CAPITOLO 42: Addio

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"A volta un arrivederci diventa un addio".

Mida

Era di nuovo giovedì. Il tempo volava.
Zoe ed io eravamo sempre più uniti ultimamente, diceva spesso che ero l'unico che la distraeva da tutti i suoi problemi.

Quel giorno avremmo scoperto l'eliminata della quarta puntata.
Sarah e Lil erano a rischio di eliminazione, mi dispiaceva molto per la prima, ma Angela era insopportabile.
Pensava sempre di essere la migliore, era senza dubbio brava, ma non fino ad essere la più brava.

Andai in cucina, mangiai e corsi in sala uno per esercitarmi.
Ad aspettarmi c'era Lorella, che voleva verificare di persona un duetto.
«Christian, farai un duetto con Zoe, come ti avevo già detto» annunciò.
Me ne ero totalmente dimenticato che fosse con lei, dovevamo cantare Beatrice di Tedua e Annalisa.
Arrivata Zoe iniziammo a cantare assieme, gestendo alla meglio il palco.
Lorella era esigente, ma allo stesso tempo molto permissiva.
«Bravi ragazzi, mi siete piaciuti davvero tanto. Sapete gestire bene lo spazio attorno a voi, sapete cantare, impersonarvi nei pezzi...spettacolari» disse in modo molto sereno.
Abbracciai Zoe e sorrisi, ringraziando Lorella.
Una volta terminato di cantare quel pezzo, Lorella e Zoe andarono via, lasciandomi solo.
Provai gli altri pezzi da serale che mi erano stati attribuiti, prestando maggiore attenzione a Portami a ballare, sul quale avevo anche scritto delle barre.

Arrivata la sera, andammo tutti in studio.
Indossavo un jeans lucido nero con una giacca di pelle e una camicia dello stesso colore.
Zoe indossava un top e una gonna verde, i suoi capelli erano intrecciati in piccole trecce che le cadevano tra le ciocche lisce e curate.

Prima di iniziare, dovevamo vedere chi sarebbe stato eliminato tra Lil e Sarah. Si sfidarono un'altra volta, come se una settimana fa non avessero già cantato un'infinità di pezzi.
A risultare vincitrice fu Sarah. Tirai un sospiro di sollievo, non volevo che fosse eliminata, aveva fatto un percorso eccellente, non se lo meritava.
I primi a scontrarsi fummo noi CuccaLo contro i
PettiMondo.
«Allora Maria, noi proponiamo Gaia contro Mida» annuncia Todaro, consapevole che nonostante tutto la ballerina restava un mio punto debole.
Non avevo intenzione di perdere, non senza essermi impegnato al massimo almeno.
Cantai 100 messaggi di Lazza, mentre lei ballava Impossible. A vincere il primo round fui io.
La seconda sfida era tra Sarah e Martina, dove anche qui vinse la nostra squadra.
Mandammo al ballottaggio Gaia e Martina, le uniche due componenti della squadra.
A restare sul salvo fu la cantante, mi dispiaceva per Gaia, non volevo che uscisse.

Il secondo round fu tra noi e Zerbi-Cele.
«Noi schieriamo Mida che canta un duetto assieme a Sarah di Stardust, contro Petit» annuncia Lorella, fiduciosa come sempre di noi.
«Petit canta Stressed out» dice Zerbi.
Cantammo alla meglio, mi divertii molto a cantare assieme a lei, ci stavamo mettendo tanta passione. Ci eravamo esercitati molto su quel pezzo, ma non bastò a battere Petit, che nonostante fosse evidente l'eccessivo utilizzo dell'autotune, fu riconosciuto bravo in estensione vocale.
Non mi capacitavo affatto sul perché i giudici avessero tutte quelle preferenze per lui.
Ancora una volta ci trovammo sconfitti di fronte a lui.
«Va bene Rudy, hai ottenuto il punto, ma noi dimostreremo di essere migliori, schieriamo Zoe contro Marisol» dice Lorella.
«Zoe canta exes di Tate McRae» termina.
«Perfetto, Marisol invece ci teletrasporta in una dimensione a parte con Talk that Talk di Rhianna» sentenzia la Celentano.
Entrambe avevano illuminato quel palco, sembravano due dee greche, bravissime, bellissime, ma tanto diverse.
«Maria, c'è da dire che Marisol è sempre una stella, bravissima, io voto lei» dice Malgioglio, che ormai sembra odiare Zoe.
«Per quanto possa piacermi Marisol, ho notato che per qualche passo faceva fatica, magari è sempre per quel dolore di cui ci accennava. Ahimè, non sono tenuto a giudicare i vostri dolori, mi dispiace davvero tanto, però posso dirti che sei stata veramente eccezionale, ma il mio voto va a Zoe stavolta» annuncia Giuseppe.
Michele era decisivo, come il più delle volte dopotutto.
Avevo le mani giunte, speravo che potesse vincere Zoe, volevo che vincesse lei, si era impegnata tanto.
«Abbiamo di fronte due possibili vincitrici del programma per me» iniziò Michele.
«È una scelta tanto difficile, non so come orientarmi con voi due».
Prese del tempo per pensarci ancora un po', dopodiché impugnò di nuovo il microfono.
«Il mio voto va a Zoe» terminò.
Passammo alla terza sfida.
«Noi schieriamo Sofia contro Dustin» annuncia Emanuel.
Ballano entrambi pezzi molto complicati come se fossero semplici.
I giudici sono anche stavolta divergenti: Giuseppe vota Sofia, Malgioglio Dustin e Michele fa lo stesso.
Perdiamo.

Stavolta al ballottaggio era andata Sarah, mancava solo il terzo.
Sfidarono ancora una volta noi, schierando prima Holden contro Zoe.
Vinse lui, di nuovo.
Sembrava una scena vista e rivista, non cambiava mai il giudizio dei giudici.
Infine terminarono con uno scontro tra me e Petit, come se non fosse già prevedibile il risultato.
Io e Zoe cantammo assieme Beatrice, che Lorella ascoltava lieta, quasi euforica.
Eravamo piaciuti anche al pubblico, perfino alla Pettinelli, che solitamente odia ogni pezzo dove si sente la mia voce.
Il finale fu immutabile, ancora una volta Petit vinse.
Sentivo che presto sarebbe scoppiata una grossa lite, Zoe non riusciva più a contenersi oramai.
Dal ballottaggio si salvarono Zoe e Sofia, ero contro Gaia e Sarah.
Cantammo ancora una volta, intanto ipotizzavo lo scenario peggiore, ovvero che potessi ritrovarmi solo contro Gaia.
Il primo a salvarsi fui io, pericolo scampato.

Una volta tornati in casetta Sarah e Gaia sedevano vicine sulla scalinata, aspettando il verdetto finale.
«Mi dispiace Gaia, a lasciare la scuola sei tu».
Quelle parole erano più gelide del vento del nord.
Il cuore mi si raggelò, era un ballottaggio senza dubbio difficile, nessuna delle due meritava di uscire, ma non c'erano vie di fuga.
Abbracciai Gaia in lacrime, augurandole il meglio.
Continuavo a volerle un mondo di bene, ma soltanto un bene fraterno.

Tornai in camera, pensai a tante cose, lasciai scendere qualche lacrima per Gaia, dopodiché sentii bussare. Aprii la porta: era Zoe.

Fighter Heart ||Mida||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora