Cap.28 - lo zio non è morto

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-Miss Julie! Miss Julie! Per favore  svegliatevi!

Jane saltò seduta sul letto e stordita contemplò Glenn e Cécile davanti a lei.

-Che succede?- domandò preoccupata.

-Lo zio, miss Julie!-esclamò Cécile -abbiamo sentito un grido straziante venire dalla sua stanza!

Jane buttò le gambe fuori dal letto e s'impadronì della vestaglia da camera, la infilò e chiuse la cinta. Poi si affrettò ad accendere la lucerna e si avviò alla porta.

-Tornate a dormire!- ordinò -Vado a controllare se c'è qualcuno nel corridoio.

-No, miss Julie,-obiettò Cécile -Noi veniamo con lei. Il fantasma sta facendo del male allo zio ma a noi non farà nulla.

Non c'era il tempo di ribattere, un altro urlo le fece accapponare la pelle.

-Andiamo, presto!-Jane uscì sporgendo la lucerna davanti a sé. A passo sostenuto giunsero alla porta del marchese. I rumori erano cessati.

-Zio John!- gridarono Glenn e Cécile -Aprici! Aprici, zio John!

-Lord Risewell!- bussò Jane con vigore-lord Risewell, risponda per favore!

Di fronte al silenzio del marchese, i bambini guardarono la loro istitutrice aspettando che decidesse il da farsi. Jane rifletté: era impossibile che l' uomo non avesse sentito il chiasso fuori della sua porta: era successo qualcosa di grave.
Con decisione afferrò la maniglia e la girò. La porta cigolando si aprì senza opporre alcuna resistenza. Jane alzò la lanterna e il cono di luce illuminò il corpo del marchese steso sul pavimento.

-Zio John!- come due saette i due bambini si precipitarono verso il loro zio esanime.

-Lord Risewell!

Il terrore riempì l' anima di Jane, lo stesso che stavano vivendo Cécile e Glenn: la paura che Lord Risewell fosse morto. I bambini lo scuotevano perché si svegliasse, Jane fissava il corpo seminudo senza riuscire ad accostarsi. Alla sua mente era affiorato un altro corpo completamente nudo che la sfidava con lascivia: toccami Jane! Avanti, toccami mia cara! Fallo e basta!

-Miss Julie!

La voce di Glenn la riportò alla realtà: quell' uomo non era il giudice Corbeld, ma Lord Risewell!
Si obbligò ad accosciarsi presso di lui in mezzo ai bambini. Notò che il petto del marchese si sollevava regolarmente, respirava: era vivo!
Jane gli sfiorò una guancia con due dita.

-Non temete!- si affrettò a rassicurare i due piccoli.-Vostro zio è vivo!

-Perchè non si sveglia?-piagnucolò Glenn lamentoso.

Jane avvicinò il volto al viso del marchese. Con le dita cominciò a carezzargli la fronte e i capelli sperando che riprendesse coscienza.

-Lord Risewell!- lo interpellò -. Signore! Mi sentite? Vi prego, My Lord, rispondetemi! Sono Julie e qui intorno a voi ci sono i vostri nipoti!

L' uomo si sforzò di aprire gli occhi. Si sentiva prostrato, privo di energia ma la desolazione interiore che gli aveva tolto ogni speranza sembrava scomparsa.

-My Lord! Come state? Che cosa vi è successo?- gridò Jane.

Il marchese poggiò gli occhi azzurri su di lei, poi cercò Glenn e Cécile, infine ritornò su di lei.

-Miss Julie - mormorò con un filo di voce -Non sono riuscito a ... mantenere la promessa, mi dispiace.

-Quale promessa My Lord?

-La promessa di non ... gridare. Di non svegliare voi e i miei nipoti.

-Oh lord Risewell! Avete fatto bene a gridare! Cosa vi ha fatto quel maledetto spettro!

John Risewell alzò il braccio e fece una carezza a Cécile e Glenn.

-Sto bene, adesso. Portate a letto i bambini, miss Julie. Io vi raggiungerò tra poco.

-Siete sicuro di non aver bisogno di aiuto, My Lord?

-Sì, miss Julie. Il pericolo adesso è passato.

A malincuore Glenn e Cécile rientrarono nella loro stanza; Jane li rassicurò che lo zio sarebbe venuto di lì a poco a dare loro la buonanotte e infatti nel giro di qualche minuto John Risewell bussò ed entrò.
La voce si sforzava di essere tranquilla ma il viso ancora era teso. Rimase nella stanza finché, al termine della terza fiaba, i due nipoti scivolarono nel mondo dei sogni, poi pregò l'istitutrice di seguirlo all' esterno. Jane obbedì e Lord Risewell chiuse la porta.

-Miss Julie - cominciò -Ho bisogno che voi siate al corrente di ciò che è accaduto. È vero che ho detto di non avere paura di Eleanor sebbene sia costretto a subire la sua compagnia malefica tutte le notti.
Sospirò pesantemente.
-Ma questa notte è stato terribile, non credevo che ne sarei uscito vivo.

Jane aveva gli occhi sgranati e il respiro mozzato. Sapeva che lui doveva comunicarle qualcosa di grave.

John Risewell proseguì.

-Non so se riuscirò a sopportare un' altra visita di Eleanor. Ho paura, miss Julie. Non mi fraintendete, non temo per me ma per i bambini. Se io muoio resteranno soli.

-Che ne sarà di loro?-domandò Jane addolorata.

-Glenn erediterà il mio titolo, ma ha solo 7 anni; avrà un tutore; ho una lontana parente da parte di mio padre, una zia anziana, che potrebbe coprire questo ruolo. Purtroppo è una donna che io ritengo algida, non ha figli ed è piuttosto infastidita dai bambini. Voglio che voi continuiate ad occuparvi dei miei nipoti, miss Julie: pretenderò che mia zia vi affidi la loro istruzione.

-Mi conoscete da due giorni, Lord Risewell, non temete di sbagliarvi sul mio conto? Potrei deludervi, non sono perfetta.

-Non pretendo la perfezione, miss Julie.-John Risewell scosse il capo -Ma ho osservato i bambini. Siete riuscita a restituire loro il sorriso nel poco tempo che siete con noi. Desidero che siate voi a prendervene cura.

-Voi non morirete, My Lord -affermò Jane con risolutezza.

Il marchese sorrise.

-Vorrei avere la vostra fiducia, miss Julie - disse.-ma ho la certezza che quella donna vuole la mia morte.

-Posso permettermi, Lord Risewell, di darvi un consiglio?

L'uomo la fissò con curiosità. Annuì.

-Sono certo che sarà un buon consiglio. Vi ascolterò con piacere, domani, miss Julie. Per ora vi ringrazio e vi do la buonanotte; sono esausto, ho un gran bisogno di dormire.

🙆

Quale sarà il consiglio di Jane?

Cosa ne pensate?
🙋

Il fantasma di Hatfield CastleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora