Cap.64 - fine di un incubo

22 3 0
                                    

Dopo aver chiesto a Mrs Dorothy di servire degli spuntini leggeri alla fidanzata digiuna dalla mattina e all' arcivescovo, Lord Risewell uscì per cercare mr Fogg. Un poliziotto si offrì di accompagnarlo nel luogo in cui il tenente si era recato insieme al sergente Lukas. Il gendarme si insinuò, tallonato dal marchese, all' interno dei cespugli che delimitavano la zona alberata e le voci concitate dei due ufficiali li raggiunsero prima che li avvistassero. Poi sbucarono su una piccola radura. Il poliziotto si fermò e lord Risewell proseguì verso i tre uomini che si intravedevano tra gli arbusti.

-Si fermi dov’è!- ordinò mr Fogg uscendo minaccioso verso il marchese.

-Ho il diritto di sapere!- replicò Lord Risewell proseguendo imperterrito verso il poliziotto. Allora lo vide.
Un uomo lungo e magro stava inarcato per terra, supino, con il collo incurvato all' indietro e la nuca immersa in una pozza di sangue.

-Maledizione, lord Risewell, cosa fate qui?- sbottò il tenente.- non riuscite mai a farvi gli affari vostri?

-Chi è?- domandò il marchese senza considerare lo sfogo del poliziotto.

Mr Fogg sospirò.
-Il visconte Corbeld.

-È morto?

Il tenente ridacchiò.
-Voi cosa ne dite?

-Che cosa gli è successo?

-Direi che è caduto all' indietro e ha sbattuto la testa sul sasso. Rimane da capire perché abbia perso l' equilibrio. Dall' espressione del volto direi che era terrorizzato da qualcosa o … qualcuno.

-Eleanor, senz' altro. Non ho dubbi.

-Beato voi. Io non ho mai creduto ai fantasmi.

-Se credete che sia caduto accidentalmente…

-Può essere, era zoppo e il bastone non lo aveva con sé. Lo abbiamo trovato a molti metri di distanza.

-Anche questo è piuttosto strano. Non trovate, Fogg?

Il poliziotto annuì.

-Forse. Per me scappava. Da cosa non saprei dirlo ma quella cosa lo ha raggiunto, si è voltato all' improvviso e l' ha vista.

-Ed è caduto.

-Proprio così. L' indagine è finita e sono soddisfatto. Il fascicolo del giudice Corbeld, magistrato corrotto, può essere chiuso. Potrei concludere dicendo che giustizia è stata fatta.

-Purtroppo la morte non annulla tutto il male compiuto da questo infame.

-È vero ma chi è vivo ha una speranza, i morti non possono fare più nulla. 

Lord Risewell fissò il cadavere rigido del visconte Corbeld e pensò a Jane. Doveva dirglielo subito. La morte di Corbeld cambiava tutto, non c’era più necessità di sposarsi in fretta e furia, si apriva la possibilità di invitare i suoi amici più cari e celebrare le nozze con la grandiosità che compete alla futura moglie di un marchese. Il suo desiderio di lei avrebbe aspettato di fronte alla prospettiva di renderla pienamente felice dopo tanta sofferenza.

***

Il tenente Fogg si rivelò meno insensibile di quanto dimostrato in precedenza poiché si preoccupò di fare spostare il corpo del defunto visconte in meno di un’ ora e di fare sparire ogni traccia di lui dal luogo del decesso. Prima di congedarsi, si scusò con entrambi i futuri coniugi per la durezza con cui aveva dovuto condurre le operazioni e non si dimenticò di porgere loro le congratulazioni per il prossimo matrimonio.
Lord Risewell si domandò se fossero scuse sincere o dettate dal timore di ritorsioni da parte sua per averlo trattenuto ingiustamente al centro di polizia.
Venuta a conoscenza della morte dello zio, Jane sentì come se un grosso macigno fosse stato sollevato dalla sua anima. Non era più costretta a nascondersi ed era libera di scrivere e rivedere tutti i suoi amici senza la paura che qualcuno facesse loro del male a causa sua. Per tanto tempo aveva vissuto nell' angoscia di essere scoperta e riportata dal visconte e la libertà dovuta alla morte di quel mostro era esaltante.
In serata l' arcivescovo benedì ogni stanza di Hatfield Castle e accettò l' invito del padrone di casa a fermarsi per cena che fu servita prima del solito, dato il poco cibo ingerito da tutti durante la giornata.

-Quindi le nozze sono rimandate- disse il vescovo Welby.- Credo che sia un' ottima idea. Vi salverete dai pettegolezzi che suscitano spesso i matrimoni affrettati.

-Rimandato, ma non troppo -replicò il marchese guardando supplichevole la giovane fidanzata.

Jane gli sorrise maliziosa.

-Il tempo necessario per scrivere ai miei amici la bella notizia e a Lord Risewell di organizzare la festa secondo i suoi desideri- dichiarò.
-Una settimana sarà forse sufficiente o … dieci giorni?

Si rivolse al marchese cercando la sua approvazione e lui annuì soddisfatto. Poi Lord Risewell guardò il vescovo.

-Se siete d' accordo, eccellenza, dieci giorni mi sembrano un giusto compromesso. Siete sempre disponibile a sposarci?

Il vescovo ridacchiò.

-Non pensavo a una proroga così breve. Sarò lieto di presiedere il vostro matrimonio e mi congratulo per la scelta della sposa, bella e coraggiosa. Mio caro Risewell, sembra che il cielo vi stia restituendo ciò che vi ha tolto anni fa.

-No, mi sta dando molto di più.
Il marchese cercò sotto il tavolo la mano della giovane fidanzata e la strinse con energia.
Jane decise di approfittare dell' occasione per chiedergli chiarimenti sui dubbi che il tenente Fogg le aveva suscitato.

Perché aveva parlato di due fantasmi?

-John - mormorò - volete raccontarmi come siete riuscito a sfuggire all' agguato degli scagnozzi di mio zio Willard?

-Sarei anch’io curioso di sapere tutta la storia - intervenne il vescovo con un sorriso garbato.
Lord Risewell annuì. Glenn e Cécile che non avevano spizzicato parola durante la cena, intimoriti dalla presenza del prelato, puntarono gli occhi vispi sullo zio.

-Sì, sì, zio John! Racconta!

Scommetto che immaginate già chi ha salvato il marchese. O no?🙆

Il fantasma di Hatfield CastleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora