5 - CARA

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Mi lego i capelli in una coda. Infilo una canottiera aderente, un paio di shorts e le scarpe da corsa. Poi prendo il cellulare e gli auricolari.

«Vado» annuncio sulla porta di casa, «a stasera!»

«A stasera, tesoro» risponde mamma.

«Ciao!» rispondono gli altri due.

Scendo le scale di corsa e, arrivata in strada, alzo la musica a tutto volume. Il Parc de la Mar, dove vado quasi sempre a correre con le ragazze, è a mezz'ora a piedi da casa, quindi ho tutto il tempo per riscaldarmi e schiarirmi le idee. Ma dopo neanche cinque minuti, capisco che non sarà affatto facile. Chi l'avrebbe mai detto... Hache. Erano così tanti anni che non lo vedevo da averlo quasi dimenticato. Non ci sono mai state le occasioni adatte, nemmeno nelle festività. Ho ricordi troppo vaghi del suo aspetto, ma sembra comunque migliorato, nonostante sia più vecchio di quasi otto anni. Non lo ricordavo così guapo, però...

Scaccio i miei pensieri dalla testa. Ma che, sto impazzendo? L'adolescenza gioca brutti scherzi...

Alzo il volume quasi al massimo per distrarmi, accelerando il passo, prima che le ragazze inizino a innervosirsi.


Flor e Inez mi aspettano al solito posto, la prima aiuola dentro al Parc. Ci abbracciamo veloci e iniziamo subito a correre affiancate. Mi infilo uno degli auricolari in tasca, giusto per non sentirmi tagliata fuori dai discorsi, anche se ascolto poco o niente.

Mi guardo attorno: stiamo correndo accanto al laghetto del parco, con la fontana centrale che spruzza verso il cielo. Dall'altra parte, oltre la strada, la cattedrale di Santa Maria brilla nel sole pomeridiano.

È un'ottima giornata per correre. Non troppo calda e un po' ventosa. Il Parc è nell'ora di punta, ma non c'è comunque molta gente in giro, così possiamo correre dove ci pare senza fare slalom tra i passanti.

Le ragazze parlano del più e del meno. Soprattutto di ragazzi, di serie tv e della festa di domani. Di norma chiacchiererei parecchio pure io, ma oggi non me la sento proprio.

«Insomma, quando nel film si sono baciati, lui mi ha messo una mano sulle tette!»

«No! Che cafone! E tu che hai fatto?»

«Semplice, gli ho tirato uno schiaffo e me ne sono andata.»

«Ha provato a fermarti?»

«Eccome! Mi ha seguita fino in strada, e a quel punto gli ho detto: "Fai un altro passo e ti do un calcio nelle palle!

«Hai fatto bene. Speriamo solo di non beccarlo alla festa...»

«No, non frequenta la compagnia di Alan.»

«Meglio così. Sapete, ragazze, ho una... Cara, ma ci sei?»

Scuoto la testa. «¿Qué?»

«Sei con noi o dove?» La voce di Flo suona vagamente sospetta.

«Scusate, ci sono» dico.

«Non hai ancora detto niente da quando siamo arrivate... Novità a casa? Avete finito il trasloco, finalmente?» chiede Ine.

«Sì, ieri l'altro abbiamo svuotato l'ultimo scatolone. Una sera che i miei mi lasciano casa libera, ve la faccio vedere.»

«Sembra che ci sia dell'altro però...» Ovviamente mi conoscono come sorelle. È il minimo, dopo quasi tredici anni.

«Allora, oggi...» Mi manca il fiato. «Fermiamoci un attimo, così vi spiego.»

Beviamo un sorso d'acqua dalla fontanella e ci sediamo su una panchina a riprendere fiato.

«Quindi, queste novità?» chiede Ine.

«Non ci credereste mai, ragazze» faccio. «Vi ricordate di Hache?»

«Chi, quel cugino di... di chi?»

«Di mia mamma, sì. Che non vedevo da quando ero piccola.»

«Si è fatto rivedere?»

«Oggi. Appena sono tornata a casa. È il nostro nuovo consulente finanziario.»

«Tutto qui?»

«No... Ragazze, non potete capire che razza di guapo che è diventato!»

«Così tanto?» Flo si acciglia. «Hai una sua foto?»

«No, ma... Sapete che faccio? Lo cerco su Instagram!»

Tiro fuori il cellulare e apro l'app. Tanto non penso possano esserci così tanti Horacio Martinez a Maiorca... E infatti lo trovo subito. Il suo profilo ha migliaia di followers (soprattutto ragazze) ed è pieno di foto. Con gli amici. In bianco e nero in pose da modello. In completi elegantissimi. In slip da mare. Le mie guance iniziano inspiegabilmente a farsi calde. E le mie amiche sembrano della mia stessa opinione.

«¡Qué bonito!»

«Me lo farei io, se potessi!»

«Quanti anni avrebbe, Cara?»

«Trentadue.»

«Trentadue? Sembra avere l'età di mio fratello!»

«Eh, lo so bene...» In effetti, sembra molto più giovane della sua età.

«Questo spiega perché sei così distratta.»

«Meglio non pensarci» puntualizza Ine. «Questo è fuori dalla nostra portata. Ma domani troveremo senz'altro qualcuno di adatto a tutte.»

"Fuori dalla nostra portata..." mi risuona in mente, provocandomi uno strano senso di delusione. Mi colpisco la gamba nuda. Tutta questa situazione si è fatta decisamente troppo strana.

Flo dà un'occhiata al cellulare. «Su, ragazze» fa. «Riprenderemo l'argomento. Ora non facciamo le pigrone!»

Ci alziamo in piedi e riprendiamo la nostra corsa. Ne ho propriobisogno, per togliermi tutti questi pensieri balordi dalla mente...

PROBLEMI IN PARADISODove le storie prendono vita. Scoprilo ora