Capitolo 39

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RUBY

"Io l'avevo detto di non farlo, io ve l'avevo detto... ma perché cazzo vi ho ascoltati? Così sì che ci facciamo notare!" continuavo a borbottare.

"Stai calma Ruby" Jughead rise.

"Sì, ridi ridi. Se ci beccano siamo morti. Ma poi come fa Arya a rimanere su?"

"La tengo in braccio io tranquilla" disse Belle.

"Ma chi me lha fatto fare"

Sunshine partì. Si librò in volo e ovviamente decise che era il momento buono per mettersi a piroettare nel cielo.

"Sunshine io ti ammazzo! Giuro che quando scendo io ti ammazzo."

La dragonessa fece un verso che somigliava ad un risolino, fece un altro volteggio e iniziò a volare normalmente.

Presi fiato ed inspirai. Mi piaceva volare con i draghi. Ma se c'era una cosa che proprio detestavo, erano le altezze. Mio padre mi portava con lui e Sunshine quando ero piccola per le ronde del pomeriggio, ma ero rimasta traumatizzata quando una volta la dragonessa aveva volteggiato ed io per poco non mi ero sfracellata al suolo.

"Ruby... inspira... espira... vai avanti così dai, ci puoi riuscire" Jughead cercò di calmarmi.

Eravamo seduti in fila sul collo di Sunshine. Davanti Belle con Arya, poi io, infine Juggy.

Chiusi gli occhi e cercai di respirare normalmente, inoltre strinsi così forte i pugni che mi si conficcarono le unghie nella carne, e mi si formarono le mezzelune sulle mani.

Sentii il suo fiato caldo sul collo "Ruby, apri gli occhi e guardati attorno, è meraviglioso" Jug mi prese una mano e mi aprì i pugni.

Io osai dare una sbirciatina e sorrisi. Era impossibile da descrivere. La sensazione di aria fra i capelli; le case, il mercato... tutto che sfrecciava sotto di te. Risi come una bambina il giorno del suo compleanno.

Finalmente ci poggiammo sulla torre e scendemmo da Sunshine.

"Grazie, Mia Regina" e scoppiai a ridere.

Lei sorrise nel suo modo bello, strano e inquietante allo stesso modo.

Scendemmo di corsa le scale e ci ritrovammo nella sala dei trofei.

"Entriamo qua" Indicai una stanzina e appena entrati barricai la porta.

"Che stanza è?" chiese Jug.

"Sala da te numero 489... Ah, no. E' la 589 risi." Sin da piccola avevo avuto parecchie difficoltà nell'orientarmi all'interno del castello, soprattutto nei primi tempi.

"Aspetta, aspetta, aspetta... quante stanze ci sono in questo castello?" chiese Isabelle.

"Ah, circa milleduecento?"

"Scusa?! Ma quanti piani ci sono?"

"Contando anche i sotterranei e il tetto: quindici" dissi io sovrappensiero.

"Stai scherzando vero? Noi dovremmo cercare per quindici piani e milleduecento stanze per trovare una collana -quindi pure una cosa piccola- che potrebbe essere ovunque? Stai scherzando" spero.

"No, comunque le stanze sono in totale milletrecentocinquantasei se contiamo pure quelle segrete e nei sotterranei."

"E noi come cazzo dovremmo trovare una collana in milletrecentocinquantasei stanze? Mi stai prendendo per il culo vero?" Isabelle stava per avere un attacco di panico.

"Andiamo in camera mia. Però utilizziamo il passaggio" tentai di calmarla. Normalmente ero io quella che impazziva per l'ansia... Non lei.

"Dove si trova?"

"Qua dietro. E' l'unico che porta direttamente in camera mia."

Uscimmo dalla stanza e ci dirigemmo verso la vetrina dei trofei.

"Ruby Josephine Emily Cooper Lee chiede il permesso di andare in camera sua."

La vetrina si spostò e rivelò lo scivolo.

"Aspetta. Tu hai uno scivolo che porta in camera tua? Che figata! Io non ce l'ho nel mio castello" disse Jug.

"Sì, ma si apre solo con la mia voce, dicendo il mio nome completo e aggiungendo Lee."

Scesi prima io, poi Isabelle con Arya ed infine Jughead.

Non era molto lungo e in poco più di trenta secondi arrivammo al nono piano.

Giunti in camera mia, Belle mise giù Arya che iniziò ad annusare in giro e a miagolare.

Io andai dritta alla scrivania, ma sapevo già che la collana non era rimasta dove l'avevo lasciata.

Infatti appena guardai, la scrivania era ordinata come suo solito, ma notai che sopra c'era una cosa che non avevo sicuramente messo io.

Era una di quelle palle di vetro, alle quali, se giri la manovella iniziano una di quelle canzoncine che ti fanno venir voglia di strapparti i timpani. O lanciare via la pallina. Dipende dalle persone.

Non le degnai molta attenzione perché subito dopo Jughead mi chiamò.

"Sta arrivando qualcuno!"

The Pendant of Werewolf's QueenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora