Cap.30 - il sogno di Cécile

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John Risewell osservò Jane sulla soglia esitare prima di introdursi nella camera dei nipoti. Era come se avesse paura di lui, di sfiorarlo mentre cercava di entrare. Forse indugiava in attesa che lui si scostasse, per non toccarlo ma egli evitò appositamente di farlo. Una piccola ruga gli solcò la fronte. Quella ragazza aveva un segreto, un segreto che lui aveva sospettato da principio dopo aver visto la sua guancia sfigurata. Quella cicatrice a forma di C era fatta con un ferro incandescente come quello usato per marchiare i cavalli. Ne era certo. Qualcuno aveva voluto segnalare a tutti che quella ragazza era una sua proprietà e basta. Lord Risewell si sentiva ribollire di rabbia al pensiero che un uomo fosse  arrivato a marchiare una donna come si fa con un cavallo. All' inizio aveva detto tra sé che forse c' era un’altra versione della faccenda e che magari esisteva una spiegazione diversa. Ma il disagio evidente manifestato da quella ragazza davanti a lui in varie occasioni gli aveva ribadito la prima impressione. Sarebbe mai riuscita a fidarsi tanto da parlargliene? John capiva la sua reticenza. Lui stesso non si era forse vergognato di svelare cosa gli fosse successo dopo l’incidente?

-Avete visto i disegni dei bambini, My Lord?-la domanda di Jane interruppe i cupi pensieri del marchese. Lei gli porse i due fogli e lui li scrutò interessato.
Annuì.

-Sono belli entrambi.

Cécile e Glenn erano raggianti.

-Miss Julie mi ha insegnato a mischiare i colori, zio John!-esclamò il bambino -so fare il verde e il rosa!

-Fantastico!-replicò il marchese stringendo con il braccio le spalle esili del piccolo.

-Sapevate che Cécile aveva sognato il fantasma, My Lord?-intervenne Jane desiderosa di chiarire ciò che aveva scoperto quella mattina. Il marchese la stupì.

-Si, miss Julie- rispose e poi si rivolse alla piccola che gli sorrideva -Questa figura sospesa in aria è Eleanor, Cécile?-le domandò.

La ragazzina annuì.

-Avete notato la somiglianza, My Lord?-incalzò Jane.-E se il sogno fosse reale?

John Risewell corrugò la fronte e fissò il disegno sul cartoncino con maggiore attenzione.

-Cosa intendete dire, miss Julie?

-Nel sogno di Cécile, Eleanor sta cercando di prendere il figlio ma non riesce. E se il fantasma rimanesse al castello perché sta cercando Edward? È stato mai cercato il corpo del bambino scomparso, My Lord?
John Risewell scosse il capo in segno di diniego.

-La vostra teoria è interessante, miss Julie -disse- ma devo informarvi che Hatfield Castle negli anni è stata controllata pezzo per pezzo. I miei antenati credevano che il corpo del piccolo fosse stato murato. Beh, vi informo che non è stato trovato nulla.

-E il giardino ? È stato scavato nel giardino per cercare la tomba del piccolo Edward?

-Certamente! Nulla di fatto, miss Julie.

-Eppure…

-Voi trascurate l' ultima possibilità, miss Julie e cioè che il fantasma sia un’anima dannata.

-Avete ragione, My Lord, non riesco a crederlo. Perché nessun prete è riuscito a cacciarla?

Lord Risewell sollevò le sopracciglia per indicare la sua incapacità a trovare una risposta.
I bambini cominciarono a sollecitare l’inizio della fiaba e Jane si accomodò sul bordo del letto.
Cécile accoccolata sulle coperte ascoltava incantata. La storia parlava di una principessa rapita da un drago feroce e rinchiusa in un sotterraneo del castello di un mago. John fissò affascinato la sua istitutrice. Si rendeva conto di quanto fosse bella? Il volto dal profilo perfetto aveva una dolcezza naturale che la cicatrice non poteva annullare. Il marchese sentì il desiderio immane di toccarla, di sfiorare quella gota oltraggiata con le labbra. Si stupì.

Sono pazzo.

E distolse gli occhi da lei.
Jane sentiva il peso dello sguardo del marchese mentre narrava una delle più belle fiabe che sua madre le aveva raccontato. Quando terminò si voltò subito a cercare i suoi occhi, fiduciosa della sua gentile approvazione. Il sorriso le si cancellò. L’uomo in realtà non la guardava, pareva anzi distratto, seduto su una sedia, fissava da un' altra parte. Ne restò alquanto delusa poiché sperava di aver coinvolto anche lui come i nipoti nell' intreccio del racconto, nelle emozioni dei dialoghi dei personaggi. Si alzò per congedarsi, diede un bacio in fronte ai due bambini e poi sorrise timidamente al marchese.

-Buonanotte, Lord Risewell - mormorò.

-Grazie, miss Julie.

-Per così poco?

-Poco? Grazie per questa atmosfera familiare che la vostra presenza crea. Grazie per il vostro consiglio di dividere la stanza con i miei nipoti. Non so cosa accadrà stanotte ma è bello qui con loro e con voi.
Jane arrossì di nuovo.

-Siete molto gentile, My Lord.

-Voi lo siete. Buonanotte, miss Julie.

-Buonanotte My Lord.

🙆
Jane sospetta che il fantasma vaghi nella dimora di Hatfield Castle alla ricerca del figlio scomparso. E voi cosa ne pensate?
Se vi piace votate il capitolo, grazie!
🙋

Il fantasma di Hatfield CastleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora