50 - HACHE

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Quando torniamo a casa sono più tranquillo.

Non è stato bello, e nemmeno semplice, ma è stata la soluzione giusta. L'unica soluzione.

Mi dispiace solo dover sopportare lo sguardo spento di Cara. Sembra completamente vuota. Il pensiero di esserne stato io la causa mi dà alla testa.

«Ciao, siete già a casa?»

Vane si toglie le scarpe e ci viene incontro. «Pablo sta già dormendo, fate piano. Che hai, tesoro?»

«Niente, mamma.» Cara raddrizza le spalle. «Sono stanca.»

«Io me ne vado a dormire, allora» annuncio. «Buonanotte, ragazze.»

Esco dalla sala, andando a sedermi sulle scale che portano al piano di sopra. Da questo punto si intravede tutta la sala, ma al tempo stesso, in questa posizione e al buio, sono praticamente invisibile. Voglio solo esser certo che a Cara non sfugga niente con sua madre.

Vane ha l'aria un po' stanca, ma va comunque a sedersi sul divano a guardare la televisione. Cara si siede accanto a lei e, dopo un momento, le appoggia la testa sulla spalla. Vane la circonda con un braccio.

«Era un sacco che non ti facevi fare le coccole, amor» sorride.

«Sono giù di morale...»

«Che è successo? Problemi con le tue amiche? Con la scuola?»

«Non con questo...»

«Problemi in paradiso? C'entra un ragazzo?» È proprio vero che le madri hanno un sesto senso. La mia non sarebbe da meno.

«Sì, diciamo...»

«Ne vuoi parlare?» Vane la prende per mano.

«Non c'è molto da dire.» Sospira. «Non sta funzionando.»

«Parlami un po' di lui.»

«Mamma, non sta funzionando, te l'ho detto. È inutile fartelo conoscere.»

«Ma se mi parli di lui, magari posso aiutarti.»

«È più grande di me, e... Dio, mamma, è perfetto. Ha tutto. È affascinante, sveglio, intelligente. E poi mi fa stare bene, capisci? Quando sono con lui, sento che andrà sempre tutto per il meglio. È questo ciò che amo di più.»

"Oh..." Insomma, sapevo di piacerle, ma non così...

«Ti piace proprio, eh?»

«Sì, ma che senso ha?» piagnucola. «Non funziona. Non può funzionare. Non ha senso nemmeno che ci stia pensando.»

«Perché dici così, ¿querida?»

«Perché l'ha detto lui. Non vuole continuare.»

"Mi dispiace, Cara..."

«Pensi che abbia un'altra?»

«No.»

«Bene. E pensi anche tu di piacergli?»

«Io so di piacergli...»

Ed è la verità... Ma non può davvero funzionare, tra noi due.

«E allora sai che c'è?» La stringe più forte. «Dimostragli che si sta sbagliando a non volersi impegnare!»

«Cosa?»

"Cosa?!" Per poco mi uscivano le parole di bocca.

«Hai capito bene» dice Vane. «Dimostra che non troverà un'altra ragazza come te. Fagli capire che questo è un treno che si prende una sola volta nella vita, e che poi non ce ne saranno altri uguali. Vedrai che, se è quello giusto come dici, non ti lascerà mai andare.»

PROBLEMI IN PARADISODove le storie prendono vita. Scoprilo ora