Cap.60 - il ritorno del mostro

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Harry si grattò la base della nuca con le unghie sudicie. Aveva i capelli appiccicosi e sudati per il cappellaccio che aveva tenuto calcato sul capo per proteggersi dal sole. Anche il suo corpo non aveva un buon odore. Aveva cavalcato per ore pur di portare al padrone la buona notizia che aspettava.
Perciò non si formalizzò quando il giudice storse il naso appena si introdusse nel suo studio con il cappello in mano.

-L’abbiamo trovata!- esclamò.
Lord Willard Corbeld sgranò gli occhi maligni e balzò in piedi.

-Dov’è?- gridò.

-Ad Hatfield - rispose Harry - o meglio… ad Hatfield Castle. Ospite di Lord John Risewell.

Il giudice corrugò le pesanti sopracciglia sorpreso e infastidito. Cosa ci faceva sua nipote dal marchese di Hatfield? Fece memoria di ciò che in passato aveva saputo su quell' uomo, qualcosa che aveva suscitato scalpore e aveva animato a lungo i pettegolezzi negli ambienti del ton londinesi. Una storia disgraziata, un incidente le cui conseguenze definitive avevano condizionato la rottura di un fidanzamento vantaggioso per lui e per la futura moglie. Si parlava anche di una maledizione o forse di una specie di spettro che infestava la dimora.
Cosa centrava Jane con tutto questo?

-Che cosa hai saputo?- sbottò il giudice inquieto.

-Ecco, padrone, la ragazza sta per sposarsi con il marchese di Hatfield.

-Che cosa?

-Proprio così, padrone. Stanno tenendo riservato questo matrimonio ma la notizia è trapelata.

Il giudice strinse i denti dalla rabbia. Come osava Lord Risewell sposarsi con sua nipote? Lei era sua! Se qualcuno doveva sposarla quello doveva essere lui e basta! E lo avrebbe fatto al più presto, appena Jane fosse tornata nelle sue mani.

-Quando è previsto il matrimonio?- ringhiò.
Harry lo fissava interdetto. Il visconte era livido dalla collera, sembrava in procinto di spaccare la testa a qualcuno con il bastone che stringeva tra le dita quasi bianche per la morsa.

-Domani, padrone - rispose. -Il marchese si recherà dall' arcivescovo la mattina presto e insieme scenderanno ad Hatfield Castle. La cerimonia sarà celebrata nel pomeriggio.

D’ improvviso il giudice Corbeld sferzò l' aria con il bastone da passeggio mandando in mille frantumi il vaso in ceramica sul piano del mobile all' ingresso. Spaventato Harry alzò il braccio per proteggere il viso dai pezzi taglienti che gli arrivarono addosso.

-Domani non ci sarà nessun matrimonio!- gridò il giudice.-Perché il marchese di Hatfield sarà morto!

***

-Miss Julie!- Cécile tallonata da Glenn raggiunse in giardino la sua giovane istitutrice. Il marchese era già partito e Jane aveva voluto alzarsi presto per salutarlo anche se non aveva chiuso occhio quella notte. La sensazione opprimente del presagio di morte  si era accentuata ed era diventata insopportabile facendola rigirare nel letto incapace di sottrarsi ai pensieri funesti. Aveva cercato di farlo desistere da quel viaggio  poiché aveva paura che non lo avrebbe più rivisto.

-Che cosa dite, amore mio -aveva ribattuto lui persuaso che fossero fisime dovute all' ansia del processo e della testimonianza.- alle 11 sarò di ritorno, il tempo passerà in fretta; non ve ne accorgerete nemmeno e sarò già tornato.

Jane era rimasta a passeggiare e pregare da sola finché il sole si era sollevato a scaldare la giornata. Non aveva nemmeno fatto colazione perché lo stomaco era chiuso da una morsa.
I bambini la raggiunsero correndo.
Cercò di sorridere per non mostrare loro che stava impazzendo dall' angoscia.

-Miss Julie!- raccontò Cécile -Ho sognato Eleanor, questa notte!

Jane si accigliò. Com' era possibile? Avevano fatto tutto il necessario, perché il fantasma continuava a comparire?

Il fantasma di Hatfield CastleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora