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L'ultima che abbiamo parlato poi è sparito per tutta la sera, e nei successivi giorni ci siamo evitati come la peste, le uniche volte che siamo stati entrambi nello stesso posto è stato quando quelle poche volte mi ha accompagnato a scuola o in pa...

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L'ultima che abbiamo parlato poi è sparito per tutta la sera, e nei successivi giorni ci siamo evitati come la peste, le uniche volte che siamo stati entrambi nello stesso posto è stato quando quelle poche volte mi ha accompagnato a scuola o in palestra, comunque io, ho sempre cercato di evitare anche questo utilizzando la mia Kawasaki Ninja. Finalmente è sabato e mi trovo in camera mia al telefono con Chanel che mi racconta la sua ultima avventura amorosa, e se io dovessi parlare della mia di situazione non saprei nemmeno spiegarla, perché anche Alec con la scusa dell'università mi ha evitato e mi è andata bene così, non averli intorno per un po' ha fatto si che io ritornassi a concentrarmi su di me.

Con i miei le cose sono ritornate alla normalità tranne qualche battibecco avvenuto perché non volendo salire in auto con Andrea ero disposta a prendere la moto anche con la grandine.

<<Ginevra ci sei?>>

<<Si, si Chanel ti ascolto>>

<<Bene, vado a farmi la doccia, alle 20:30 ti vengo a prendere e andiamo all'Helen Club>>

<<Va bene a dopo>>

Blocco per poi andare verso il bagno ma la porta di camera mia che si apre di scatto ferma i miei passi e quando vedo i suoi occhi scuri fissarmi intensamente un fuoco dirompente divampa in tutto il mio basso ventre

<<Ti sembra il modo di entrare?>> abbaio poi riprendendomi dal mio stato di trance

<<Dov'è che vai stasera?>> mi rimbecca incrociando le braccia muscolose al petto

<<Saranno anche cazzi miei Andrea>> sghignazzo per poi riprendere a camminare verso il bagno, tuttavia la serratura della porta che scatta mi fa voltare nuovamente e quando lo vedo raggiungermi in ampie falcate corrugo la fronte camminando indietro fin quando la mia schiena si scontra con l'armadio

<<Dove vai stasera?>> chiede ancora

<<Sono fatti miei>>

<<Sei una cazzo di ragazzina>> sbotta

<<Allora togliti dalle palle e lasciami in pace>> ringhio cercando di superarlo, comunque non è del mio stesso avviso visto come poi afferra il mio braccio facendomi scontrare con più violenza al mobile posto alle mie spalle

<<Forse non ti è chiaro>> soffia sul mio viso avvicinando sempre più il suo corpo al mio

<<Cosa, cosa non mi è chiaro?>>

<<Tutto ciò che ti riguarda è affare mio, tutto ciò che fai è affare mio, tu, sei affare mio>>

Mentirei se dicessi di non sentire le farfalle nello stomaco sentendo le sue parole, però m'impongo di rimanere impassibile e spingerlo più lontano che posso dal mio corpo che freme sotto il suo sguardo

<<Come sei possessivo>> lo beffeggio

<<Dimmi dove vai per favore>> mi chiede di nuovo sconfitto

<<Vado all'Helen Club con Chanel e gli altri>>

Annuisce per poi voltarmi le spalle e andare verso la porta, ma lo blocco subito:

<<Che intenzioni hai?>>

<<Mi vado a preparare allora>>

Sbuffo sconfitta lasciandolo andare consapevole che ribattere e combattere non servirebbe a niente e che se lui ha già deciso nulla potrà fargli cambiare idea, così mi chiudo in bagno e mi concedo un lungo bagno rilassante.

***

Guardo un'altra volta il mio riflesso allo specchio soddisfatta dell'outfit creato da una gonna a vita alta che arriva a metà coscia nera, un top bianco che copre il giusto lasciandomi la schiena scoperta. Scruto con attenzione ogni parte del mio corpo assicurandomi che quelle cicatrici rimangano nascoste da occhi indiscreti e quando sento bussare apro la porta scontrandomi non con due ma con ben quattro occhi che mi guardano scioccati

<<Alec?>>

<<Pronta a divertirti principessa?>>

Mi porge la mano, e dopo aver lanciato una rapida occhiata al fratello l'afferro iniziando poi a camminare verso l'uscita di casa, non appena ci troviamo dentro l'ascensore del palazzo in cui vivo il silenzio è quasi imbarazzante e ringrazio mentalmente chiunque sia a mandarmi un messaggio facendomi così distrarre

Chanel

Cambia programma Gi, stai a casa

Io

Perché dovrei rimanere a casa?

Chanel

Ti prego resta a casa

Non appena arriviamo a piano terra, ignoro i suoi messaggi e inizio a camminare verso l'auto che ci scorta fino alla discoteca. Quando esco dall'auto noto i due fratelli farsi un cenno con la testa per poi Alec andare all'interno mentre Andrea mi afferra il polso facendo scontrare i nostri petti

<<Resta dove ti posso vedere>>

<<Dio chi sei mio padre?>>

<<Non te lo ripeterò di nuovo>>

Aggrotto le sopracciglia vedendolo cupo in volto e gli volto le spalle entrando anch'io. Vengo subito invasa dal calore del locale, le luci soffuse e la musica a palla mi mandano in confusione comunque quando riesco a scorgere la mia amica mi affretto a raggiungerla, ma i miei passi vengono bloccati non appena noto i suoi occhi sbarrati guardarmi, così mi prendo coraggio e la raggiungo

<<Mi dici cosa c'è che non va?>>

Lei guarda prima Andrea poi me, e mi fa cenno di allontanarci dalle sue orecchie indiscrete

<<Meson è qui>>

Ed il mondo sembra crollarmi addosso, d'un tratto le cicatrici bruciano così come il petto e la gola, la vista si offusca e il corpo inizia a tremare.

Criminal Love 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora