26 - HACHE

21 1 0
                                    


Povera Carmen...

Non l'ho fatto apposta, ma mi sento lo stesso un po' in colpa per averle tirato quella pallonata. Ha un viso stupendo, e mi dispiacerebbe rovinarglielo così.

Mentre si alza, vengo distratto dalla vista del suo bikini. È senza spalline, con lo slip brasiliano. Non l'avevo mai notato prima: ha veramente un culo perfetto.

"HACHE, CHE CAZZO DICI?!" mi urla il mio subconscio. Forse stamattina ho scopato un po' troppo...

Torniamo a giocare con gli altri. Le amiche di Carmen perdono alcuni istanti per controllarla e accertarsi che stia bene. Ora farò più attenzione, quando schiaccerò nella sua direzione.

Sono le cinque di pomeriggio quando finiamo di giocare a beach volley. Nonostante siano quattro adolescenti minorenni, la loro compagnia non è stata male. Sono sorpreso. Forse siamo noi ancora abbastanza giovanili, o in questi tempi gli adolescenti stanno crescendo troppo in fretta.

Dato che si muore di caldo e abbiamo bisogno di ricaricare le energie, ci trasferiamo in gruppo al chiringuito qui vicino. Io e gli altri ordiniamo subito un giro di alcolici, mentre le ragazze si limitano a gelati e bibite gassate. Carmen sembra indecisa.

«Mi fai un sex on the beach?» chiede al barista. La ragazza ha gusti eclettici, guarda caso è proprio ciò che ho preso io.

«Quanti anni hai?» domanda lui sospettoso.

«Diciotto...» fa lei, ma un tono del genere non ingannerebbe nemmeno uno stupido.

«Sì, e io sono il futuro re di Spagna!» borbotta lui. «Non posso fartelo, se sei minorenne.»

«Me ne fai un altro?» mi intrometto, mostrandogli il mio drink.

«Perché? Così puoi darlo a lei?»

«Mi piace bere e sono un alcolizzato. Me ne puoi fare un altro, per favore?»

Il barista rotea gli occhi. Ne versa un secondo e lo passa direttamente a Carmen, sapendo già che l'avrei fatto io altrimenti. Lei mi guarda stupita.

«Non c'è di che» sorrido.

«Trovi sempre un modo per ottenere ciò che vuoi, eh...»

«Un semplice gracias basterà, Carmen.»

«Gracias. Però, Hache, chiamami Cara. Ormai tutti mi chiamano così tranne te...»

"Cara..." penso. Viso. Forse perché il suo è praticamente perfetto... Le si addice.

«Va bene, Cara.»

Lei sorride. È così bella quando sorride. Non che non lo sia comunque...

"Stai zitto, stupido!"

PROBLEMI IN PARADISODove le storie prendono vita. Scoprilo ora