CAPITOLO 25: Riflessione

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"Quando mi sento smarrito cerco un modo di risolvere i problemi, uno alla volta. Raccolgo le idee, non solo mie, ma anche altrui e con queste mi prendo una pausa di riflessione, per capire al meglio gli errori e le soluzioni."

Mida

Zoe mi mancava. La sentivo troppo distante, nonostante la vedessi ogni giorno. In cucina, a qualsiasi ora del dì, non mi rivolgeva nemmeno una parola, ma non solo, non mi degnava nemmeno di uno sguardo. Holden a differenza sua mi salutava e mi parlava, ma le sue parole erano asciutte, come se mi stesse parlando ma solo perché non c'era altra scelta. Ero bloccato in un limbo creato da me medesimo. Ogni giorno, ogni ora, ogni minuto che passava mi pentivo di non aver scritto Mida su quella maledettissima lettera. Se avessi avuto l'occasione di tornare indietro nel tempo per correggere questo grande errore non avrei indugiato neanche un po'.

La puntata di giovedì si avvicinava, dovevo pensare anche a quella e non soltanto al casino che avevo combinato. Alla fine la marachella non l'ha fatta Zoe, ma io. Andai da Lorella per discutere dei pezzi e dopo un buongiorno e un abbraccio che siamo soliti darci mi propose qualche pezzo.
«Christian, io potrei farti cantare molti di questi pezzi, ma vorrei che tu portassi qualcosa un po' di diverso dal tuo genere, magari molto più profondo del solito. Tu sei un ragazzo d'oro, facci capire che hai in fondo a quel tuo cuore da combattente. Io ti proporrei di cantare A parte te di Ermal Meta. È un pezzo che deve riuscire ad emozionare e che deve essere curato anche vocalmente, ti sto chiedendo di fare un passo in più al solito, ma sono certa che riuscirai a superarti anche questa volta. Tu ci stai?»

Era indubbiamente un pezzo molto complesso, non ero certo di esserne all'altezza, ma se Lorella si fidava di me e delle mie capacità, allora anche io dovevo farlo.
«Si, sono all'altezza. Mangerò quel palco, stanne certa» sentenziai sorridendo.
Il sorriso della mia insegnante era così bello, era semplice, ma unico. Lei era di una bellezza incredibile, nonostante l'età molto più avanzata rispetto alla mia riusciva a mantenersi giovane. Sapeva ballare, cantare, dare consigli...era una tuttofare, non esisteva cosa che non le riuscisse semplice.

«Senti Christian, io avrei un'altra proposta da farti su questo pezzo. Siccome devi riuscire ad emozionare il pubblico, ma emozionarlo come ha fatto Zoe intendo, pensa a qualcosa che possa farti calare nel pezzo».
«Scusami Lorella, non so se riuscirò a farlo. Ultimamente sono successe troppe cose, ho una marea di pensieri nella testa che mi tormentano, non so nemmeno come riuscirò a cantare un pezzo così difficile, ci proverò senz'altro a calarmi nel pezzo, ma non posso garantirti di riuscirci.»
Credevo che potesse arrabbiarsi con me, come avevano fatto tutti nelle ultime ventiquattr'ore, invece mi sorrise.
«Christian, tu devi fare ciò che ti senti di fare, la vita è la tua, la musica è la tua, il percorso è tuo. Sei libero di fare ciò che vuoi, io ti sto dando soltanto qualche dritta, sta a te scegliere se seguirla o lasciar perdere. Sappi che a prescindere da tutto io sarò orgogliosa di ciò che deciderai di fare, coinvolgi tutti senza neanche volerlo, sei una calamita, nessuno sfugge alla tua attrazione.»

Le sue parole erano quasi commoventi, era sempre dai modi eleganti e gentili, sembrava una madre, ecco perché la chiamavano mamma chioccia nelle scorse edizioni. Sorrisi e la abbracciai nuovamente, prima di andare via e di ringraziarla ulteriormente.

Tornato in camera iniziai a pensare a chi dedicare quel pezzo, lo ascoltai, una, cinque, venti volte, cercando di farmi un'idea. Avrei potuto associarlo a chiunque, a Gaia, a Sarah, a mia mamma, a Lorella...le persone a cui potevo dedicare questa esibizione non entravano sulle dita di una mano.
"Potrei scriverci qualche barra, ma perderebbe di significato poi. Potrei dedicarla a Lorella, per tutti gli insegnamenti e i consigli che mi ha dato.
Forse però sarebbe meglio dedicarla a mamma, mi è sempre stata accanto. Si probabilmente sarà per lei questo pezzo."
Non ero totalmente certo di ciò che stessi pensando, dovevi riuscire a calarmi in una situazione universale, che colpisse i sentimenti di chiunque potesse ascoltarmi, insomma, compito complesso, ma se Lorella credeva che fosse la scelta migliore allora era la scelta giusta da prendere.

Mentre riflettevo sul mio pezzo ripensavo alle maglie del serale, Gaia, Marisol e Dustin l'avevano già ottenuta, convivevo con la paura di non riceverla, di perdermi sul finale come per Sanremo giovani. Quello fu quasi un trauma, un traume indelebile che mi continua a perseguitare. Ho paura del fallimento, ho paura della memoria, del fatto che io possa restare nei ricordi altrui per qualche giorno e poi svanire come fossi una nuvola nel cielo.

Ripensai alle parole di Sarah. Dovevo fare tutto da solo, nessuno sarebbe stato in grado di aiutarmi con Zoe, dovevo approfittare di un momento dov'era in disparte e parlarle, ma era un problema, non era mai sola, Joseph era come la sua ombra, non l'abbandonava neanche quando dormiva ormai. Avevo una grande idea, dovevo chiedere aiuto ad una persona che aveva ottimi rapporti con lei e che non approvava la sua relazione con Holden. La persona adatta era sotto il mio naso, non ero sicuro che potesse funzionare la mia idea di chiederle aiuto, ma dovevo provare. Sono sempre pronto a correre un rischio per ottenere qualcosa, la vita è fatta di questo dopotutto, di piccoli rischi che si corrono per raggiungere i propri scopi. Ero solo a combattere quella battaglia, ma ciò non comportava che non potessi avere un aiuto per quanto riguarda me stesso. Sul campo di battaglia si va armati, muniti di armi, scudi, elmi e altre protezioni, la persona con cui sarei andato a parlare avrebbe fatto da fabbro, mi avrebbe fornito ciò di cui avevo bisogno, un piccolo spiraglio attraverso cui cogliere un'occasione. Avrebbe costruito le fondamenta di una casa, se vogliamo rifarci all'edilizia.

Mi alzai dal letto determinato, la prima battaglia da affrontare era proprio quella di convincere codesta persona, era quasi un riscaldamento per la vera sfida da affrontare, ovvero un chiarimento con Zoe. Avrei necessitato anche di qualche voce di corridoio, ma per quello avevo Kumo che di pregi sapeva elencarne anche una centinaia per tutti. Avrei approfittato di ciò e gli avrei chiesto di diffondere buone voci sul mio conto, poiché la situazione avvenuta la scorsa notte era ormai sulla lingua di tutti. Avrei iniziato a troncare la diffusione delle critiche contro di me per instaurare qualche buona voce sulla mia persona. L'altra figura che avrei dovuto convincere, invece, avrebbe organizzato assieme a Sarah una specie di appuntamento, solo per me e Zoe, durante il quale avremmo parlato e chiarito tutto, o almeno così si sperava.

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Spazio autore

Chi sarà la persona di cui Mida andrà alla ricerca di aiuto?

Il suo piano andrà a buon fine?

A chi penserà durante la canzone di Ermal Meta per rendere lo spettacolo migliore?

Ci vediamo al prossimo capitolo pieno di azione ;).

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