Capitolo Ventotto - Intrappolato Nella Mia Mente

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Guarda dentro e vedrai
Le parole stanno tagliando in profondità nel mio cervello
Tuono che brucia, brucia rapidamente
Il coltello delle parole mi stava facendo impazzire

Crash Course in Brain Surgery - Metallica

Fissavo il mare con il corpo così rigido da sentire male ai muscoli. Lì era il posto dove io e Lara ci eravamo dati il nostro primo bacio. Amavo il fatto che stavo imparando a sostituire i brutti ricordi di cose atroci che avevo fatto per mio padre, ai nostri ricordi insieme.

Mi mancava così tanto da non riuscire a respirare.

«Mi ha raccontato di quella sera, quando vi siete visti qui.» Luna parlò con un tono rassicurante, come se volesse dirmi sotto le righe che potevo rilassarmi.

Avevo letto il suo messaggio più e più volte, credendo che fosse uno scherzo. Ignoravo il motivo che l'avesse spinta a volermi vedere. E quel non sapere mi metteva a disagio.

«Di quando gli ho piazzato una microspia nel giubbotto?» ricordai senza nascondere il disgusto che provavo per me stesso.

Guardai Luna di sottecchi e notai che scuoteva la testa, i capelli biondi svolazzavano spinti dal leggero vento. «No, lei ricordava il vostro primo bacio.»

Rimasi in silenzio, ma il mio cuore saltò un battito.

«Dovete focalizzarvi sui vostri momenti belli, che non credo siano pochi» continuò.

«No, non lo sono, ma mi basterebbe anche se fosse solo uno.» Stupii me stesso per come le parole erano uscite spontanee.

«Lo so, e lo sa anche lei.»

Non riuscii a decifrare il suo tono, così smisi di guardare la distesa d'acqua cristallina e posai gli occhi su lei. «Come mai mi hai chiesto di vederci? È successo qualcosa a Lara?» Il mio battito aveva aumentato la velocità.

«No, non è successo nulla» mi tranquillizzò. «Ma sta molto male per quello che è successo tra di voi, ti sta lasciando spazio, ma non sono sicura che è quello che tu vuoi» affermò decisa. «Non voglio mettermi in mezzo, o intromettermi, ma volevo farti sapere che io preferirei che chiariste.»

Non sapevo se si rendesse conto della potenza di quelle parole. Era la migliore amica di Lara, la sua metà, una sorella non di sangue, ma per scelta. Era una delle persone più importanti della sua vita e mi stava dicendo che lei mi voleva accanto a Lara.

Provai a dire qualcosa, ma avevo la bocca secca.

«Non ho mai visto nessuno attraversare quello che hai passato tu, e provarci ancora, non arrendersi» continuò lei senza distogliere lo sguardo, il mento alto. «Noi non sappiamo cosa significa, siamo cresciuti in un altro modo, in un altro mondo, e a volte fatichiamo a ricordare quanto siamo fortunati e stentiamo a guardare le cose da un'altra prospettiva.»

Ero sicuro che stesse parlando indirettamente di quello che era successo con Christian. Il pensiero di quel damerino mi fece formicolare le dita. Certo, non come il pensiero di mio fratello, ma quel figlio di papà si stava impegnando parecchio per far saltare i miei nervi.

«Mi dispiace per quello che è successo l'altro giorno» mi ritrovai a dire. «Non dovevo reagire così.»

«No, non dovevi» affermò senza troppi giri di parole. «Come Christian non doveva dire quelle cose.»

Capii che ogni sua frase mi stava levando un peso e mi resi conto di aver rilassato le spalle.

«Lara mi aveva detto che eri molto brava» le confidai. «Diventerai un'ottima psicologa.»

Lei abbassò il mento come segno di ringraziamento. «Lo spero.»

Rimanemmo in silenzio per qualche minuto, entrambi tornati a concentrarci sul mare, alcune barche avevano approfittato della bella giornata per uscire a pescare.

«Il tuo ragazzo sa che sei qui?» la provocai.

«Sì, e non è contento, ma io faccio quello che mi pare.»

Mi voltai a guardarla, aveva incrociato le braccia al petto, come a confermare la risolutezza della sua voce.

Mi ritrovai a sorridere, divertito.

«Voglio che tu sappia che puoi chiamarmi se hai bisogno.» Si avvicinò e poggiò una mano sul mio braccio. «Non come psicologa... ma come amica.»

Deglutii e spalancai gli occhi per un attimo, sorpreso.

«Io...» non sapevo cosa dire, avevo solo avuto un amico in tutta la mia vita e mi sembrava già il regalo più grande, averne un'altra, avere Luna come amica, la migliore amica di Lara, era un regalo così grande che non riuscivo a trovare le parole per esprimerlo, così mi limitai a mormorare un: «Grazie.»

Lei sorrise, poi tornò alla sua moto. «Scrivi a Lara, lei non lo farà se pensa che hai bisogno di stare per conto suo.»

«Io ho bisogno di lei.» L'avevo fatto di nuovo, avevo esternato i miei pensieri senza che la bocca si collegasse al cervello.

«E lei non può fare a meno di quel sorriso, quindi fai un favore a entrambi e mandale un messaggio.» Salì in moto, ma prima di indossare il casco continuò. «Per il resto, volevo dirti che sono orgogliosa di quello che stai facendo per i negozianti, e so che non lo fai per avere dei ringraziamenti» anticipo ciò che stavo per dire. «Questo è ancora più bello. Non dovrei dirtelo, ma stiamo seguendo i tuoi consigli, niente colpi nelle piazze, ci alleniamo e consegniamo la droga alle forze dell'ordine» mi comunicò abbassando la voce, facendomi capire che per lei ero ancora parte della missione, che meritavo la loro, la sua, fiducia.

Mi limitai ad annuire, perché qualunque parola sarebbe stata troppo poco per esprimere la mia gratitudine.

Lei sorrise, indossò il casco e andò via.

La osservai finché non sparì alla mia vista, poi tornai a guardare l'unica cosa che sempre aveva saputo placarmi.

Estrassi il cellullare dalla tasca della giacca, senza pensarci aprii la chat, feci la foto al molo e digitai un messaggio.


Messaggio inviato a Strega, venerdì 22 febbraio 2019 ore 10:23
Questo posto mi ricorda vagamente qualcosa, hai qualche idea?

Lo inviai e mi concedetti qualche altro minuto di pace in quel luogo prima di tornare a farmi sopraffare dai miei doveri.

Spazio autrice ✨

Buongiorno readers del mio cuore ❤️

Luna è o non è la migliore amica del mondo? 🥺

Fatemi sapere cosa ne pensate del capitolo e se vi è piaciuto lasciate una stellina ✨

Ci vediamo giovedì con SYS 3 😎

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SYS 3 - La società degli splendenti. Capitolo finaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora