CAPITOLO 15: Odio

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"Una risoluta ostilità, che implica di solito una ripugnanza verso qualcosa, oppure un costante desiderio di nuocere a qualcuno. Questo è l'odio, un farsi male a vicenda."

Zoe

Il giorno seguente mi svegliai come se fossi malata, mi sentivo stanca, nonostante avessi dormito. Erano le cinque di mattina, mi alzai, cercando di non cadere e di non fare rumore, andai in cucina per prepararmi qualcosa di caldo in modo da farmi sentire meglio e rilassare. La fortuna non girava dalla mia parte in quel periodo, in quella stessa cucina, a quella stessa ora, c'era quella stessa persona con cui avevo litigato la sera prima. Lo ignorai preparandomi un tè alla mela candita che bevo spesso quando voglio calmarmi e liberarmi dei pensieri negativi. Mi guardava, io mi limitavo a osservarlo con la coda dell'occhio. Sembrava volesse parlarmi, il suo sguardo comunicava questo, ma non ne avevo intenzione, avrei preferito uscire da quella scuola piuttosto. Preparata la mia bevanda calda iniziai a sorseggiarla lentamente, andando verso camera mia. Feci qualche passo e venni tirata indietro, lasciai cadere la tazza per la paura, che si frantumò in mille pezzi sul pavimento, rovesciando il mio tè. Mida mi aveva tirato verso di lui, ma una volta visto il disastro combinato la sua voce svanì nel nulla. «Ti sembra normale? Smettila, devi uscire dalla mia vita e anche in fretta! Non ti sopporto più! Ti odio!» L'enfasi, la sincerità e la passione che ci avevo messo in quel ti odio erano uniche, non mi era mai capitato di essere così onesta nel dire quella parola. Le luci si accesero, avevo svegliato tutti urlandogli contro e il rumore della tazza in frantumi aveva accompagnato le mie urla. «Che succede? Calmatevi, non si riesce neanche più a dormire la notte?» Kumo fu il primo ad accorrere sulla scena, si avvicinò a me e mi fece sedere sulla sedia. «Cosa è accaduto? Vi stavate ammazzando con una tazza e del tè?» Il silenzio di Mida era sospetto, di solito è sempre il primo a parlare, invece stavolta rimaneva in silenzio. Arrivarono in fretta quasi tutti, accusavano Christian di avermi fatto del male, anche se non era vero. All'appello mancava solo Holden, la sua mancanza mi faceva sentire male, guardavo quel corridoio sperando che il prossimo a passare fosse lui, ma avrei potuto aspettare anche in eterno, non sarebbe passato. Aprì la bocca solo in quel momento. «Zoe devo parlarti» sentenziò. «Tu non parli proprio a nessuno, cosa le hai fatto?» Petit prese le mie difese, accompagnato da tutti gli altri. «Non ha fatto nulla lasciatelo stare, ci odiamo a vicenda e basta, nient'altro, la tazza era bollente e quindi mi sono scottata, lasciandola cadere a terra, Christian mi ha solo tirata indietro per non farmi tagliare con i cocci.» Avevo mentito bene, ma non capivo perché l'avessi fatto, avrei potuto dire qualcosa che l'avesse portato all'espulsione, invece mentii in sua difesa. Da quando mi aveva toccato per la prima volta in sala due, fingendosi Holden in quella lettera agivo in modo diverso quando era in pericolo, non capivo perché, mi irritava questa mia ignoranza. Mi guardava consapevole della mia bugia, ma non accennò a voler dire la verità, semplicemente si alzò e andò via.

Passò del tempo, eravamo quasi arrivati alle ultime puntate del pomeridiano, iniziava da quel giovedì la distribuzione delle maglie del serale ed erano usciti da poco i nostri terzi inediti. Holden cantava Solo Stanotte, Petit Tornerai, Mida Fight Club, Sarah Mappamondo, Lil Jolie Attimo, Martina Da quando non ho smesso di amarti, ed io Sagapò. Intanto Rossofuoco era diventata disco di platino, mentre Dimmi che non è un addio era disco d'oro. Il primo in classifica fu Petit, seguito da me, Mida, Sarah, Holden, Martina e infine Lil. I cantanti erano diminuiti dopo l'uscita di Mew e Matthew, lei soffriva di depressione e lui la voleva aiutare, abbandonando così il percorso.

Joseph ultimamente era strano, non capivo perché, non me ne parlava mai. Avevamo avuto diversi battibecchi, ormai chiunque sapeva della nostra relazione, fu anche trasmessa durante i daytime. Una sera abbiamo dormito assieme, senza avere un battibecco più spinto, ma eravamo vicini dal farlo. Tra Mida e Gaia la relazione sembrava essere stabile, anche se parlavano di meno ultimamente. Presto uscì anche la classifica degli ascolti dei nostri inediti, Maria ci riunì sulla scalinata. «Ciao a tutti ragazzi, innanzitutto tengo a dirvi che Nuvola di Holden è disco d'oro, complimenti. Seconda cosa, partiamo dalla classifica ascolti degli inediti.»
5. Solo Stanotte-Holden
La faccia di Joseph era sconvolta, quasi arrabbiato, non ci credeva. Avrebbe avuto da ridire, ma non potè fare altro che stare in silenzio.
4. Da quando non ho smesso di amarti-Martina
«Onesto, sono felice, per essere un primo inedito mi aspettavo anche di meno, ma va benissimo così. Vorrei ringraziare tutti coloro che mi hanno ascoltato, grazie mille del supporto.» Il suo sorriso era così genuino che era riuscito a strapparne uno anche a me, Martina aveva sempre avuto un cuore grande e d'oro, era meravigliosa, come cantante e come persona.
3. Mappamondo-Sarah
Sarah iniziò ad applaudire a se stessa, «brava Sarah! Woooo.» Era contenta di aver ottenuto finalmente un riscatto dall'inizio, vedeva i frutti del suo percorso, come chiunque dopotutto.
2. Fight Club-Mida
Christian era rimasto impassibile, aveva come tutti contribuito all'applauso, non commentò, ma fece capire che era felice in realtà. Continuavi ad odiarlo, ma in fondo ero contenta per lui. Avevamo litigato molto tempo fa, eppure ancora non avevamo chiarito, stavolta era davvero finita tra noi. Realizzai solo dopo che l'unica rimasta fossi io, ero arrivata prima in una classifica, avevo superato tutti i grandi artisti all'interno della scuola.
1. Sagapò-Zoe
Tutti mi applaudirono, Sarah e Martina mi abbracciarono, stringendomi così forte da farmi quasi mancare l'aria. «Zoe sei arrivata prima! Sei una potenza! Ti amo!» Sarah mi dava sempre una grande carica, l'amore fraterno che ci univa mi rassicurava, lei, Lucia, Martina e Marisol erano sempre una garanzia per me, persone di cui potevo fidarmi. «Tengo a ringraziare tutti di questo risultato, perché è solo merito di voi che mi guardate da casa se Sagapò ha riscontrato tutto questo successo, vi ringrazio con tutto il cuore.»

Scesi dalle scalinate Mida era strano, sembrava preoccupato, non me ne fregava nulla di come si sentisse, ma a distanza di mesi continuavo a pensare a quando mi toccava, anche per sbaglio. Andai da Joseph per parlargli, entrai in studio e non mi degnò di uno sguardo, era concentrato a fare altro. «Joseph ci sei? Sono entrata, non mi hai neanche salutata, sei rimasto male per la quinta posizione?» Non rispose, chi tace acconsente. Mi avvicinai a lui e lo baciai senza pensarci due volte, ma qualcosa era diverso, non aveva ricambiato il mio bacio, stava per accadere qualcosa di terribile.

Fighter Heart ||Mida||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora