Cap.61 - l'interrogatorio

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Charles si affrettò a sfilare il cappuccio nero dalla testa di miss Julie Cawley terrorizzato di non essere arrivato in tempo per salvarla. Dopo il cappuccio notò subito lo straccio che la soffocava e lo tirò via più veloce che poté dal cavo orale nel quale era stato pigiato con forza.

-Miss Julie!- gridava -miss Julie, rispondetemi, per carità, rispondete!

Jane aprì gli occhi cercando di respirare e dilatare i polmoni. Mentre Charles le liberava i polsi dalla corda, rassicurato che si muovesse, lei cominciò a ricordare quello che era successo. Non era morta e aveva causato la morte dell' uomo che amava.

-Charles … Charles - mormorò. - come mi hai trovato?

-Oh miss Julie! Ho visto degli uomini a cavallo e mi sono preoccupato. Sapevo che eravate sola e stavate passeggiando nel parco. Sono corso subito a cercarvi ma non vi ho visto. Poi c’era qualcuno tra gli alberi e ho pensato foste voi … l'ho seguito, e vi ho scorto per terra, immobile, … ho avuto timore che foste morta.

-Charles!- gridò. -Il marchese! È tornato? Dimmi che è tornato!

Il maggiordomo la fissò turbato.

-No, miss Julie. Il marchese non è ancora rientrato. Cosa vi hanno fatto quegli uomini? Appena il marchese tornerà a casa si rivolgerà alla polizia per catturare quei criminali!

Jane scoppiò in lacrime e cominciò a urlare. Lord Risewell non c’era più, non l' avrebbe più abbracciata, non avrebbe più abbracciato Glenn e Cécile. Charles restò sconcertato dalla disperazione della ragazza e la attribuì all' esperienza traumatica con i banditi.
L' aiutò a sollevarsi contro la sua volontà e se la caricò sulle braccia per trasportarla fino all' abitazione. Ansimò, non era più un giovanotto e gli mancava il fiato mentre accorciava la distanza che lo separava dall' ingresso. Mrs Dorothy gli corse incontro.

-Oh, meno male che l' hai trovata!

Charles ringraziò il cielo di essere arrivato alla porta e di avere l’aiuto della governante.

-Nella sua stanza!- ordinò mrs Dorothy e Il maggiordomo, rassegnato, si accinse all' ulteriore sforzo di salire le scale con il peso di miss Julie tra le braccia. Braccia che gli dolevano da morire e gli sembravano pesanti come blocchi di ferro.
La poggiò sul letto con l’espressione chiaramente sollevata. Il suo viso era pallido dallo sforzo e preferì lasciarsi cadere su una poltrona, prima di crollare dalla stanchezza.
Mrs Dorothy si attivò subito per soccorrere la ragazza che continuava a gridare di dolore e piangere con singhiozzi disperati.

-Cosa vi hanno fatto, miss Julie?- domandò angosciata. -Siete ferita? Dove vi fa male? Oh santo cielo! Charles, sarà meglio chiamare il dottor Mason!

-Miss Julie! Miss Julie!

Glenn e Cécile entrarono nella stanza di corsa e si precipitarono verso il letto.

-Oh no!- protestò la governante ormai fuori di sé dall’ansia.-Charles, porta fuori i bambini!- gridò. -Chiama Mandy per aiutarmi e corri a cercare il medico!

Il maggiordomo che ancora non aveva recuperato il fiato si alzò a malincuore e afferrò Glenn per il polso.

-Lord Rochester, temo di essere costretto a chiedervi di lasciare la stanza. Miss Julie ha bisogno di cure e di tranquillità.

Glenn cercò di divincolarsi strattonandolo.
Poi Charles afferrò anche Cécile per il bavero della camiciola ma ella gli sfuggì con un guizzo e si rifugiò nella testata del letto.

-Miss Julie!- gridò. -Che cos' avete?

Jane non sentiva nulla se non un dolore sordo e una disperazione infinita. Solo lei era a conoscenza di ciò che era accaduto al marchese e il pensiero di comunicarlo agli altri era uno strazio immenso.
Alla fine Charles riuscì a trascinare fuori i bambini e mrs Dorothy chiuse subito a chiave la porta della stanza. Il povero maggiordomo si prodigò per convincerli ad aspettare il permesso della governante prima di ritornare a visitare miss Julie, riferì loro l’accaduto o meglio, quel poco che sapeva e si sforzò di rispondere alle loro domande angosciate. I bambini rivivevano il dramma della perdita degli affetti più cari e a nulla valevano le rassicurazioni del maggiordomo sul fatto che miss Julie si sarebbe ripresa presto. Per provvidenza arrivò Mandy che con il suo ottimismo li trascinò con sé in cucina e poi li affidò alla cuoca mentre saliva ad aiutare mrs Dorothy. Charles si infilò la redingote per uscire e cercò il cappello. Data l' ora tarda rischiava di non trovare il dottor Mason in ambulatorio ma decise di rischiare lo stesso; al limite, ragionò di cercarlo a casa.
Appena apri la porta si arrestò. Sulla soglia c’erano un paio di individui che si apprestavano a bussare e vide un' altra decina di uomini sparsi nel giardino di fronte che sembravano intenti a cercare qualcosa.
Il più alto, bruno, con due baffi spioventi si fece avanti e squadrò il maggiordomo con perplessità.

-Chi siete?- domandò Charles stordito.

-Tenente Gordon Fogg- si presentò l’uomo.- e questo è il sergente Lukas.

-Non capisco - disse Charles.- Chi cercate? Il marchese non è in casa.

-Abbiamo bisogno di parlare con miss Jane Walsham.- spiegò il tenente. Poi, di fronte all' espressione sorpresa del maggiordomo, ci pensò su e aggiunse:
-Miss Julie Cawley intendo, alias Jane Walsham.

Charles non capì ma all' udire il nome di Julie si sentì in dovere di avvisare.

-Cosa volete da miss Julie? Sta molto male, è stata assalita da banditi e io devo correre dal medico.

-Dov'è la ragazza?- replicò il poliziotto. -Devo parlare con urgenza con lei!

-Signore … vi ho detto…
Charles tentò di protestare ma il tenente Fogg non lo lasciò nemmeno finire, lo spostò energicamente con il braccio e s’introdusse nell' ingresso. Appena il maggiordomo si voltò per protestare anche il sergente ne approfittò ed entrò.

-Avanti, parla! - incalzò il poliziotto coi baffi scuri. -Dov'è la ragazza?

Le urla di Jane arrivavano nitide fino in basso.

-Di sopra!- esclamò Lukas precipitandosi insieme al suo superiore verso le scale.
Charles disorientato, maldestro ad agire in mancanza di direttive del marchese, andò loro dietro invitandoli con l’affanno a desistere da qualunque interrogatorio.

-Aprite la porta!- ordinò il tenente Fogg bussando come un forsennato, dopo aver tentato più volte inutilmente di girare la maniglia.

-Chi siete? Che volete? - la voce femminile dall' altra parte sembrava spaventata.

-Aprite, polizia!- insisté l' uomo. Devo vedere miss Cawley!

Titubante mrs Dorothy si decise a girare la chiave e socchiudere la porta.
Le grida di Jane arrivarono alle orecchie attente di mr Fogg, che si rivolse con decisione alla governante.

-Signora, spostatevi- ordinò.

Mrs Dorothy obbedì con riluttanza. Aveva cercato di calmare la ragazza in mille modi ma sembrava  impazzita, forse i poliziotti avrebbero ottenuto qualcosa di più.  Come erano giunti fin là?
Il tenente si avvicinò senza indugio al letto dove la poveretta, incapace di sopportare ciò che le era accaduto, continuava a lamentarsi come un cucciolo ferito gettando di tanto in tanto delle urla strazianti.

-Miss Walsham!- bisbigliò il tenente con le labbra vicino all' orecchio dell’inferma.- Miss Walsham, sono il tenente Fogg; volete raccontarmi quello che vi è successo? Dov’è il visconte Corbeld? Coraggio, miss Walsham, riprendetevi! Siete in salvo ormai!

La sua voce entrò nella mente di Jane perché pronunciò quel nome odiato.
A quel punto reagì e balbettò:

-Lord Risewell… lord Risewell…
Mr Fogg replicò subito sempre vicino al suo orecchio.

-So tutto… ditemi se avete visto Corbeld.

-Era lì … l' ha ucciso… e rideva… rideva…

Un altro urlo di dolore seguito da uno scoppio di singhiozzi scaturì dall' anima devastata di Jane.

-Ha ucciso anche i miei genitori! Mamma… mamma aiutami!

Mrs Dorothy intervenne indignata.

-Non vedete che la state facendo peggiorare? Che cosa fate? Appena il marchese sarà qui vi …

Lo sguardo accigliato che le indirizzò il tenente la gelò.
Charles allora si fece avanti a sua volta.

-Credo che sia opportuno, signori,  che vi mostri dove ho trovato miss Julie - disse compito. -Legata e imbavagliata e con un cappuccio in testa. Miss Julie non può aver visto quello che chiedete.

Mr Fogg finalmente lo degnò di attenzione.

-È una buona idea - annuì.
Fece cenno al sergente di avvicinarsi.

-Lukas, portate gli uomini a cercare dove vi indicherà il maggiordomo - ordinò.- forse troviamo tracce di Corbeld.

Il poliziotto fece cenno a Charles di precederlo e poi lo seguì all' esterno della stanza.

-Volete spiegarci che cosa sta succedendo?- sbottò mrs Dorothy spazientita. -Siete nella dimora del marchese di Hatfield e non potete fare quello che volete!

🙆Sto ultimando l'ultimo capitolo, poi l'epilogo. Spero di pubblicare stasera altrimenti domani. Poi spero mi lascerete qualche commento sulla storia. Grazie a chi sta votando i capitoli!❤️

Il fantasma di Hatfield CastleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora