21 - CARA

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Quando mi sveglio, la testa mi fa un male cane. Stanotte devo aver proprio esagerato con alcol e fumo...

Guardo l'ora: le undici e tredici del mattino. Tra un paio d'ore devo raggiungere le ragazze al mare, ma se potessi, resterei volentieri sdraiata sul mio letto tutto il giorno. Ma non voglio dare buca alle mie amiche, e comunque sarebbe inutile lamentarmi. Alla fine decido di alzarmi.

I miei stanno ancora dormendo. Senza fare rumore, apparecchio la tavola e metto su il caffè, l'unica cosa che penso prenderanno per colazione. Taglio due fette di pane bianco, le metto dentro il tostapane e prendo le mie vitamine. Sento il cervello pulsarmi. Mi verso un bicchiere d'acqua, sciogliendoci dentro un'aspirina, per calmare il mal di testa.

«Buenos dias, querida.» La voce biascicante di mamma mi arriva all'orecchio un attimo prima che finisca di bere l'aspirina. Ha i capelli che sono un disastro, gli occhi ancora gonfi e assonnati.

«Ciao, mamma.» Le sorrido il più naturalmente possibile.

«È andata bene, ieri?»

«Sì, mi sono divertita. Anche voi, sembra...»

Ridacchia. «Sai, tra una chiacchiera e l'altra...»

«Non serviva mantenere il segreto. Potevi dirlo che sarebbe venuto a prendermi Hache.»

«Per farti una sorpresa.»

«Penso che dovrai restituirgli il favore...»

«Lo so...» Alza gli occhi al cielo. «Ho paura di sapere cosa mi chiederà in cambio...»

«La prossima volta eviterai di bere troppo!»

«Mi sa che non lo scorderò più...»

PROBLEMI IN PARADISODove le storie prendono vita. Scoprilo ora