Nineteen

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E' andato via ed è ritornato circa sei volte a controllare lo stato di ogniuno di noi

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E' andato via ed è ritornato circa sei volte a controllare lo stato di ogniuno di noi.

Inizio a sentire le ossa indolenzite e vorrei davvero fare qualcosa per poter uscire da questa situazione, mi sento impotente.

<<Gì>>

La voce di Nicholas risuona nella stanza illuminata solo da una piccola lampadina appesa al soffitto, non ho la forza di girarmi, non riesco a guardare il suo viso deturpato dal colpo di quell'uomo... Jhon.

Serro la mascella quando ripenso alla sua frase e una rabbia incandescente inonda le mie vene e cazzo vorrei dei super poteri.

<<Gì>>

Mi richiama di nuovo, ma io ancora non mi giro. E' più forte di me, mi sento in colpa, è come se sentissi tutto il peso della situazione sulle mie spalle e non voglio che il viso marchiato di sangue di mio zio riempi la mia visuale.

<<Gì!>>

<<Che c'è!?>> sbotto quando mi richiama per la terza volta, mi volto appena e noto subito il labbro spaccato

<<Non è colpa tua>> mi dice come se mi avesse letto nel pensiero.

I miei occhi percorrono le figure di Alec e Andrea e mi chiedo come sia possibile che non si siano ancora svegliati, anche se posso dire di non esserne poi così turbata, so bene che la situazione può diventare piuttosto imbarazzante tanto quanto pericolosa.

Ad occhio e croce credo che siamo rinchiusi qui da ore ormai, non so quanto tempo è passato prima che mi svegliassi, ma ne sono certa.

<<E' ovvio che non è colpa sua>>

Sbuffo e mi volto alla mia destra incontrando lo sguardo di Mason, e giuro che non l'ho nemmeno sentito entrare.

<<E' colpa dei suoi genitori>>

<<Esattamente tu che rapporti hai con Jhon?>> chiede Nicholas attirando su di sé l'attenzione

<<Potrei farti la stessa domanda, non mi ha mai raccontato di te>>

<<Mi sento offeso>> sogghigna Nicholas

Roteo gli occhi al cielo quando vedo il broncio comparire sul suo viso <<Cosa ti ha raccontato Jhon?>> chiedo poi

<<Per riassumerla in poche parole, tua madre e tuo padre, quello vero intendo, gli hanno tolto ogni cosa>>

Inarco un sopracciglio <<E non ti sei chiesto il perché?>>

<<Ovviamente, droga donna eccetera, ma ehi>> si ferma <<Chi sono io per giudicare no?>>

Il suo tono strafottente inizia davvero a darmi sù i nervi.

<<Dopo quello che ti ho fatto, sono l'ultimo che può parlare>>

Le mie sopracciglia adesso penso che siano diventate un tutt'uno con l'attaccatura dei miei capelli per quanto si inarcano, è serio?

<<Perché che le hai fatto?>> chiede Nicholas

<<Sotto effetto di droga data dalla sua cara amica, l'ho violentata>>

Gli occhi di Nicholas si sgranano improvvisamente prima che la rabbia li renda cupi e minacciosi <<E lo dici così?>> ringhia strattonando poi le corde

<<Dirlo in maniera diversa non cambia la cosa>>

Lo guardo attentamente mentre pronuncia la frase, e posso scorgere del pentimento nei suoi occhi.

<<Perché stai facendo questo Mason?>>

Mi guarda, lo fa e i suoi occhi profondi mi scavano dentro. Tuttavia la mia domanda non è accompagnata da nessuna risposta, non parlata almeno.

E' come se i suoi occhi mi dicessero "non ho scelta" eppure vorrei dirgli che c'è sempre una scelta, che certe volte la strada più tortuosa può essere quella più giusta, vorrei dirgli che non deve essere lui a portare il peso di questa situazione solo perché Jhon gli e lo chiede, gli e lo ordina.

Sono così tante le cose che vorrei dirgli, eppure le parole non passano oltre la mia testa, non arrivano in gola e non mi escono dalla bocca.

Qualsiasi sia il suo legame con quell'uomo l'ha messo nella posizione di fare qualcosa che sento che non vuole davvero fare.

Mi ha fatto male in passato, lo so, così come so che dovrei odiarlo con tutte le mie forze, ma non posso farlo. Non adesso almeno, non quando i suoi occhi comunicano con me, non quando li guardo mentre un bagliore di tristezza li trapassa quando scendono lungo la mia figura legata alla sedia.

<<Sei un bastardo>>

La voce di Alec mi distoglie dai pensieri e distoglie lui e la sua attenzione da me. Cazzo.

<<Lo sono>> gli conferma <<Eppure io so ammettere le mie colpe Alec>>

Corrugo la fronte davanti a quella frase e quando volto lo sguardo verso Alec lo vedo diventare rosso dalla rabbia.

Da quale colpa stai scappando Alec? 

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