67 - CARA

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Hache mi guarda come ipnotizzato. Forse non si aspettava di vedermi. Ma ora sono qui. E lui è qui. Ho fatto la mia scelta.

«Alla fine, sei venuta davvero...» dice.

«Sì» sorrido.

Lo raggiungo in quattro passi. Restiamo così, il suo braccio stretto attorno ai miei fianchi. La luna illumina le onde del mare. La brezza mi soffia contro il viso. Ora non ci sono lacrime da asciugare. Nessuno dice niente. Provo troppe emozioni per dire qualcosa di sensato, ora.

Sento la sua stretta farsi più forte.

«Allora è così, Cara?» fa. «Sei certa di questo?»

«Lo sono sempre stata, nel profondo.» Lo guardo. «E tu lo sei?»

«Sì. Ora lo sono davvero.» Ridacchia. «Ho provato in ogni modo a farti cambiare idea, ma non è servito a niente.»

«Forse è semplicemente il destino a volerci insieme.»

«Il destino lo decidiamo noi.»

«Allora, semplicemente, vogliamo davvero stare insieme.»

«Così suona meglio» sorride. «Che potrà mai succedere, in fondo? Al massimo, piccoli problemi in paradiso. Si risolveranno.»

«O forse non ci sarà proprio alcun problema.»

Mi bacia la fronte. «Tu mi dai speranza.»

Lo guardo sorpresa.

«Magari sarai davvero tu a farmi scoprire l'amore. L'amore vero, intendo. A dimostrarmi che un'altra vita è possibile.»

Vorrei piangere di nuovo di felicità, ma è un momento troppo bello per rovinarlo con le lacrime.

«O forse sarai tu la mia speranza, per tutto questo» rispondo. «Per una nuova vita che potremo passare l'uno accanto all'altra, se ci impegneremo reciprocamente. Per quel che mi riguarda, io so che tu sei quello giusto per me.»

«E tu quella giusta per me. A volte, basta poco per capirlo.»

«Estoy de acuerdo» sorrido. Non sono minimamente pentita di questa scelta reciproca.

So bene che con Hache è iniziato tutto per pura e semplice tempesta ormonale, unita a un pizzico di curiosità. Ma subito si è evoluto in qualcosa di infinitamente più profondo. Non potrò mai dimenticare tutto ciò che abbiamo vissuto insieme. Quanto sono stata bene in sua compagnia. Ed è ciò che voglio vivere per tutto il resto della mia vita. A prescindere che duri o meno tra di noi.

È un salto nel vuoto, quello che stiamo facendo entrambi. Per come la vedo, potrebbe pure non superare l'estate. Ma è ciò che mi sento di fare. E a prescindere da come finirà, so che riuscirò ad andare avanti. Queste settimane mi hanno dimostrato che non sarebbe la fine del mondo. La vita andrebbe avanti comunque.

E io mi sento davvero pronta a fare un passo del genere. E so che anche lui lo è.

Potrei soffrire, certo, ma la prospettiva di un possibile futuro insieme a lui è sufficiente a non farmi desistere. Vale comunque la pena provarci. Amare vuol dire anche questo: concedersi il rischio di soffrire, per la persona giusta.

«Baciami» sussurro.

E finalmente, le nostre labbra si incontrano.

PROBLEMI IN PARADISODove le storie prendono vita. Scoprilo ora