"Sempre sarai l'eccezione di un difetto un respiro lento che scandisce il tempo, che nessuno ferma mai per sempre.
Con me sarai nella tasca destra in alto, ascolterai ridendo ogni mio segreto che nessuno a parte te ha visto mai."Mida
Era finalmente giorno, dovevo provare il pezzo assegnatomi da Lorella prima della puntata. La notte prima l'avevo passata in sala uno assieme a Zoe, a parlare e cercare di chiarire, ma non siamo ancora scesi a compromessi. Lei deve ancora rifletterci su, ma sono certo che qualsiasi sarà la sua scelta io non mi opporrò oltre.
Arrivato in sala due per provare, poggiai la giacca su una sedia e iniziai ad esercitarmi sul brano. Non sembrava difficile, forse non lo era nemmeno vocalmente, ma per l'interpretazione c'era da fare passi da gigante.
Presi il microfono e iniziai a cantare per la prima volta quel pezzo. Mentre cantavo mi sentivo come se stessi recitando qualche preghiera, come se fosse una cantilena. Mi bloccai innumerevoli volte prima di poter finire la canzone del tutto. Non mi garbava affatto il modo in cui la cantavo, la mia voce sembrava un lamento.
"Che posso fare per interpretarla meglio? Dove posso migliorare? Dai Christian pensaci, puoi farcela, certo che puoi."
Cercavo di convincermi di potercela fare, di poter trovare il mio errore, eppure era difficile. Più a fondo cercavo quell'ostacolo più non lo trovavo e continuavo ad inciamparci.
Provai un'ultima volta prima del pranzo, mettendoci tutto l'impegno possibile, ma i risultati furono gli stessi, un'interpretazione scadente che avrebbe deluso tutti.
Mi serviva qualcosa di originale, che si insedia nella testa degli altri e che non la lascia.
Anche se non lo sembravo ero un ragazzo che non voleva lasciare amaro in bocca a qualcuno. Volevo soltanto che pensassero cose positive su di me, che dicessero almeno "ce l'ha messa tutta per questo pezzo". Ero una testa dura, una testa calda e anche una testa di cazzo, ma non li vedevo come dei difetti. Se ero diventato qualcuno, se ero diventato Mida era proprio grazie alla mia decisione e al mio continuare a sbattere la testa sempre più forte per poi imparare la lezione. L'importante non è cadere per gli errori, ma superarli.Tornai in casetta, cercai di nascondere la delusione verso me stesso, riuscendoci alla grande. Cercavo tra i diversi sguardi quello di Zoe, che era persa per Holden. Ancora una volta non esistevo per lei. Mi sentivo male? Si. Avrei potuto fare qualcosa? Sfortunatamente no. Mangiammo tutti assieme il ragù di Martina, che ci addolciva con qualche suo acuto mentre cucinava.
Una volta mangiato mi chiusi in camera a riflettere.
"Come posso fare? Il pezzo è profondo, riesco a cantarlo anche bene, ma non sono in grado di interpretarlo. Potrei fare come detto a Zoe, pensare ad una persona e dedicarla a qualcuno. No, non ho persone del genere probabilmente, sarebbe un fiasco come tutte le altre volte, non posso dedicarla a Gaia" pensai.
Dovevo trovare un modo per superare quell'ostacolo, mi mancava un singolo tassello del puzzle, ma non riuscivo a trovarlo, forse il problema erano tutti gli altri tasselli? Avevo troppi dubbi e poche certezze, mi chiedevo ancora se tra me e Zoe fosse finita o no, non mi aveva dato ancora una risposta definitiva.Ebbi un'idea, infilai le cuffie nelle orecchie e alzai il volume della musica al massimo. Scrissi a Kumo, che intanto era in camera di Gaia a prepararsi per la puntata.
Oggi
KumoooHo bisogno del tuo
aiutoZoe non mi dà risposte, non so come
interpretare il pezzo,
hai consigli da darmi?Non ebbi risposte, non immediate almeno. Tornai a pensare ad una soluzione, che non arrivava.
"Cosa faccio ora? Kumo mi abbandona quando ne ho bisogno, non riesco ad interpretare quel pezzo, non so a chi dedicarlo, non so nulla cavolo! Come dovrei riuscire a non farmi prendere a schifo?" pensai. La rabbia mi ribolliva nelle vene, sarei esploso a momenti, avrei tanto voluto urlare e cacciare fuori tutto ciò che mi tenevo dentro. Rimasi in quella camera, fermo, ad ascoltare musica e a riflettere su come interpretare al meglio quel pezzo.Sarah
Io, Kumo, Gaia, Zoe ed Holden avevamo tenuto in camera una specie di festino. Giocavamo a just dance e nessuno aveva diritto a prendere i telefoni. Io e Zoe eravamo le regine indiscusse, Kumo e Gaia erano bravi, ma volevano eccellere troppo, facevano passi in più non necessari, invece Holden era tanto se arrivava a 100 punti. Era stato divertente passare quelle settimane lì, le stavo vivendo come se fossero le ultime, il che era probabile. Ero consapevole di essere l'anello debole di Lorella, che tutti al serale mi avrebbero messo i piedi in testa e che non avrei avuto vie di scampo. Sul palco ero diventata più confidente, ma sentivo che non bastava. Cercavo di impegnarmi ma non riuscivo a notare miglioramenti. Non ero totalmente triste all'idea di dovermene andare, in fondo avevo conosciuto tante persone a me care, che non avrei voluto lasciare, ma ero certa che ciò che avevo non bastasse. Mi sentivo quasi inutile, come se fossi un'estranea lì dentro, un pesce fuor d'acqua. Lorella mi rimproverava spesso, diceva "Sarah! Tu sei brava, datti il tempo di migliorare! Non demoralizzarti, io credo in te!" ma non riuscivo, per quanto mi potessi impegnare, a pensare una cosa del genere.
Era quasi ora della registrazione, iniziai a pensare a chi potesse ricevere la maglia. Probabilmente l'avrebbero presa Petit, Holden, Mida, Zoe o Lucia, o addirittura tutti e cinque.
Una volta pronta mi recai in studio assieme a tutti gli altri.___________________
Spazio autoreÈ un capitolo un pò di passaggio, forse sono un poco noiosi gli ultimi capitoli pubblicati. Vi assicuro che riuscirò a rimediare e a tirar fuori di me il meglio.
Cosa credete che succederà tra Mida e Zoe? Faranno pace?
Sarah riuscirà ad abbandonare la sbagliata opinione che ha su di sé?
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Fighter Heart ||Mida||
RomanceMida, o meglio, Christian Mida Prestato, nato nella città di Caracas, in Venezuela, è un concorrente della ventitreesima edizione di Amici. In seguito ad una sfida imposta dai professori di ballo e canto, alcuni suoi compagni verranno messi in sfida...