ISABELLE
La città era grande. Molto grande, quasi quanto Parigi.
Vedere i draghi che volavano sopra di me era una cosa stranissima, e sentire il rumore delle loro ali che sbattevano era una cosa che non avevo mai neanche lontanamente immaginato di sentire o di vedere.
Quando zia Cecile mi aveva accolta in casa sua mi aveva insegnato a cacciare le creature degli altri mondi... Quindi, non mi sarei mai aspettata di trovarmi in un altro mondo, men che meno a pochi metri di distanza da un drago.
Insomma un vero drago! Uno sputafuoco... Jacq l'avrebbe sicuramente adorato, poi ne avrebbe avuto paura e infine avrebbe detto che voleva salirci sopra e volare su nel cielo.
Passare i cancelli era stato più facile del previsto. C'eravamo intrufolati confondendoci con la folla. Le guardie per fortuna non ci avevano neppure notati.
Ci eravamo travestiti in modo da non far vedere neanche le armi. Avevamo rubato dei vestiti che erano appesi fuori da una casa e poi avevamo infilato le armi sotto strati di abiti. Le faretre e le frecce, invece, li avevamo infilati dentro una borsa che teneva in spalla Ruby.
C'era tantissima gente, si faceva fatica a camminare per la via principale e Arya rischiava di essere spiattellata ogni tre secondi.
Ci stavamo sempre più avvicinando al centro della città, al castello... Era gigantesco, con bandiere che sventolavano e un drago dorato che dormiva sulla torre.
"Tu hai vissuto dieci anni della tua vita qui?" spalancai gli occhi "scherzi vero?"
"Purtroppo è vero" fece un sorrisetto.
"Cazzo. Casa mia era una reggia, ma la tua è proprio un castello! Un castello vero e proprio" per poco non lo urlai.
"Belle! Abbassa la voce. E comunque anche casa mia è un castello" mi fece notare Jug.
Come avevo predetto qualcuno per poco non spiaccicò Arya, per questo Jughead la prese in braccio.
"Vero Ruby? Di chi è quel drago gigantesco che ci sta fissando?"
"Cosa ci sta fissa" si girò. Non finì nemmeno la frase che iniziò a sussurrare: "Oh, merda. Merda, merda, merda! Correte. Subito. Seguitemi."
Iniziammo una corsa sfrenata per le vie della città, uscimmo dal centro e iniziammo ad avventurarci verso la parte più povera della città.
Ci fermammo, e solo in quel momento notai da cosa eravamo circondati.
"Dove diavolo siamo?" eravamo completamente circondati da scheletri di case, erano tutte, completamente bruciate. Niente, non c'era niente di vivo lì.
"Siamo nella zona vecchia. Bruciò qualche anno fa, grazie a un giovane drago."
"A proposito di draghi, il gigantone sta venendo qua" Jughead ci fece notare.
Esattamente in quel momento il drago più grande che avessi mai visto -l'unico che avessi mai visto- si posò davanti a noi.
Sbuffò e mi arrivò una zaffata di fumo in faccia.
"Ciao Sunshine" disse Ruby glaciale "mio padre non è con te? Che meraviglia"
"E' il drago di tuo padre?" chiesi io.
"Sì, è quasi come la regina dei draghi."
"Essendo che tuo padre è legato a lei riuscirà a leggerle i pensieri?"
"No, a meno che non lo voglia lei stessa. Ma non credo... Sunshine è intrinsecamente buona, ha un'anima pura, come tutti i draghi."
Mi venne un'idea, un'idea veramente stupida, ma comunque un'idea.
Pensai e appurai che forse quell'idea particolarmente stupida sarebbe stata il nostro ingresso per il castello o per l'inferno. Ma si sa, se bisogna andare all'inferno, meglio farlo con stile.
Mi girai verso Jughead e gliela sussurrai all'orecchio, sapendo bene che Ruby si sarebbe sparata piuttosto che farlo.
"Che idea stupida" borbottò lui "ma potrebbe funzionare."
Feci un sorrisetto "Ruby so come entrare a palazzo."
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The Pendant of Werewolf's Queen
Macera-La curiosità non è un peccato, ma dovremmo andarci cauti. Ricordatelo sempre. La collana è il lucchetto, però sappi, senza una chiave esso non si aprirà.- E se il lieto fine esistesse? E se non fosse tanto lieto? Ruby e Derek sono stati cresciuti d...