37 - CARA

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«Io ordino un altro giro» dice Chico alzandosi in piedi. «Volete altro?»

«Altro giro di florida?» propone Casimiro. Io e Nuri annuiamo.

Chico si fa largo in mezzo alla calca fino al bancone del locale. Casimiro sta per continuare il discorso, quando gli squilla il telefono. Appena guarda lo schermo, gli si illuminano gli occhi.

«Scusate, ragazze» dice. «È Amora... Ciao, cucciola!»

Lo guardiamo alzarsi, scuotendo entrambe la testa.

«Ora che siamo da sole, tesoro...» Nuri si volta in modo da guardarmi di fronte. «Quale sarebbe questa famosa "novità" di cui parlavi?»

«Oh, giusto!» Mi sporgo verso di lei. «Hai presente Hache, no?»

«Come dimenticarlo...» risponde ammiccante.

«Voglio uscirci assieme.»

«Non siete già usciti ieri?»

«Non hai capito. Uscirci nel senso...»

«Oh!» Capisco dal suo tono che è rimasta senza parole. «Be', quando dicevi che ti piacciono i veri uomini, non scherzavi affatto...»

«Già.»

«Ma sai che avete quindici anni di differenza...» osserva. «Insomma, per una botta e via ci può stare. Ma una cosa seria? È pure un tuo lontano parente...»

«La vuoi la verità?» faccio. «Non me ne frega assolutamente un cazzo. Io lo voglio.»

Sorride. «Ho capito. E come pensi di fare? Hai già un piano?»

«Veramente, vorrei che mi dessi tu qualche consiglio...»

«Non sono mai stata con uomini così grandi...»

Sollevo le spalle. «C'è davvero così tanta differenza?»

«Parlando di uomini adulti e ragazze minorenni? Sì. Parecchia.»

«Prova lo stesso, poi me la vedrò io.»

«In tal caso, usa il tuo fascino.»

Mi acciglio. Il mio fascino? Non penso di avere tutto questo fascino... O comunque non tanto quanto la mia amica.

«Sei una figa pazzesca, Cara. Sfruttalo a tuo vantaggio. Prova a lanciargli dei segnali velati. Provocalo. Cioè, cerca di fargli capire che sei interessata. I maschi sono semplici, non serve chissà cosa. Ovviamente, poi, deciderà lui cosa fare, una volta che l'avrà capito. Non sarebbe in una situazione semplice, se si mettesse con una minorenne.»

«Quindi, mi stai dicendo che dovrei fargli capire che mi piace, e poi lasciar fare a lui e vedere come reagisce?»

«Praticamente, sì. Non è come provarci con uno della nostra età. Uomini come Hache sanno già cosa vogliono. Sono loro a decidere, almeno in questi casi. Se tu gli piaci, accetterà. Altrimenti, ci metterai tu una pietra sopra.»

«Capisco.» Mi torna in mente quando ieri Hache mi ha detto di essere semplicemente me stessa, e lasciare che le cose vengano da sé. Possibile che sia davvero così semplice come dicono?

«Qualche idea su come fare? Posti dove andare?»

«Ovunque andrà bene. Trova il modo di uscirci assieme di nuovo; mettiti in pompa magna, e fai come ti ho detto. Il resto si vedrà.»

«Entiendo.» La abbraccio. «Muchas gracias, amor.»

«De nada. E ovviamente, fammi sapere come finisce!»

«Certo!»

Chico torna ansimante al tavolo. «Scusate, ragazze. Ci ho messo un secolo a ordinare. Adesso arrivano. Che mi sono perso?»

«Niente, Chico.» Guardo Nuri di sottecchi. «Niente di che.»

PROBLEMI IN PARADISODove le storie prendono vita. Scoprilo ora