava l'incarnato e la fasciava sul busto mostrando un corpicino ben fatto e un vitino da vespa nonostante le due gravidanze. I due bambini guardavano a bocca aperta la scena e lei si rammaricò di aver concesso loro di stare così vicino al portone d'ingresso.-Hai visto le arie che si danno quelle due bambine? -osservò Cécile facendo una smorfia per imitare l' espressione altezzosa della ragazzina più alta. La sua faccia era così simpatica che sia Glenn che Jane scoppiarono a ridere. Le due ospiti e la loro madre le udirono e le rivolsero uno sguardo sdegnoso. La più piccola tirò fuori la lingua un attimo prima di sparire oltre la soglia.
-Che antipatiche!- disse Glenn -Io non voglio giocare con loro stasera!
Jane pensò che il marchese probabilmente aveva informato i nipoti della presenza delle due ragazzine e che la loro istitutrice avrebbe dovuto coinvolgerle per giocare con loro.
-Sono sicura che vi divertirete insieme!- esclamò Jane e ragionò che ce l' avrebbe messa tutta per fare divertire i due nipoti del marchese anche se le figlie di lady Elmstone si fossero dimostrate insopportabili. I due bambini lo meritavano e sperò che anche lord Risewell avrebbe contribuito alla loro felicità.
Mrs Dorothy le aveva dato ulteriori istruzioni da parte del padrone, troppo impegnato per convocarla di nuovo nel suo studio: avrebbe portato i due nipoti per permettergli di presentarli agli ospiti alle 16:00 precise, poi li avrebbe condotti con le figlie di lady Elmstone nella sala adiacente e li avrebbe fatti giocare in attesa che lui o Violet venissero a cercarli per la cena.
I domestici pranzarono a turno alternandosi con quelli incaricati di servire a tavola gli ospiti e il padrone. Jane pranzò con mrs Dorothy e discussero sulla serata e sull'incarico dell' istitutrice.-Datemi retta, miss Julie, mettete quel bel vestito che avete comprato e sciogliete i capelli. Perché dovete nascondere la vostra bellezza?
-Io sono orribile, mrs Dorothy.
-La cicatrice c'è, non posso negarlo ma voi le date troppa importanza. Siete molto graziosa e non avete niente da invidiare a lady Elmstone.
-Mrs Dorothy! Spero che stiate scherzando! Quella donna è stupenda!
-Non lo nego, miss Julie. Ma voi avete una bellezza diversa. Siete fantasiosa, socievole, conoscete tante cose e soprattutto avete un cuore generoso. Qui tutti vi vogliono bene e anche il padrone.
-Oh mrs Dorothy, il signor marchese è stato tanto buono con me.
-Sì anche lui è un uomo generoso. Se voi foste nobile, io credo che...
-Non ditelo vi prego -scongiurò la ragazza -ditemi invece una sola ragione per cui dovrei indossare quell' abito stasera. Chi mi ammirerà rinchiusa in una stanza con i bambini?
-Lo dovete indossare per voi stessa. Fatelo per voi, miss Julie.
E Jane ascoltò. Si vestì, si specchiò e pettinò. Azzardò qualche passo di ballo che ricordava ancora. Quando bussò alla camera dei bambini per aiutarli a prepararsi, questi applaudirono di gioia.
-Com'è bella miss Julie!- esclamò Cécile entusiasta. I complimenti dei bambini le fecero bene, li abbracciò e baciò sulla fronte. Poi li aiutò a vestirsi.
-Quando daremo il nostro regalo allo zio, miss Julie?- domandò Glenn.
-Vedremo. Dopo la vostra presentazione oppure prima di cena, direi.
Erano quasi le quattro. Jane scese le scale tenendo i due bambini per mano. D'improvviso notò il marchese in fondo alla scala in compagnia di lady Elmstone che discutevano. Lei era rossa in viso e lui pareva emozionato. Rallentò imbarazzata trascinando in questo frenare anche i piccoli che accompagnava.
-Sei sempre tu-diceva la donna -mi sei mancato John. Mi sono pentita quasi subito di aver sposato il visconte Elmstone, un uomo algido e cattivo. Mi ha però dato due figlie meravigliose e questo non potrei rimpiangerlo.
-E tu sei sempre bellissima, Violet. Ma il tempo è passato per entrambi. Non siamo più gli stessi di 15 anni fa.
-Siamo cresciuti. Mi dispiace di averti lasciato allora, John, ma desideravo troppo essere madre.
-Non te ne ho fatto una colpa, lo sai. Io non potevo più darti nulla.
-Oh John, io ...
Lady Elmstone aveva poggiato una mano sul torace del marchese e si era avvicinata così tanto che parve a Jane che volesse baciarlo. A quel punto Glen chiamò lo zio con voce squillante.
La donna si scostò di botto ed entrambi sollevarono gli occhi sulla sommità della scala.
Jane arrossì mentre Glenn e Cécile le sfuggivano di mano e si precipitavano incontro allo zio.
Il marchese diede loro una breve occhiata e un sorriso quasi distratto, poi tornò a fissare la sua istitutrice che non gli era mai apparsa così bella. Lady Elmstone si accigliò.-Chi è?- domandò al marchese.
-L'istitutrice dei ragazzi, miss Julie Cawley- rispose l' uomo improvvisamente imbarazzato.
Jane arrivò in fondo alla scala.-Mi dispiace, My Lord, non volevo disturbare- mormorò.
-Nessun disturbo, miss Julie -ribatté il marchese -Avete eseguito i miei ordini. Sono le quattro precise. Venite, entrate con i bambini per la presentazione ai miei ospiti.
Poi si rivolse con dolcezza alla sua precedente interlocutrice.-Violet- disse -questi sono i miei nipoti. Cécile...
La bambina fece una riverenza.
-E Glenn.
Il piccolo inchinò il capo.
-Sono i figli di mia sorella Jennifer.Lady Elmstone dopo aver sorriso ai bambini divenne seria.
-Mi dispiace, John - disse - ho saputo dell' incidente di tua sorella e del marito. Sono addolorata per te.
-Grazie -rispose il marchese - Vogliamo raggiungere gli altri ospiti?
Le mise un braccio intorno alla vita e la guidò verso l'ingresso della sala da dove proveniva un chiacchiericcio allegro e confuso.
Jane riprese i bambini per mano e li seguì. Mentre varcavano la soglia lady Elmstone chinò le labbra sull'orecchio del marchese e nonostante sussurrasse Jane sentì che diceva:-Che cos' è quella cosa orribile che ha sulla guancia quella tua dipendente?
Jane osservò Lord Risewell che scosse il capo e non le rispose affatto.
🙆Violet è gelosa di Jane, si capisce?
Spero che il capitolo vi piaccia, lasciatemi i vostri commenti, grazie.🙋
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Il fantasma di Hatfield Castle
Mystery / ThrillerLe vicende di Jane vittima di violenza famigliare e del marchese di Hatfield, John Risewell, si intrecciano con quelle di lady Eleanor Lowther, anima senza pace che infesta la dimora di Hatfield Castle. Eleanor vuole qualcosa da entrambi ed entrambi...