Cap.32 - il libro

16 4 0
                                    

La biblioteca di Hatfield era enorme. In attesa che il commesso finisse di accontentare alcuni signori arrivati prima di lei, Jane si avventurò lungo le pareti colme di volumi di ogni genere. Mandy, che aveva sostituito mrs Dorothy incaricata di sorvegliare i bambini, la tallonava e sbirciava di qua e di là a seconda di dove Jane poggiava gli occhi senza tuttavia capire nulla poiché era analfabeta.

-Quanti libri!- esclamò -La biblioteca del marchese è grande ma questa sembra infinita!

Jane annuì. Le sarebbe piaciuto prendere qualche libro da leggere ma il tempo che aveva per se stessa era davvero poco e lo usava per riposare o preparare le lezioni per i suoi piccoli allievi. Avrebbe potuto leggere qualcosa prima di addormentarsi ma dopo aver raccontato le fiabe e messo a letto i bambini la stanchezza era tale che il sonno le abbassava subito le palpebre.

Si accorse che il commesso stava rientrando nel banco e lo raggiunse.

-Buongiorno,- disse.-Sto cercando un testo con la storia del fantasma di Hatfield Castle.

Il commesso sollevò le sopracciglia stupito. Jane sospirò mentre girava lievemente il capo per evitare che il tipo continuasse a fissarla sulla guancia.

-Avete qualcosa?- insisté.

L' uomo, brizzolato e magro, aprì un grosso catalogo, infilò gli occhiali che portava appesi al collo con una cordicella e sbirciò scorrendo con il dito adunco le righe della pagina che aveva davanti.

-Ecco qui -annuì -Ve lo vado a prendere.

Aprì il cassetto e tirò fuori un mazzo di chiavi. Poi uscì da dietro il banco ed entrò nella stanza accanto. Jane lo vide spingere la scala lungo le scaffalature finché individuò quella che gli interessava, si arrampicò sugli scalini quasi in cima e con la chiave apri una delle ante in vetro. Il volume che estrasse da mezzo agli altri era piuttosto grande e pareva antico.

L' uomo lo poggiò sul banco, scrisse qualcosa su una scheda e poi domandò a Jane di scrivere i suoi dati anagrafici e firmare. Dopo aver obbedito, Mandy prese il libro voluminoso e lo trasportò sul tavolo che Jane le indicò.

-Coraggio!-mormorò Jane sedendosi e invitando la domestica ad accomodarsi accanto a sé. -Cerchiamo il rubino!

Dopo aver sfogliato le prime pagine, Jane capì che non avrebbe potuto esaminare tutto il volume, era enorme, c'erano informazioni di ogni genere: ricerche, notizie sulla famiglia dei Risewell che risalivano a circa seicento anni prima e sui vari discendenti che avevano ereditato il castello. C'erano dei dipinti che li raffiguravano. C'erano interviste e testimonianze. C'era la storia di George e Eleanor raccontata in pagine e pagine di testo. Dopo mezz'ora decise di controllare se il libro avesse un indice. Doveva concentrarsi sui gioielli e non era nemmeno sicura che l'argomento fosse trattato in quel lunghissimo volume.

In realtà non esisteva un vero e proprio indice ma più indici messi in successione segno che il testo aveva raccolto materiale da altri testi precedenti. La sua perseveranza fu premiata; lesse: i gioielli della contessa Lowther e andò subito a cercare la pagina indicata. Faticò a trovarla, esistevano più pagine con lo stesso numero. Alla fine esultò.

-Guarda, Mandy! Ecco i gioielli! Qualcuno ha pensato bene di disegnarli, che meraviglia! Ci sono delle illustrazioni chiare con delle didascalie.

Cominciò a leggere a voce sommessa per non disturbare i pochi individui che nei tavoli vicini erano chini a studiare altri libri.

-Questa collana era fatta da una singola fila di perle con fermaglio in oro, niente rubini. Quest'altra ha due file di diamanti, anche qui niente rubini. Qui c'è una spilla di platino con incastonato un diamante al centro e dei piccoli diamanti intorno. Caspita! Deve valere una fortuna! Ma niente rubini purtroppo!

Il fantasma di Hatfield CastleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora