23 - CARA

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Sono sdraiata sotto l'ombrellone in riva al mare. Il vento mi accarezza i capelli, facendomi venire dei piccoli brividi sulle braccia. Cala Major oggi è splendida, piena di gente a godersi il sole e il mare. Dei bambini stanno costruendo castelli di sabbia lungo il bagnasciuga, non certo ben riusciti. Alcuni ragazzi giocano a calcio sulla sabbia. La maggior parte è in mare a fare il bagno, o a passeggiare lungo la riva.

Le ragazze stanno finendo la partita a UNO e, mentre aspetto, mi rilasso con Enrique Iglesias nelle orecchie.

«Uno!» dice Nuri.

«Non correre, tesoro» risponde Lupe, calando giù un +4 ridacchiando. Nuri impreca pesantemente.

«Alla fine com'è andata ieri tra te e Alan?» mi domanda Flor.

«¿Qué?»

«Ci ha detto che avete parlato, fuori in terrazza...»

«Non è come pensate, e comunque non ne voglio...»

Vengo interrotta dalla suoneria del mio cellulare. Non mi piace per niente il nome che leggo sullo schermo. "Parli del diavolo..."

«Pronto?» borbotto.

«Ciao...» mormora Alan dall'altra parte. «Come stai?»

«Di sicuro meglio di ieri!» sbotto.

«Cara, te lo giuro, ero andato...»

«Certo, e nel frattempo mi hai lasciata da sola. Ci avessi almeno messo poco!»

«Mi dispiace...»

«Non sono molto utili le tue scuse, in questo momento» osservo.

«Ma sei andata via con quel tizio con lo scaldacollo?» domanda, come se avesse appena scoperto un tradimento.

«Non sono affari tuoi, e comunque sì.»

«Perché, Cara? È un violento, e...»

«No, non lo è. E comunque, almeno lui non è scappato via!»

«È meglio se metto giù, vero?»

«Decisamente. Lunedì ne riparleremo, se sarò dell'umore adatto.»

«Va bene... Ciao.»

«Ciao.» Riaggancio.

«Era Alan?» domanda Lupe.

«E chi altro?»

«Stavi dicendo? Perché sei così incazzata con lui?»

«Ieri mi ha mollata da sola in strada con due malparidos che erano a tanto così dallo strapparmi la gonna! Se non fosse stato per Hache, non so come sarebbe finita.»

«Hache?» Mi guardano tutte e tre. «Hache era lì?»

«Sì, è passato a prendermi.»

«Un bel gesto.»

«Già.»

«L'importante è che non ti sei fatta male. Ci dispiace solo che non siamo riuscite a trovarti un ragazzo...»

«Non importa, non ero lì per trovarmi un ragazzo. E comunque, guardate il risultato... Avete finito la partita?»

«Quasi, se questa pendeja la finisce di calare +2 e +4!» brontola Nuri riferendosi a Lupe, che ridacchia diabolica.

Sento che mi sto scaldando troppo. Ho bisogno di un bagno.

«Vado a farmi un tuffo, intanto» annuncio, togliendomi gli auricolari. Mi alzo, aggiusto il reggiseno e mi avvio verso la riva, ignorando gli sguardi di un paio di ragazzi. Sembrano anche carini, ma dopo quello che è successo in serata, non voglio più sentir parlare di ragazzi almeno fino all'università!

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