Prologo

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Hertfordshire
Hatfield Castle 1841

Il reverendo Scott aveva appena terminato di recitare una lunga sfilza di preghiere e si accingeva ad aspergere con l'acqua benedetta la più importante delle stanze del castello: la camera da letto di lord Hatfield. Poggiò il secchiello sul tavolino e vi tuffò e immerse la testa dell'aspersorio, poi cominciò subito ad irrorare mobili, pareti e quadri scuotendo quel bastoncino di ottone con l'energia della sua fede ardente come se le gocce, uscendo più corpose d'acqua, avessero il maggior potere di fare evaporare ogni minima traccia dello spettro. John Risewell, marchese di Hatfield, lo osservava in disparte sulla soglia della stanza con occhi attenti e rigidi. Seguiva il percorso tortuoso di quelle goccioline che come pioggia benedetta marchiavano di umido la carta da parati, le tende di mussola bianca e di broccato color avorio, i drappeggi del baldacchino, la trapunta azzurra del letto. D'improvviso il secchiello si rovesciò sul tavolino e il liquido si diffuse sul piano lucido fino a sgocciolare dai bordi sagomati. L'acqua scese a benedire il tappeto come una piccola cascata finché si ridusse in piccole gocce solitarie. Padre Scott si corrugò incredulo.
-Oh che disdetta!- esclamò -Devo averlo poggiato in modo maldestro!
Il marchese si guardò intorno inquieto ma la consueta figura incorporea che lo tormentava non c'era. Respirò di sollievo. Forse il prete aveva ragione e il secchiello era mal posato.
Padre Scott non si scoraggiò, chiese dell'altra acqua, recitò l'esorcismo, poi ripeté la preghiera per il sale e ne versò nell'acqua in forma di croce, infine ricominciò preghiera e benedizione. Poi prese il turibolo e iniziò a incensare il marchese e gli arredi della stanza.
Appena ebbe finito, rassicurò Lord Risewell che poiché il fantasma non si era manifestato, egli riteneva fosse subito ritornato nell'inferno da cui proveniva, scacciato dalla potenza della preghiera.
Mentre all'esterno si congedava, lo sguardo gli corse ad una finestra del primo piano dove attraverso le leggere cortine sui vetri si intravedeva la sagoma di una donna sbirciare verso di loro.
-Se non vado errato - bisbigliò -dalla vostra stanza ci sorveglia la vostra signora. Mi sarebbe piaciuto conoscerla.
Il marchese sollevò gli occhi per capire dove il reverendo stesse guardando. Si accigliò e annuì.
-Non vi sbagliate, purtroppo - disse gravemente. -Quella finestra dà sulla mia stanza. Ma per quel che riguarda mia moglie, sono costretto a disilludervi: non sono sposato.
-Chi è dunque quella donna la dietro? La vedete anche voi?
-Purtroppo sì.
Lord Hatfield scosse il capo con aria sconsolata. Tutto inutile, acqua, sale, incenso e preghiere: quell'anima dannata non l'avrebbe mai lasciato in pace. Con occhi furiosi rispose:
-Quella, reverendo Scott, è l'inquilina che abita ad Hatfield Castle da oltre cinquecento anni: il fantasma!

Il fantasma di Hatfield CastleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora