Cap.35 - il secondo rubino

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Jane era divisa. Aveva in mente due progetti ed entrambi la coinvolgevano emotivamente. Doveva dedicare del tempo ad entrambi e faticava a scegliere quello a cui dare la priorità. Il primo era l' indagine sul fantasma: doveva rintracciare la tomba dove sperava di trovare anche il medaglione. Certo non poteva chiedere di riesumare la bara ma sperava che sarebbe stata la stessa Eleanor a mostrarle dove cercare, se la sua idea era giusta. Jane sentiva che era tutto vero, il fantasma voleva che lei scoprisse dove era finito il suo bambino.
Poi c’era il libro presente nella biblioteca di Hatfield Castle dove cercare altre informazioni sulla storia di George ed Eleanor. Sperava in degli indizi a cui nessuno aveva mai fatto caso, che avrebbero potuto svelare dove Edward era stato nascosto. Jane non escludeva che il bambino fosse stato rapito e consegnato ai gitani o ucciso e occultato nel castello o sepolto nel territorio circostante. La sua indagine era molto difficile, pressoché impossibile, dato il lungo tempo trascorso dagli eventi ma lei era ottimista: infatti aveva per alleata un fantasma!
Il secondo progetto era altrettanto urgente: trovare un regalo per il compleanno del marchese! Un regalo che dovevano preparare i ragazzi per lo zio ma anche un’idea per lei che desiderava ringraziare il suo datore di lavoro per la sua generosità! La festa si sarebbe svolta tra meno di un mese e il tempo a disposizione non era molto.
Si vestì e corse giù per la colazione.
Mrs Dorothy l’avvisò che i ragazzi si erano alzati presto ed erano ansiosi di iniziare la lezione. Sicuramente aspettavano che lei dicesse loro cosa potevano regalare allo zio!
Mentre beveva il suo tè, Jane ebbe finalmente l’ispirazione: un disegno! Glenn e Cécile potevano ciascuno preparare un bel disegno per lo zio. Poi avrebbero comprato ad Hatfield una cornice per presentarlo al meglio. Più ci pensava, più le sembrava un' ottima idea.
Aveva ancora qualche minuto a disposizione e pensò di salire nella stanza a cambiarsi le scarpe e prendere lo scialle. Avrebbe portato i ragazzi fuori ad esercitarsi con il disegno in mezzo alla natura dove, ne era certa, avrebbero avuto più facilmente l’ispirazione sul tema da scegliere di ritrarre.
Aprì la porta sovrappensiero e gridò appena la scorse. Non si aspettava di vederla, anche se non era la prima volta che appariva durante la mattina.
Il volto del fantasma era privo di espressione ma gli occhi sembravano punte acuminate mentre si piantavano su di lei. Canticchiava a fior di labbra quella terribile, straziante melodia del valzer viennese che le fece accapponare la pelle.

-Eleanor!- esclamò Jane -Aiutami a ritrovare Edward!

Il fantasma sparì all' istante.
Delusa, la ragazza entrò nella stanza. Il secondo cassetto dell’ingombrante cassettiera era socchiuso, lo aprì e notò la solita polvere grigia sul fondo. Controllò anche il primo e quelli sotto ma erano vuoti. Sospettando che la sabbia nascondesse qualcosa Jane la frugò con le dita e trovò ciò che si aspettava: un secondo rubino. Lo poggiò nella scatolina dove aveva conservato l' altro, riservandosi di parlare con il marchese appena si fosse creata l' occasione. Era sempre più persuasa che il fantasma avesse trovato il medaglione e forse anche il bambino e stesse cercando di comunicarglielo. Si cambiò in fretta e scese rapida fino alla biblioteca dove i bambini la stavano aspettando.

-Miss Julie!- gridarono saltando in piedi. Jane aveva ragione, Glenn e Cécile volevano sapere cosa potevano regalare allo zio per la festa ed erano euforici.
Jane rivelò loro ciò che le era venuto in mente ed entrambi furono entusiasti dell' idea.

-Posso disegnare un paesaggio, miss Julie?- domandò Cécile eccitata.

-Certo, mia cara - assentì la giovane istitutrice -E tu Glenn, cosa vuoi disegnare per lo zio?

-Io voglio ritrarre il suo cavallo preferito!- dichiarò il bambino convinto.

Jane ragionò che avevano le idee più chiare delle sue. E lei cosa poteva regalare a Lord Risewell?

-Mi raccomando - ordinò -vostro zio non deve sospettare nulla, altrimenti addio sorpresa!

-Possiamo iniziare adesso, miss Julie? - supplicò Cécile.

Il fantasma di Hatfield CastleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora