CAPITOLO 39: Conseguenze

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"Ogni azione comporta le sue conseguenze."

Zoe

Una volta sveglia aprii gli occhi. Mi sentivo più stanca del solito. Non riconoscevo nemmeno dove fossi.
Una volta che mi ripresi mi guardai attorno, attenta a non muovermi dalla mia posizione.
Riconobbi camera di Mida, ricordandomi di essere andata a dormire da lui. Pian piano riaffiorarono alla mia mente tutti i ricordi.
Avevamo giocato a quello stupido gioco che mi aveva ubriacata, dopodiché ricordo soltanto di essere uscita fuori di me.
Notai in un secondo momento di essere sul petto di Christian. Avevo la testa poggiata su di lui, avevamo anche dormito nello stesso letto.

Mi alzai, attenta a non svegliarlo.
Barcollavo ancora un po', non reggevo affatto bene l'alcol.
Non sarei stata in grado di camminare da sola fino alla cucina.
Mi fermai, mi stesi sull'altro letto che c'era e aspettai che Christian si svegliasse per portarmici.
Durante la mia attesa tentai di ricordare cosa era successo, ma con scarsi risultati.
L'ultimo ricordo che avevo era di me, che bevevo un altro shottino come se fosse acqua. L'alcol che mi va alla testa e poi buio, alternato da sequenze scomposte. Ricordo di aver toccato qualcosa con il dito, di aver aperto bocca per chiedergli di lui; ma oltre ciò non ricordo nulla. Non so cosa sia successo nei dettagli, se dovessi spiegarlo a qualcuno farei tanta fatica.

Erano ormai le dieci di mattina, Mida continuava a dormire come un bambino.
Gli scattai una foto, il suo viso era troppo divertente.
Per uccidere il tempo controllai qualche foto in galleria, ritrovando quelle con Holden.
Mi attraversò uno spiacevole brivido, non volevo averci più a che fare con lui, si era comportato male, inoltre sentivo di non provare le stesse cose. Neanche la Tocca lo voleva più, aveva soltanto mentito a tutti noi.
Non riesco a definire se ciò che provo per lui sia odio oppure semplice antipatia accompagnata da rabbia.
Presi ispirazione da quei momenti, per incanalarli all'interno del pezzo che avrei presentato durante il serale. Iniziai a scrivere qualche strofa, almeno una prima bozza.
Ogni tanto osservavo Mida, nella speranza che potesse svegliarsi il prima possibile, ma aveva un sonno talmente profondo che nemmeno le cannonate l'avrebbero svegliato.

Continuai a scrivere tranquillamente il pezzo, fino a che Sarah non entrò in camera, dicendomi che mancavamo soltanto io e Christian per la colazione.
Tentò di svegliarlo pacificamente, non riscontrando successo.
«Zoe, buttiamolo giù dal letto» disse.
Avvicinatami al letto la aiutai a farlo cadere, creando un forte boato.
«Ai, ma che è successo?» disse lui, in bilico tra il sonno e l'essere sveglio.
«Buongiorno principessa, dormito bene? La colazione non è a letto, lo ricorda?» dissi punzecchiandolo.
Si limitò a sorridermi, per poi alzarsi e andare in cucina assieme a me e Sarah.

Una volta terminato di mangiare, tornai in camera mia per prepararmi. Dovevo andare a provare qualche pezzo per la prima puntata del serale, come tutti d'altronde.
La mia vocal coach mi aveva proposto di cantare Anche Fragile, Bellissima, Maledetta Primavera, Espresso e i miei inediti.
Mi cercai di preparare su tutto al meglio possibile, soffermandomi di più su pezzi non miei e più difficili.

Continuai a prepararmi fino al giorno della registrazione. Mi sentivo abbastanza pronta, ma allo stesso tempo sentivo un nodo in gola.
Indossavo un top color panna, la gonna era dello stesso colore e le scarpe erano di un bianco più lucido. Avevo un trucco semplice che si faceva ai toni del bianco e un rossetto carneo.
Gli altri erano molto eleganti, i maschi indossavano per lo più il colore nero, tra le ragazze dominavano colori più accesi e chiari.

Ci sistemammo tutti con i prof di appartenenza, per l'ansia tenevo stretta la mano di Lucia, che mi accarezzava la schiena rassicurandomi.
«Iniziano gli Zerbi-Cele» annunciò Maria subito dopo l'estrazione della busta che avevano scelto i giudici.
Ammiravo tra loro Michele Bravi, lo consideravo da sempre un ottimo scrittore di pezzi, anche se erano troppo malinconici per me.
«Maria, noi sfidiamo i PettiMondo» dice Zerbi felice e determinato, quasi fosse consapevole che avrebbe vinto.
A seguito di una sfida che sembrava essere già stata scritta, vinsero Rudy e la Celentano. Holden era l'unico assieme a Marisol che non si era esibito ancora, temevo che potessi trovarmelo contro. A essere mandato al ballottaggio furono Ayle, Lil e Gaia, ad essere eliminato fu Ayle però.
I prossimi a scendere fummo inevitabilmente noi CuccaLo.
«Lorella cara, noi schiariamo Petit con Suavemente contro Mida. Se per favore ci dici cosa canta...»
«Certamente Rudy! Mida canta Chiamami ancora amore».
Era davvero difficile stabilire un vincitore, entrambi erano stati eccellenti, ma personalmente credo avrei preferito Mida.
I giudici anche erano in difficoltà, ma riuscirono a trovare un vincitore. A vincere fu Petit.

Mida si era tornato a sedere demoralizzato, diceva di non aver nulla ma in fondo chiunque sapeva che non era la verità.
«Ora proponiamo Holden con Solo stanotte, contro Zoe» annuncia il prof Zerbi.
«Perfetto! Zoe canta il suo ultimo inedito Sagapò» disse Lorella quasi sicura che avrei vinto.
Il pubblico applaudì e urlò soltanto a sentire il nome del mio inedito.
Mi facevano sentire più serena, ma neanche troppo.
Affrontare Holden era un colpo basso, avrei certamente trovato qualche difficoltà.
Il primo ad esibirsi fu lui, indubbiamente era stato bravo, ma dovevo fare di meglio. Tentai.
«Zoe, veramente complimenti. Inizialmente avevo ancora qualche dubbio su di te, ma credo tu sia maturata molto qui dentro. Canti, balli, reciti, sei una diva! Sul serio, complimenti» disse il prof Zerbi stupendomi.
Arrivammo con i giudici ad un parimerito, Michele aveva votato me, Malgioglio Holden, Giuseppe era decisivo.
«Innanzitutto bravi entrambi. Zoe, partiamo da te. Hai una voce fresca, sei veramente liberatoria. Quando canti non riesco a non pensare al pezzo che stai cantando. Holden, tu invece sei molto emotivo. Trasmetti l'emozione in modo unico e quasi aggressivo. Riesci a coinvolgere molto bene il pubblico. Il mio voto va a te».
Avevo perso, non avevo dubbi.
Sembrava come se io conoscessi già il finale di tutto.
A concludere queste mie pessime previsioni fu il fatto che ad andare al ballottaggio fummo io, Mida e Lucia.
Di male in peggio.
L'ansia era diventata un mostro insaziabile che mi divorava voracemente. Persi anche quella sfida, andando al ballottaggio finale.
Sfidarono nuovamente i CuccaLo, che anche stavolta persero.
Il ballottaggio era composto da Kumo, Mida e Sarah. Il primo a salvarsi fu Mida, la seconda Sarah.
Uno tra me e Kumo era destinato ad uscire, fantastico.
Se prima l'ansia non mi aveva ancora divorata interamente ecco che stavolta l'aveva fatto.
Stavo per scoppiare in lacrime e urlare, mi limitai solo a dire «che ballottaggio di merda».
Mida era affranto quasi quanto me, avrebbe perso a prescindere qualcuno di importante, almeno così speravo fosse.
Cantai Bellissima di Annalisa, cercando di non lasciar fuoriuscire le paure e le ansie che mi assillavano.
Kumo ballò Houdini di Dua Lipa.
Tornammo in casetta, ci congratulammo l'uno con l'altra e ci sedemmo.
«Zoe, credo proprio di andare via io» mi disse.
«Tiziano ma se hai ballato una meraviglia. Ho fatto veramente schifo, non credo proprio di essere destinata ad andare avanti. Non mi hanno mai preferita a nessuno» risposi quasi in lacrime.
«Ascoltami, se c'è una persona che merita di andare avanti qui dentro, quella sei tu. A prescindere figlia d'arte figlia non d'arte, tu sei una bomba Zoe. Anche Rudy l'ha detto: sai ballare, cantare, intrattenere, recitare...chi merita più di te! Anche se dovessi uscire io, cosa che penso sia ormai scontata, promettimi di arrivare il più avanti possibile per me. Sarà un onore essere eliminato da una ragazza come te» disse stringendomi in un forte abbraccio.
Le lacrime scesero rapide come cascate, era non solo un mio carissimo amico, ma era anche un mio fan.
«Te lo prometto...» dissi con la voce rotta per le lacrime.

«Ragazzi, ho i risultati. Complimenti a tutti, credo foste in ansia per lo più essendo la prima puntata, non preoccupatevi se non vi siete particolarmente piaciuti.
Tornando a voi due...siete stati veramente bravi, mi dispiace dirvi che però uno di voi due dovrà abbandonare la scuola.
Zoe, rimani tu» disse dall'altoparlante per poi svanire nel silenzio.

Strinsi forte Kumo, non volevo abbandonarlo, mi dispiaceva troppo.
«Scusami...non volevo privarti del tuo sogno» gli dissi piangendo a dirotto.
«Zoe tranquilla, io inseguirò il mio sogno, ancora. Fallo anche tu, fallo per me. Ti voglio bene».
Il mio cuore si era sciolto, mi sentivo una merda.
Tutti vennero ad abbracciare Tiziano, che se ne sarebbe presto andato via.
Una volta che ebbe abbandonato la scuola e la casa in generale, mi sembrava che tutto mi stesse crollando addosso.
Sentivo sguardi da parte di certe persone sempre più minacciosi, la convinzione che io fossi lì solo perché ero figlia di Mango aumentava.
Andai a dormire con queste croci sulla schiena, piangendo ancora l'uscita di Kumo.

Fighter Heart ||Mida||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora