CAPITOLO 26: Tattica

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"Per affrontare le situazioni più complesse c'è bisogno di una tattica precisa, nulla deve essere lasciato al caso, gli errori non sono ammessi."

Mida

Era da giorni che mi svegliavo presto e andavo a dormire tardi. La mia mente era diventata il mio peggior nemico, mi tormentava giorno e notte con la paura di perdere Zoe, come se non l'avessi già persa. Pensavo sempre a come fare, a trovare le parole giuste, ma più ci pensavo più non riuscivo a trovarle.

Andai in camera di Kumo appena ne ebbi l'occasione. Sapeva che non andava qualcosa in me, che volevo chiedergli un favore, uno di quelli grandi. Me lo si leggeva in faccia.

«Mida cosa devo fare stavolta? Posso provare a parlarle per tutto il tempo che vuoi, ma non funzionerà sappilo.»
Era abbastanza scontroso, aveva avuto delle difficoltà con le coreografie probabilmente.
«No, stavolta devi solo aiutarmi assieme a Sarah, Lucia e Marty» pronunciato l'ultimo nome rizzò le orecchie e andò sull'attenti.
Il mio obiettivo era quello, convincerlo con un singolo nome, quel nome che per lui era molto di più di un semplice nome.
«Che devo fare?» chiese. Lo avevo in pugno.
«Nulla di che, voglio solo un po' di tempo, diciamo un'ora, tra me e Zoe. Niente di più niente di meno, puoi farlo questo?»
Il cuore mi batteva a mille, Tiziano era il miglior soldato su quel campo di battaglia, non avere il suo appoggio sarebbe stato come combattere senza armi e scudi.
«Marty ci sarà davvero o è solo una scusa?»
Avrei potuto mentire, dirgli "sì, già chiesto" ma il mio animo diceva di no.
«Devo ancora chiederglielo, ma penso che capirà.»
Mi stavo giocando il suo aiuto, solo un pazzo si sarebbe sprecato un'opportunità del genere.
La risposta fu quella che mi aspettavo.
«Se lei non prenderà parte a questo tuo piano, allora anche io non ne prenderò parte.»

Era ovvio che l'avesse detto, ma in fondo non mi scoraggiava ciò, anzi, era uno sprono in più per convincere Martina.
Andai proprio in camera sua, ma trovai solo Lucia, le altre erano a lezione.
«Mida che c'è? Cerchi Zoe? Sappi che non ci sta qui, poi non vuole vederti.»
Era stata chiara ed esplicita, Zoe non voleva avere nulla a che fare con me.
«Lucia, non cercavo Zoe, anzi cercavo tutte tranne lei. So benissimo che non vuole parlarmi, so benissimo che mi odia, so meglio di tutti voi cosa lei prova per me. Mi dispiace dirtelo, ma non posso accettare che il nostro rapporto sia questo. Voglio parlarle in un secondo momento, ho bisogno dell'aiuto di voi che siete sue amiche, io voglio soltanto far tornare quel nostro rapporto di amicizia.»
Avevo parlato con il cuore, non avevo pensato nemmeno un secondo a ciò che stavo dicendo.
«Ne parlerò con le altre, ma sappi che per me è un enorme no. Insistere non ti servirà a nulla, se non a farti odiare ancora di più.»
Chiude la porta repentinamente, lasciandomi con l'amaro in bocca. Il mio tentativo era fallito, il mio piano A era pronto a collassare definitivamente. Stava cadendo tutti a pezzi, dovevo pensare ad un'alternativa, una che potesse necessitare soltanto di me per la riuscita.

Tornai in camera a pensare, non mi veniva nulla in mente. Non potevo fare tutto da solo, mi avrebbe solo odiato di più, come aveva detto Lucia, dovevo convincere tutte loro e arrivare anche all'aiuto di Kumo. Sarah sarebbe stata a prescindere dalla mia parte, odia vedere che sto male, come io odio vedere lei star male. Lucia era il vero problema, conosceva le mie intenzioni, sarebbe potuta andare da Zoe a riferire tutto, in quel caso avrei perso. La seconda da convincere era proprio lei. Infine in tre avremmo convinto Martina e preso anche l'aiuto di Tiziano. Avevo un piano chiaro, dettagliato e che sembrava a prova di errore, ma nonostante ciò avevo paura che potesse fallire.

In primo pomeriggio, mentre ascoltavo un po' di musica da cui trarre qualche spunto, bussarono alla porta. Aprii e mi trovai di fronte Sarah, seguita da Gaia.
«Mida tu sei un pazzo» sentenziò la prima.
«Non so da dove ti vengano fuori certe idee, finirà male, lo sai anche tu, appena ti vedrà peggiorerà tutto. Vorrei tanto non aiutarti e farti ragionare un attimo, ma so bene che insisterai e che dovrò per forza» continuo.
Avevo reclutato il primo membro della mia schiera, meno lavoro da fare.
«Christian io invece voglio parlarti proprio di questo. Capisco bene come ti senta, non hai fatto apposta tutto quel casino, è stato tutto un grosso errore. Ti aiuterò se vorrai, anche se ci siamo lasciati io continuo a volerti bene, ci sarò sempre per te.»
Il suo pensiero era molto dolce, non avevo programmato questo nei miei schemi, ma andava bene, due piccioni con una fava.
«Grazie Gaietta, sei sempre troppo buona anche con chi ti ha fatto del male. Il problema adesso è Lucia, potrebbe dire alla diretta interessata riguardo la mia tattica per parlarle.»
«La fermiamo subito noi» dissero all'unisono.
Corsero in camera e da lì non potei che aspettare il loro ritorno.

Sarah

Entrammo spedite in camera.
Lucia stava solo aspettando il ritorno di Zoe dalle prove, arrivammo giusto in tempo.
«Lucia! Non ti azzardare a raccontare tutto a Zoe! Siamo state da Mida, vogliamo aiutarlo, tu collaborerai con noi!»
Sembravo quasi furiosa, anche se cercavo di essere convincente.
«Io a lui non l'aiuto, si sta comportando male con la mia compagna e ora dovrei pure aiutarlo? Sarah fosse stato un altro avrei capito, ma lui proprio no.»
La situazione era più complessa di quanto credevo, ma assieme a Gaia potevo arrivare ad un compromesso.
«Lucia, ragiona un secondo. Parlare a Zoe riguardo le intenzioni di Christian a cosa ti porterà? Te lo dico io, a nulla. Lui non vuole niente di male, vuole solo chiarire o almeno chiederle scusa. Non sono fatti che ci riguardano, infatti noi li aiuteremo solo ad incrociarsi e a parlare.»
Gaia era troppo convincente, prima non ero tanto sicura di volerlo aiutare, ma da come ne parlava lei ne valeva la pena.
«Ci farò un pensiero» sentenziò fredda lei.
«Non fare la difficile Luci, dai! Capisco benissimo che sia tua amica, è anche mia amica, ma da sua grande amica non voglio che stia in astio con una persona buona e tenera come Mida, ti prego, non aiutarci, ma almeno non dirle nulla a riguardo.»
Ci stava davvero riflettendo, avevo usato le giuste parole, stavamo per scendere a compromessi.

Entrò in camera Martina, che aveva sentito una parte del nostro discorso.
«Quindi Mida vuole incontrarla? La vedo fallimentare la cosa» sentenziò.
Eravamo nei guai, stavamo affrontando una vera e propria battaglia.
«Marty, non vorrai dirmi che sei dalla parte di Lucia?» chiese Gaia innocentemente.
«No, sono di un'opinione totalmente differente. So bene che Mida non avrà ciò che desidera, ma è un ragazzo che vuole ugualmente provarci. Se vuole sbattere la testa che la sbatta. Io lo aiuterò anche se sono contraria a questa sua idea, deve capire i propri errori in qualche modo.»

Fu quasi inaspettato sentire che Martina volesse dare una mano. Il suo ragionamento non faceva una piega, tanto che convinse anche Lucia a collaborare. Tornate in camera di Christian raccontammo tutto l'accaduto e ne rimase alquanto colpito.
«Vado a dirlo a Kumo, così mi aiuterà anche lui.»
Andò via correndo, euforico, anche se non mi sarei lasciata prendere da così tanta emozione. È vero, sapeva di avere tutte noi dalla sua parte, ma se qualcuno l'avesse tradito? Se qualcuno gli avesse voltato le spalle e detto tutto a Zoe? Avevo troppi dubbi per la testa, come se la situazione riguardasse me. Tornai in camera pensando già a come convincere la ragazza in questione ad un incontro con lui, sentendo attentamente anche ciò che raccontava di Holden.

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Spazio autore

Mida ha finalmente i tasselli mancanti per il funzionamento del suo piano, ma ora? Che succederà secondo voi?

Sarà vera l'ipotesi di Sarah del possibile tradimento? Che qualcuno possa riferire ogni singolo dettaglio a Zoe? Se sì, di chi si tratta?

Vi piace l'integrazione del punto di vista di Sarah? Se sì, fatemelo sapere così da poterlo incastrare in qualche altro capitolo ;).

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