Capitolo 36

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JUGHEAD

"Siete sicuri che vogliate che venga con voi?" Eravamo davanti allentrata del portale 1568 quando Belle pose questa domanda.

"Sicuro!" Ruby le fece un sorriso smagliante "Innanzitutto, sei nostra amica, in più ci servi... E Belle? Cosa ti trattiene ormai?"

Mentre Isabelle ragionava sulla domanda che la ragazza le aveva posto, Ruby saltò dentro il portale, seguita subito dopo da Arya. Era impaziente, non vedeva l'ora di tornare a Worend, ma soprattutto di trovare Derek. Era già trascorsa un'altra settimana prima che arrivassimo fin lì.

Lanciai un'occhiata eloquente a Belle e lei sbuffò, "Juggyyy, ma sei serio?"

Alzai le sopracciglia e dissi: "Non ho detto niente"

"Spara. Intanto so che mi romperai per il resto della mia vita se no."

"A Ruby stai simpatica, ha già perso un'amica, non sparire anche tu" le diedi una spintarella "In più, cosa ti trattiene ormai? Ha ragione Ruby. Non c'è più niente per te qua."

Detto questo, saltai anch'io nel portale, per tornare a casa.

***

Sbattei le palpebre la luce del sole filtrava dagli alberi e ci misi un po' a mettere a fuoco.

Ruby era seduta accanto a me e si alzò in quel momento.

Arya era dietro di lei che si leccava le zampe, alzò gli occhi e mi fissò...

Ruby mi tese una mano e mi aiutò ad alzarmi. Mi stavo pulendo i pantaloni, proprio quando Isabelle comparve di fianco al gatto.

"Mi potevate avvisare che atterravo sbattendo la schiena" si lamentò lei.

"Non sarebbe stato abbastanza divertente sennò!" Le feci una pernacchia.

"Wow. Quanto siamo maturi qua" tentò di alzarsi così le diedi una mano.

"Oh, ne sono lusingata" disse afferrando la mia mano. Così appena tentò di alzarsi la mollai e cadde pe terra di nuovo.

Sbuffò. "Juggy. Inizia a scappare. Se ti prendo ti sgozzo."

"Suvvia ragazzi" disse Ruby, "dobbiamo trovare la collana."

"Il pendente, non la collana" dissi io. Lei alzò gli occhi al cielo.

"E Derek" disse Belle.

"E inoltre dobbiamo farti salire al trono" continuò lei.

"Va bene, ho capito! Abbiamo tante cose da fare e ormai Derek è stato rapito da una settimana e mezza" Ruby era esasperata "Perciò, incamminiamoci."

Raccogliemmo le nostre cose e partimmo.

Eravamo in cammino da neanche dieci minuti che Arya si trasformò e iniziò a soffiare.

"E adesso che c'è?" Ruby era abbastanza incazzata.

Nello stesso momento di fianco a lei comparve un uomo incappucciato.

Perfetto, proprio quello che ci voleva, dei banditi...

Aspettai a trasformarmi, anche se la mia sete di sangue in quel momento mi ribolliva nelle vene.

Ruby osservò l'uomo e lo fulminò con lo sguardo, quasi come se non ci fosse di fronte a noi un potenziale assassino.

"Senti stronzo" sbottò lei "non sono dell'umore adatto per una di queste cazzate. Mio fratello è sparito e adesso sto andando nell'ultimo posto in cui vorrei andare, quindi meglio che sparisci."

In quel momento, lei notò che gli altri ci avevano circondati.

"Ma siete seri? Io vi avevo avvisati" tirò fuori il pugnale dalla tasca e lo lanciò dritto nel cuore di quello di fronte a sé.

Questo le garantì quell'attimo di esitazione per permetterle di tirare fuori dallo zaino l'arco e la faretra e scoccare una freccia.

Nel giro di venti secondi tutti e otto -sì, li avevo contati- i banditi erano morti.

"Sei un po' alterata per caso?" chiesi io.

"Jug, io ero seria quando ho detto che non ero dell'umore adatto in questo momento, niente e nessuno può mettersi fra me e quel pendente. E' la mia sola possibilità per salvare Derek."

"Ti capisco Ruby... seriamente, ma se compiamo delle stragi ci noteranno ancora prima di arrivare a Dragolmir e entro domani mattina i nostri corpi penzoleranno da un albero."

"Ha ragione" disse Belle.

"Lo so" le risposi.

Sbuffarono entrambe.

"Modesto" sibilò Isabelle.

"Beh, Isabelle... Sai come si dice no? La modestia è la virtù dei perdenti. E io non lo sono, un perdente."

Lei fece finta di niente e si rivolse a Ruby che stava ridacchiando "Però dobbiamo trovarci delle armi."

"Come suggeriresti di fare? Siamo senza warn" Ruby inarcò le sopracciglia.

"Infatti ci toccherà rubare. E se finiremo impiccati, tanto vale farlo con stile, no?" me ne uscii io.

***

Eravamo davanti alla bottega dell'armaiolo e osservavamo il sole calare.

"E' ora ragazzi, appena esce, noi entriamo, prendiamo quel che ci serve e ce ne andiamo."

Facemmo esattamente così. Appena il proprietario uscì -un tizio basso e tarchiato, con la barba ricoperta dalla fuliggine- noi, ci fiondammo dentro l'edificio.

Quest'idea non mi piace, non mi piace proprio continuavo a ripetere mentre le ragazze osservavano le armi.

Allora con noi abbiamo già: un pugnale, un arco, quattro frecce... Ruby iniziò a fare lelenco.

"Abbiamo anche un gatto che non è un gatto, un'esperta delle arti marziali, un vampiro e un licantropo" aggiunse Isabelle.

"Sì, ma non è che posso azzannare alla gola chiunque."

"Neanch'io" dissi sovrappensiero mentre Arya miagolava il suo assenso.

"Va bene" Belle sbuffò "allora direi di prendere tre spade, cinque pugnali -così ne avremo due a testa- e molte frecce, tutte quelle che riusciamo a prendere."

Raccogliemmo tutto e poi uscimmo di corsa, dalla bottega e dal villaggio.

Nessuno per fortuna ci notò e continuammo la nostra corsa fino ad un piccolo spazio erboso sul retro di una collina.

"Siamo al confine" disse Ruby "dobbiamo riposarci. Domani saremo a Dragolmir e magari, con un po' di fortuna, addirittura al castello."

The Pendant of Werewolf's QueenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora