Two

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E' come se mi avesse detto il più grande dei segreti, come se avesse nominato il signore oscuro, mi ha detto di conoscermi e non dovrebbe sorprendermi visto le grandi cose che hanno fatto e continuano a fare i miei genitori, allora perché sembra c...

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E' come se mi avesse detto il più grande dei segreti, come se avesse nominato il signore oscuro, mi ha detto di conoscermi e non dovrebbe sorprendermi visto le grandi cose che hanno fatto e continuano a fare i miei genitori, allora perché sembra che l'aria si sia bloccata nei polmoni?

<<Quindi?>>

<<Quindi è un vero peccato che qualcuno, possa avere il potere di ridurti così>>

Sono carezze, le sue parole. La sua voce è magicamente diventata quasi vellutata e mi sto davvero chiedendo che razza di problemi io abbia se fino a due minuti fa mi sentivo devastata per Alec e adesso mi ritrovo con le spalle al muro e le mani di un ragazzo sconosciuto sul mio corpo.

<<E tu che ne sai?>>

<<Hai la faccia di una che è stata appena raggirata>> riflette <<spero solo che non ti sia stato fatto niente contro la tua volontà>>

<<Puoi stare tranquillo principe azzurro dei miei stivali, non sono tipo che si fa usare>>

<<Cazzate>>

<<Cazzate?>>

<<Ti si legge in faccia che sei solo una finta cattiva>>

<<Se volevi provarci con me, ragazzo sconosciuto, potevi usare un altro metodo>> lo beffeggio strafottente, fingendo di non essere stata appena colpita e affondata

<<Io, provarci con te>>

<<Mi segui, mi metti le mani addosso, mi sei praticamente di sopra... sei squallido>>

E se prima nei suoi occhi traspariva sicurezza o anche solo preoccupazione guardando il mio stato adesso intravedo ira, lussuria e stupore.

<<Sei molto piena di te principessa>>

<<E tu sei molto patetico>>

<<Anche stronza>>

<<Questo è un complimento>>

<<Ma non voleva esserlo>>

<<Ma lo è>>

Occhi contro occhi, i suoi forse più neri dei miei, ed è come se volessero risucchiarmi, come se mi volessero far cadere in un pozzo senza fondo. Pericolosi, ma belli, così come lo è lui devo ammetterlo. Ben impostato, i capelli castani contornano il suo viso marcato, adesso contratto per via del botta e risposta. Le sue mani sono grandi, o forse sono io ad essere troppo piccola non lo so, tutto ciò che so è che quando lentamente, davvero troppo lentamente scivolano via dal mio corpo, inizio a sentire freddo.

<<Sei arrogante>>

<<Sono sicura di me>>

<<Cristo, è la prima volta che vorrei mettere le mani su una ragazza e non per procurarle piacere>>

Sorrido sornione prima di puntare il mio sguardo nel suo, che non si è perso nessun particolare che riguardi la mia persona, apro la bocca ma qualcosa, o meglio qualcuno mi blocca sul nascere:

<<Tuttavia non è quello che farai>>

Imponente, sicura e altezzosa. Così descriverei la voce di Alec che si impone con la sua stazza molto similare a quella del ragazzo davanti ai miei occhi, volano scintille nell'aria ed è come se i due si conoscessero fin troppo bene.

<<Alec>>

<<Andrea>>

Inarco un sopracciglio accigliata dal modo in cui i due si salutano e con grande sorpresa mi scopro ad aver ragione, i due si conoscono. 

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