Nineteen.2

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Mi fanno male le ossa

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Mi fanno male le ossa.

Non so da quanto tempo sono seduta in questa sedia, non so nemmeno se sono passati giorni da quando Mason è stato qui.

Tutto ciò che so, è che il silenzio che è calato da quando è andato via è soffocante.

Ed avrei mille domande da porre, ma non ho le forze nemmeno per aprire bocca.

Il mio stomaco mi tormenta, la gola è secca e io sento che ogni minuto che passa qualcosa di me va in pezzi.

Sto per chiudere gli occhi quando la porta si spalanca rivelando la figura di Jhon.

Mi guarda, poi gli stessi occhi vagano per la stanza, un ghigno compiaciuto gli compare in volto e Dio, vorrei poter avere qualcosa da lanciargli.

Ho le mani legate in tutti i sensi.

E non posso nemmeno evitare che mi si avvicini, sento un conato acido salirmi in gola quando si china per portarsi al mio livello.

<<Allora piccola Ginevra>> prorompe <<Adesso farai la brava, verrai con me>>

<<Non ti azzardare bastardo>>

La voce di Andrea irrompe nell'aria bloccando così le parole di Jhon a metà.

<<E chi me lo impedisce? Tu?>> ghigna malefico l'uomo

<<Se pensi che stia a guardare ti sbagli di grosso>>

Jhon non dev'essere un uomo paziente, lo vedo da come gira improvvisamente la mia sedia per portarmi di fronte ai tre ragazzi, li guardo e loro ricambiano lo sguardo, ma a Jhon questo non interessa, lui ha in mente altro.

Infila una mano fra i miei capelli e la chiude strattonandoli facendomi poi inclinare la testa all'indietro.

<<Come pensi di fare eh? Sei legato, letteralmente>>

Ma Andrea non sembra essere del suo stesso avviso, perché riesco a vedere come strattona le catene, e non so come riesce a liberarsi.

Ma Jhon è più veloce e mi preme un coltello in gola.

<<Un altro passo Andrea e le taglio la gola>>

I miei occhi si sgranano e le lacrime minacciano di uscire, sento la lama fredda a contatto con la mia pelle.

<<Non ti ho fatto niente io Jhon, perché...>>

<<Porti nelle vene il sangue dei due bastardi che mi hanno tolto tutto Ginevra, questo è quanto>>

Con un guizzo veloce libera mani e piedi e mi fa alzare.

La testa vortica velocemente, le mie ossa sembrano volersi sgretolare sotto lo sguardo di tutti e tre.

Andrea resta comunque fermo piantando i suoi occhi nei miei, e riesco a leggergli dentro ogni tipo di frase che si dice in questi casi. Ma quale parola può essere detta in casi del genere? Quale speranza vuole infondermi col suo sguardo scuro?

Nicholas e Alek strattonano le catene a più non posso, ma tutto ciò che ottengono è il nulla.

Jhon continua a tenermi stretta, la presa nei miei capelli è salda e la lama è di nuovo puntata contro la mia gola.

Muoviamo dei passi all'unisono e capisco che mi sta portando via da quella stanza, e il panico sembra impossessarsi di me.

Le gambe diventano di pietra ma con ciò non riesco a fermarlo dal farmi uscire da questo posto.

Sento gli occhi pesanti, eppure lotto per tenerli aperti, per registrare quanto più possibile di questo luogo, ma è spoglio.

Le pareti sono bianche, siamo in un corridoio e non muoviamo chissà quanti passi prima di entrare in un'altra stanza. C'è un letto al centro, nient'altro.

Con uno strattone Jhon mi spinge fino a farmi cadere per terra, e mi sento davvero troppo debole per rialzarmi.

<<Che... che cosa vuoi da me?>> chiedo con quel poco di voce che mi resta

<<Tutto Ginevra, tutto ciò che puoi offrirmi>>

La paura s'intensifica quando capisco bene l'allusione delle sue parole, e lo fa di proposito, dire qualcosa che possa farmi pensare al peggio solo per il semplice scopo di incutermi timore.

E ci riesce, ci riesce maledettamente bene. Perché se penso alle sue mani sul mio corpo o a qualcosa che appartenga a lui su di me, inizio a tremare come una foglia, e la sua risata gelida non fa che ingigantire la cosa fino a far emergere le lacrime.

<<Sei la fonte che piegherà Jordan, spezzerai tua madre e ucciderai Dylan. E non m'importa in quale ordine lo farai, ma io darò vita alla loro distruzione e tu, tu mia cara dolce Ginevra cadrai a picco con loro>>

Criminal Love 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora